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Riccardo Scamarcio: l'uomo perfetto che volò tre metri sopra il cielo

Ritratto di un attore sulla strada verso il successo
di Tirza Bonifazi Tognazzi

giovedì 8 marzo 2007 - News
Non si fa che parlare di lui, di quanto sia bello, tenebroso e sexy oltre che bravo, come attore, ma soprattutto nello scegliere ruoli in film che in una maniera o nell'altra hanno ottenuto il favore del pubblico, specie quello femminile under-35 (anche se la sua compagna, Valeria Golino, ha da poco superato la soglia degli anta). In Inghilterra uno come Riccardo Scamarcio lo chiamerebbero "the next best thing", ovvero "la nuova grande sensazione" (del cinema italiano), un appellativo che ci sembra idoneo a descrivere il personaggio e la sua rapida scalata verso il successo. Ma partiamo dagli esordi.

Nel 2003 Marco Tullio Giordana lo sceglie per il ruolo del figlio di Alessio Boni nel lungometraggio La meglio gioventù. Nonostante si tratti di una parte minuscola, l'esordio cinematografico di Scamarcio va meglio del previsto: la pellicola viene premiata al Festival di Cannes nella sezione "Un Certain Regard", vince sei David di Donatello e sette Nastri d'argento. L'anno successivo ottiene il ruolo da protagonista nel film giovanilistico Tre metri sopra il cielo basato sul best seller di Federico Moccia. Il film di Luca Lucini si affaccia sul mondo degli adolescenti e ha come obiettivo - pienamente riuscito - di "far sognare ed emozionare le generazioni di giovanissimi" e lancia la carriera di Scamarcio.

Conscio delle potenzialità del giovane attore, Lucini lo scrittura nuovamente per L'uomo perfetto, commedia ambientata nella Milano più modaiola dove il Nostro interpreta un "seduttore in affitto". Le critiche non sono clementi, ma il film proietta Scamarcio nell'immaginario femminile trasformandolo in sex symbol. Non è strano che poco dopo Michele Placido lo chiami per completare un cast composto dal "meglio" del cinema italiano (Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart, Stefano Accorsi, Claudio Santamaria, Jasmine Trinca, Gianmarco Tognazzi) per vestire i panni del "Nero", un killer professionista, in Romanzo criminale. Il film si aggiudica otto David di Donatello, sette Nastri d'oro e per poco non viene segnalato per gli Oscar come miglior pellicola straniera.

Nonostante abbia trovato l'amore sul set di Texas - opera prima di Fausto Paravidino - gli animi in ebollizione delle fan di Scamarcio non si sono affatto placati. Se c'è lui in un film, le code di ragazzine urlanti fuori dal cinema sono assicurate e i botteghini possono continuare a esultare. Ne è la prova il recente successo di Manuale d'amore 2 (capitoli successivi) che per mesi, prima ancora della sua uscita in sala, ha visto convergere l'attenzione della stampa su un'unica scena "hard" tra il bel Scamarcio e Monica Bellucci.

E se mentre scriviamo queste righe il pubblico femminile di giovanissime si sta godendo la presentazione romana di Ho voglia di te - sequel del fortunatissimo Tre metri sopra il cielo - il Nostro sta già pensando al futuro. Il 20 aprile torna sui grandi schermi nel film di Daniele Luchetti Mio fratello è figlio unico, tratto dal romanzo "Il fasciocomunista" di Antonio Pennacchi, e a maggio inizierà le riprese del thriller firmato da Sergio Rubini, Colpo d'occhio. È proprio il caso di dirlo: Riccardo Scamarcio è l'uomo perfetto che è riuscito a volare tre metri sopra il cielo.

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