La storia dei bambini del villaggio di Kolofata, un luogo all'apparenza tranquillo su cui incombe una terribile minaccia. Espandi ▽
Un film che racconta in modo intimo e delicato l’infanzia sofferta di tre bambini forti e resilienti del villaggio africano di Kolofata. Con una regia magnetica e avvolgente Cyrielle Raingou trasporta lo spettatore in un luogo affascinante e lontano, che diventa metafora di uno spazio interiore in cui prende forma un difficoltoso processo di elaborazione del lutto. Una caratteristica del cinema di Cyrielle Raingou - già regista di molteplici cortometraggi di tipo documentaristico - è proprio quella di raccontare le identità culturali dell’Africa attraverso leggende, metafore e simbolismi. E infatti anche in
Le spectre de Boko Haram emerge in modo chiaro lo spirito che anima gli abitanti di Kolofata, le cui tradizioni sembrano immerse in un’atmosfera magica e surreale, legata ad antiche mitologie. In questo contesto quasi onirico prende vita il percorso di elaborazione del lutto dei bambini, su cui lo sguardo della macchina da presa si posa con delicatezza, lasciando da parte ogni forma di pietismo.