Giovane, bella e spudorata, Adélaïde Leroux ha già convinto critica e pubblico. Dopo il debutto di Flandres, la sua filmografia non lascia dubbi: è nata una stella del cinema francese.
L'incontro con Bruno Dumont
Si forma a teatro nella città di Lille ma esordisce presto al cinema. Il suo debutto è folgorante, sia per la critica che per il pubblico. Il battesimo sul grande schermo è infatti diretto da Bruno Dumont che la ingaggia per il film Flandres (2005), gran premio della giuria al Festival di Cannes. Il dramma di due amanti, vittime di violenza e soprusi, si intreccia con la tragedia della guerra: l'attrice interpreta la tormentata protagonista, prima sedotta da un uomo che la ama solo carnalmente, poi deviata dalla vita a causa di malattie psichiche deleterie. Con un esordio così, Adélaïde Leroux promette una carriera ricca di successi.
La commedia con Isabelle Huppert
Come seconda prova, conquista il ruolo della figlia maggiore della coppia Isabelle Huppert-Olivier Gourmet nella commedia Home (2008) di Ursula Meier, imprigionata in una desolata esistenza ai margini dell'autostrada. Nello stesso anno entra nel cast di Séraphine di Martin Provost, seguito a breve dalla partecipazione a Montparnasse (2009) di Mikhael Hers. Recita nella parte di Freya nel drammatico Ivul (2009) di Andrew Kotting, dove si racconta la storia di un ragazzo che per ribellarsi alle ingiuste accuse che gli vengono fatte si rifugia sul tetto di casa, dal quale osserva e scopre 'vizi privati e pubbliche virtù' della propria famiglia.
L'esordio televisivo
Dopo il cortometraggio Le naufragé (2009), ottiene la parte di Laure nel dramma D'amour et d' eau fraîche (2010) di Isabelle Czajka. Passa poi al piccolo schermo, dove ottiene la parte della protagonista Jeannette in Cigarettes et bas nylons (2010) di Fabrice Cazeneuve, dov'è una giovane donna promessa ad uno sposo americano, durante la seconda guerra mondiale.