Attore e presentatore radiofonico, conquistò una notevole notorietà fino dai primi anni del dopoguerra, grazie anche alla bella voce di timbro profondo e a gradevoli qualità di estro e simpatia che ricevettero un ulteriore risalto dall'avvento del mezzo televisivo. In TV Noto fu conduttore di programmi molto seguiti, come Primo applauso, Album di famiglia e Telematch, una trasmissione che prevedeva collegamenti con le piazze delle varie province, in cui affiancò Renato Tagliani ed Enzo Tortora; nel 1971 prese parte anche allo sceneggiato E le stelle stanno a guardare, tratto dall'omonimo romanzo di Cronin, per la regia di Anton Giulio Majano. Esordì come attore cinematografico nel 1951, interpretando una parte di secondo piano nel film L'eroe sono io (Carlo Ludovico Bragaglia). In seguito apparve in alcuni film di non grande rilievo, fra i quali si distingue tuttavia I ragazzi della marina, diretto nel 1957 da Francesco De Robertis, in cui Noto diede vita al personaggio di un ufficiale istruttore, che rimane la sua migliore caratterizzazione.