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Jane Russell: bellissima degli anni d'oro

Una diva assoluta.
di Pino Farinotti

Jane Russell (Ernestine Jane Geraldine Russell) 21 giugno 1921, Bemidji (Minnesota - USA) - 28 Febbraio 2011, Santa Maria (California - USA).

mercoledì 2 marzo 2011 - Celebrities

Jane Russell era una diva assoluta. Negli anni Quaranta e Cinquanta il suo nome era sempre il primo nei titoli. Lo era anche nel cast di Gli uomini preferiscono le bionde e precedeva quello di Marilyn Monroe, nientemeno. Era il 1953, la Monroe era già "Marilyn". E non è solo una fatto di precedenze, la mora Jane rivaleggiò con la bionda nel ballo, nel canto e nell'appeal. Era lei la leader. Era nata in una cittadina del Minnesota, si era fatta notare subito per l'esuberanza, diciamo così. Si iscrisse anche a un paio di scuole di recitazione, cercò di disegnare modelli e di fare a sua volta la modella. E non le fu difficile. Ben presto prese coscienza di non aver bisogno di tante scuole, possedeva una qualità che nel cinema le sarebbe stata più utile. Così come Sinatra era "la voce", Jane era "il seno". Una certa copertina nella quale troneggiava Jane, capitò nella mani di Howard Hughes, il magnate-produttore-play boy (quello impersonato da DiCaprio). Hughes disse "portatemela". Gliela portarono e lui le diede il ruolo di protagonista nel film western Il mio corpo ti scalderà. Il film valorizzava, in pieno, il "talento" dell'attrice. E ne valorizzava anche l'attitudine, perché non diventi una diva solo se hai... il seno. Quella sua sensualità febbrile fu all'inizio la causa del ritardo del film –allora c'erano codici puritani molto severi- ma quando con la sua influenza Hughes ottenne quello che oggi chiamiamo il visto censura, la Russel divenne immediatamente una diva. E poi fu brava a mantenersi tale, anche se non fu semplice. Hughes era un prepotente un po' matto. Alcune attrici di quegli anni erano uscite distrutte dalla relazione con lui, come Jean Harlow, o Jane Peters, o Jane Greer (gli piacevano le Jane). Ma la Russell riuscì a gestire il tycoon e ad avere una carriera vera. Personalità forte e ironica, gestì al meglio i suoi ruoli, sempre prevalendo. Nel western Gli implacabili aveva un direttore come Raoul Walsh, gran maestro del genere e un partner come Clark Gable. Riuscì a cantare tre canzoni, a immergersi in una vasca da bagno, a sfilarsi le calze ammiccando come una spogliarellista. Insomma sconvolse i codici rigorosi del western dove le donne erano solo delle comprimarie sopportate. In tutti i ruoli non era mai dipendente dagli uomini, e se era innamorata non lo era mai perdutamente. A dettare le regole era sempre lei. Una bellezza come la sua era disperatamente legata alla giovinezza. E quando il famoso seno non fu più un accessorio sufficiente, Jane, intelligente, cambiò ruoli, divenne carattere da commedia, ed ebbe ancora molto spazio sul piccolo schermo. Come spesso succedeva allora, negli anni Sessanta Jane approdò anche in Italia. La televisione le organizzò uno show in un grande albergo. Jane cantò alcune delle canzoni del suo repertorio. L'avevano piazzata su un improvvisato palcoscenico. Mentre cantava si sentivano i rumori delle posate e i camerieri le passavano davanti. Fu ancora una volta spiritosa, disse che per la prima volta, al posto dei timpani e dei tamburi era stata accompagnata dai bicchieri e dai piatti. Nel palazzo dorato del cinema, quello degli anni belli, Jane era un'inquilina di lusso.

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