Titolo originale | X |
Anno | 2022 |
Genere | Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Ti West |
Attori | Mia Goth, Jenna Ortega, Brittany Snow, Kid Cudi, Martin Henderson Owen Campbell, Stephen Ure. |
Uscita | giovedì 14 luglio 2022 |
Distribuzione | Midnight Factory |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 |
MYmonetro | 3,00 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 14 luglio 2022
Il set di un film porno si trasforma in un incubo senza precedenti. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Super, In Italia al Box Office X - A Sexy Horror Story ha incassato 227 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Nel Texas del 1979, lo scalcinato produttore Wayne intende girare un porno film con cui riassestare le sue problematiche finanze. Con lui, nel furgoncino diretto al luogo prescelto per le riprese, c'è un altrettanto scalcinato gruppetto: le attrici Maxine (fidanzata di Wayne) e Bobby-Lynne, l'attore ex marine Jackson, il regista RJ (che non nasconde le sue velleità autoriali) e la sua timida fidanzatina Lorraine, che gli fa da assistente. Il viaggio termina nell'isolata fattoria dell'anziano e scorbutico Howard, da cui Wayne ha affittato una dependance piuttosto malmessa che, all'insaputa dell'anziano, sarà il set del porno, intitolato The Farmer's Daughters. Tutto sembra perfetto e l'entusiasmo nella troupe non manca, mentre iniziano le riprese. Ma l'anziana moglie di Howard vigila e ha delle strane idee.
Ti West è un regista dal sicuro "cuore horror", ama il genere, lo conosce e lo ha molto frequentato con esiti spesso interessanti, ma non sempre del tutto riusciti. Dopo alcuni anni dedicati in prevalenza a lavori per la televisione, West torna all'horror per il cinema con questo film che rappresenta di certo la sua migliore opera nel genere.
Lo spirito degli anni '70 è ben catturato e il viaggio in furgoncino della troupe di uno spensierato film porno, oltre a richiamare un analogo viaggio avvenuto nel classico Non aprite quella porta di Tobe Hooper (non a caso pure quello ambientato in Texas), è un viaggio nel cuore profondo e malato dell'America più retriva, con frequenti riferimenti televisivi ai predicatori religiosi. Ma non solo. Il confronto tra i giovani attori e cineasti e la decrepita coppia di farmers è anche il confronto tra giovinezza e vecchiaia senza speranza, dove gli anziani, in particolare l'anziana, esprimono un disperato e distruttivo desiderio di giovinezza.
Lo scontro è quindi non solo generazionale, ma anche, per così dire, filosofico. Pearl, la moglie del fattore, non si capacita d'essere diventata vecchia e vuole ancora godere delle passioni e del sesso, che, di nascosto, vede praticare con disinvoltura dagli attori del porno. È un tema interessante che West svolge con abilità e anche con una certa profondità, cedendo solo nella seconda parte alle esigenze degli schemi narrativi più tipici mostrando il consueto massacro, messo in scena con abilità, ma con una certa prevedibilità.
La coppia formata da Howard e Pearl è ben tratteggiata e rimanda ad altre coppie di horror significativi. La ricerca disperata della propria gioventù e della soddisfazione sessuale che l'accompagnava richiama infatti la coppia interpretata dal grande Boris Karloff e dalla brava Catherine Lacey in Il killer di Satana dell'indimenticato Michael Reeves, mentre la devozione del marito per la moglie chiaramente disturbata mentalmente richiama i coniugi di un altro horror epocale, Nero criminale di Pete Walker. West ben conosce questi precedenti e sa come affrontare una tematica così morbosa e inquietante. Lo fa anche con alcune raffinatezze di regia che non passano inosservate, come il frequente uso delle sequenze alternate per rimarcare analogie e contrapposizioni: su tutte, le sequenze con lo strano primo incontro tra Pearl e Maxine in alternanza con le scene del film porno.
La scelta del periodo non è casuale. Oltre a consentire ricercatezze visive di sicura presa e a permettere di richiamare un'epoca del tutto particolare, come è stato recentemente fatto con Antrum - Il film maledetto (ma qui senza il substrato metacinematografico), permette infatti di mettere in scena uno degli ultimi momenti di glorificazione dell'amore libero e della rivoluzione sessuale prima che l'Aids venisse a cambiare il panorama. C'è infatti spazio anche per qualche chiacchiera filosofico-rétro in cui i protagonisti discettano sull'amore, sul porno e sull'imminente mercato dell'home video che permetterà a tutti di vedere ciò che vogliono.
Vivace rivisitazione simpaticamente cruenta dell'horror rurale degli anni che furono, il film vanta anche la buona prova di un cast disponibile, nel quale spicca, come sempre, l'intensa e brillante prova di una Mia Goth (La cura dal benessere) che illumina ogni scena di cui fa parte (e, sotto pesante make-up, interpreta anche Pearl!). Non manca nemmeno, a richiamare un altro film di Tobe Hooper (Quel motel vicino alla palude), un alligatore che sguazza nel laghetto prospiciente la fattoria.
