Notturna solitudine
A volte ci si può sentire come quelle crostate di mirtilli rimaste intatte in tarda serata, alla chiusura del cafè, perché nessuno, inspiegabilmente, le ha volute. "Non c'è niente che non va nella crostata di mirtilli, è solo che la gente sceglie altro. Non puoi dire che la colpa è della torta, è solo che nessuno la vuole", spiega Jeremy (Jude Law) alla giovane Elizabeth (Norah Jones) che è appena stata lasciata dal suo uomo per un'altra. Ha inizio così il viaggio interiore della protagonista del nuovo film di Wong Kar Wai che percorre - in un on the road americano - tutte le tappe di guarigione di un cuore infranto. Nel suo esordio in lingua inglese il regista cinese non rinuncia all'estetismo e mantiene lo sguardo a distanza dai suoi personaggi (spesso riprendendoli come di nascosto), pur scavando nel profondo delle loro anime. L'obiettivo che si posa sul paesaggio e sugli interni di un paese a lui straniero ci regala la personalissima visione del cineasta in una carrellata di immagini fotografate secondo la sua cifra stilistica raffinata e patinata, in contrasto con la natura "selvaggia" di personaggi come Sue Lynne (Rachel Weisz) o Leslie (Natalie Portman).

In the mood for music
Se la musica è sempre stata fondamentale nei film di Wong Kar Wai, in Un bacio romantico il regista si spinge anche oltre la semplice colonna sonora, scritturando per il ruolo di protagonista la cantante Norah Jones. "Ha un viso e una personalità che trovo davvero interessanti" ha spiegato. "È una persona capace di profondi mutamenti. Può essere molto classica a volte - e nelle scene girate a Memphis lo è stata - o anche molto moderna, come nelle riprese newyorkesi. Quello che più mi piace di lei è che non è affatto interessata al suo aspetto, inoltre è una persona molto semplice - al di là di quello che si potrebbe pensare di una star - e ha una fortissima personalità".

Il talento di Mr. Law
Noto per aver esportato un cinema d'autore profondamente occidentale, Wong Kar Wai ha sempre prediletto attori orientali, ma per il suo esordio in lingua inglese si è affidato alle star del West per le quali spende parole bellissime. "Jude Law è un attore di grandissimo talento. È sorprendente quanto i suoi tempi siano perfetti. Possiede un ritmo davvero incredibile e per un attore è fondamentale riuscire a formulare le battute in un certo modo. Sulla carta Jeremy era un personaggio molto malinconico, ma io volevo che fosse attivo e in qualche modo brillante, non dico comico, ma comunque vitale. Così ho continuato a chiedergli di camminare frettolosamente, parlare ad alta voce... e lui è riuscito a consegnarmi un Jeremy nuovo, che ha convinto tutti".

La storia di Sue Lynne e Arnie Copeland
Nella sua tappa a Memphis Elizabeth fa la conoscenza di Arnie Copeland (David Strathairn), un poliziotto alcolizzato che non riesce a superare l'abbandono della moglie Sue Lynne. "Per quel ruolo volevo che Rachel riuscisse a chiarire in poche battute la natura del loro rapporto, il modo in cui era arrivata a voler fuggire da quell'uomo che l'aveva sposata troppo giovane. Per come la vedo io Sue Lynne è una sorta di Lolita che a diciassette anni si è legata a un uomo molto più maturo e lo ha sposato nonostante la sua indole ribelle e la sua voglia di andarsene da quel buco di posto. Quando Rachel ha capito quale fosse la mia interpretazione ha scritto la battuta finale che rivolge a Elizabeth, è venuta da me e mi ha detto 'Ecco, avrei scritto questa battuta, la vuoi?' e quando l'ho letta ho pensato che fosse meravigliosa e l'ho utilizzata nel film".