Nasce nel 1980 a New York Merritt Wever, attrice americana sempre rimasta in secondo piano nonostante la sua grande capacità nel recitare, fuori dalla portata dei riflettori, anche se, passando da un lavoro all'altro, silenziosamente, con modestia e instancabilità, sembra ora arrivato il punto di svolta che farà conoscere ad un pubblico più vasto il suo talento.

Cenni biografici
Merritt cresce a New York e recita sin da quando è molto piccola. Frequenta la Laguardia High School, dove si diploma, e si laurea invece presso il Sarah Lawrence College. E' nella sua città natale che entra in contatto con il mondo dello spettacolo e innanzi tutto col teatro, è infatti in scena per Smashing, di Brooke Berman e Cavedweller, con Deidre O'Connell. Merritt viene cresciuta dalla madre, un'attivista politica dell'estrema sinistra, e anche per questo, come dichiara l'attrice stessa in un'intervista e discostandosi da ciò che si legge su IMBD, frequenta campi estivi ebraici politicamente orientati a sinistra, senza mai però manifestare in cortei o tenere comizi. Gli attori che l'hanno principalmente ispirata sono Meryl Streep e Michael J. Pollard.

La carriera
Merritt Wever inizia a figurare sugli schermi televisivi all'età di quindici anni in Blue river, Arrestino Gena e Alaska, ma è nel 1998 che è per la prima volta parte del cast di un lungometraggio, la commedia The adventures of Sebastian Cole, di Tod Williams, in cui ha la parte di Susan. Nel 2001 è in Series 7: the contenders, nei panni di Lindsday e l'anno dopo è Hannah Price nella nota serie Law & order: Criminal intent. Citiamo anche The wire, Signs e Bringing rain, soffermandoci però su Medici per la vita (2004), un film di John Sargent che riscuote un discreto successo in America e che vede Merritt Wever nel ruolo di Mrs. Saxon - è un'esperienza, questa, che per l'attrice si rivelerà utile per un importante incarico ottenuto in Nurse Jackie, ancora incentrato sull'universo ospedaliero. Wever figura poi in NCIS, Conviction e in dodici episodi di Studio 60 on the sunset strip come Suzanne - si tratta di un telefilm di Aron Sorkin sulle vicende degli attori e della troupe dietro allo show Studio 60 on the Sunset Strip, per l'appunto. Nel 2007 recita in Michael Clayton, per la regia di Tony Gilroy, accanto al protagonista George Clooney, Sidney Pollack e l'algida Tilda Swinton, nell'avvicente thriller che vede l'ex pubblico ministero Michael Clayton destreggiarsi nel coprire i guai dei clienti più facoltosi del suo studio legale. Nel corso dello stesso anno l'attrice è Lori nell'emozionante storia di Into the wild - Nelle terre selvagge (di Sean Penn), basato peraltro su una vicenda realmente accaduta; recita in Neal Cassady, pellicola incentrata sulle conseguenze, per il noto esponente della Beat Generation, relative alla pubblicazione di Sulla strada, di Kerouac. Del 2009 è The missing person, di Noah Buschel (peraltro fidanzato e convivente di Merritt), che sullo sfondo ha il drammatico giorno dell'11 settembre 2001. La ritroviamo anche nel recente Oltre le regole - The messenger, per la regia di Oren Moverman (sceneggiatore di Io non sono qui) e con Ben Foster, Samantha Morton, Steve Buscemi e Jena Malone, fra gli altri.

Nurse Jackie
Per il successo che ha avuto negli USA, è bene dire qualcosa nello specifico dell'esperienza maturata da Wever recitando nei panni dell'infermiera Zoey in Nurse Jackie, serie tv del 2009 ma che andrà in onda fino al 2011. Sembra infatti a molti del mondo dello spettacolo che l'attrice sia particolarmente maturata in questo ruolo. La trama della sitcom ruota intorno agli sforzi della giovane infermiera nel combinare l'impegnativo lavoro presso un ospedale di New York e i normali problemi legati alla sfera privata. Grazie all'intervista di Danielle Stein riportata in inglese sul sito di W magazine, possiamo calarci un po' nell'esperienza vissuta in prima persona dall'attrice ventottenne nei panni dell'infermiera Zoey. Merritt, per esempio, e a dimostrazione del fatto che la notorietà non le ha fatto staccare i piedi da terra, ricorda come una delle prime sorprese dell'esperienza lavorativa era che non fosse più obbligata a prendere la metro ogni giorno, ma che la venissero a prendere in macchina per portarla sul set, ad Astoria. Inoltre, non le pareva vero di poter stare tutto il giorno in camice, senza trucco né tacchi alti! A differenza di ciò che si può credere, Merritt dichiara di non aver quasi frequentato ospedali prima di calarsi nella parte e questo perché il suo personaggio è assolutamente alle prime armi e spaesato. Se le si chiede del tempo libero, però, risponde che esso viene impiegato nel pensare al prossimo lavoro, a provare sia la sua passione per la professione che esercita... sia la costante attenzione che richiede per chiunque prenda sul serio ciò che fa.