X - A SEXY HORROR STORY disponibile in DVD o BluRay |
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Dall’inizio alla fine, X di Ti West gioca con i contrapposti, montando il film in base alle attrazioni e ai conflitti, sia visivi che narrativi. Luci, ombre, interni, esterni. Due piani d’osservazione, due protagoniste, addirittura due case dell’orrore, in cui le immagini erotiche in Super 8 si mischiano alle turbe geriatriche di una donna che vive di rimpianti, mostrando una perversa [...] Vai alla recensione »
Che atto di presunzione svelare nella prima scena il finale e illudersi di mantenere alta l'attenzione sino alla fine del film. Ci vuole ben altro, Ti West non è Dostoevskij e dopo aver rivelato il Delitto riesce solo ad infliggere agli spettatori il Castigo di assistere ad un interminabile e scontatissimo pastrocchio. Il filmaccio sembra non finire mai, pur durando in realtà "solo&qu [...] Vai alla recensione »
Hooror in stile B-Movie anni 80, ma il problema è che resta proprio un Bmovie. Veramente mediocre, per non parlare della trama.. Si salvano giusto le 2 ragazze, la giovane jenna ortega soprattutto ( riferendomi solo all'aspetto )
Un horror del 2022 scritto e diretto da Ti West che riprende gli stilemi di tre diversi generi cinematografici, thriller, porno soft e psycho-biddy, sintetizzati in uno script divertente e sarcastico da black comedy con un montaggio originale che moltiplica la suspense anticipando o posticipando il colpo di scena della sequenza successiva in un crescendo di tensione e splatter da grandguignol fino [...] Vai alla recensione »
Negli Stati Uniti il termine indicava quei cinema dove si proiettavano film exploitation a basso costo come horror, splatter, rape & revenge etc… Chicche come Cannibal Holocaust (non a caso…RIP Ruggero), Switchblade Sisters, I drink your blood, I spit on your grave, Night of bloody terror etc.. Provenendo da una cultura del genere (grazie al contributo delle prime reti private [...] Vai alla recensione »
Ti West è un manierista scaltro. Non sempre i suoi film hanno trovato la giusta quadratura fra omaggio a una presunta età dell'oro dell'horror e dell'exploitation e una cifra espressiva individuale. Con X, affettuosamente idealizzante la spinta anarcoide dell'horror e quella insurrezionale del porno, West firma quello che si può senza ombra di dubbio considerare il suo film più compiuto.
Arriva in Italia sull'onda dell'ottimo riscontro già riscosso all'estero, questo X - A Sexy Horror Story, che possiamo considerare l'apripista di una saga, considerata la lavorazione già in corso di un prequel. Il viaggio dei giovani protagonisti alla ricerca di una location dove girare il proprio film, riflette in un certo qual modo quello dello stesso Ti West lungo le coordinate del genere horror, [...] Vai alla recensione »
I cinema d'estate campavano sull'horror, i film porno, l'aria condizionata. Accadeva prima che i progressi della tecnica e dell'internet ci portassero tutto in casa, una gran bella comodità per i piaceri singoli o combinati. Gli incassi non erano stratosferici, appena sufficienti per non programmare sempre "chiuso per ferie". Ora è horror il film d'autore più atteso - "Nope" di Jordan Peele, negli [...] Vai alla recensione »
Con X si torna, in modo intelligente e intenso, a tempi meno innocenti, quando i film potevano essere spinti, poco raccomandabili e poco riconoscibili. Due tipologie di film in particolare: quelli zozzi e quelli dell'orrore. Ambientato nel 1979, prima che internet rendesse onnipresente la pornografia e prima che si cominciasse a pontificare sull'horror "elevato", X sembra voler insistere sul fatto [...] Vai alla recensione »
Ennesima film ambientato nel passato, a riprova di quanto gli anni '70 e '80 stiano ispirando gli autori. Un gruppo di inesperti artisti vuol girare un porno in una fattoria i cui proprietari sono due insani anziani. In particolare, la donna molesta sessualmente ogni giovane, per rivivere i brividi della gioventù. Chi la respinge, però, fa una brutta fine.
Che Ti West sia in qualche modo ancorato al cinema a cavallo degli anni Settanta e Ottanta è un dato di fatto ormai chiaro a chiunque ne segua le fluttuanti gesta. È evidente fin dalle prime immagini anche in X, a cui la distribuzione italiana ha aggiunto il chiarificatore A Sexy Horror Story, giusto per spoilerare sin dall'approccio ciò che il buon West ha comunque congegnato con pazienza all'interno [...] Vai alla recensione »
1979. Una scalcagnata troupe cinematografica affitta una cadente villetta in una zona rurale e desolata del Texas per trasformarla nel set di un film porno, ma non ha fatto i conti con gli anziani redneck proprietari, follemente nostalgici della loro passata gioventù. Distribuito in Italia dalla Midnight Factory, X - A Sexy Horror Story è la nuova, oscura gemma della casa di produzione statunitense [...] Vai alla recensione »
Da qualche anno Ti West costeggia il film che dovrebbe rivelare pienamente il suo talento manierista. The Sacrament, The House of the Devil (satanismo stile Jack Starrett o Gary Sherman) e Nella valle della violenza (il miglior omaggio ai western di Michael Winner di sempre) fornivano indizi che qualcosa era nell'aria. Con X - A Sexy Horror Story, pur senza liberarsi del proprio manierismo, firma il [...] Vai alla recensione »
Il cinema horror e il cinema porno sono due generi cinematografici che condividono un comune sguardo ossessivo, morboso e reiterato sul corpo, spesso giovane e più frequentemente femminile, ripreso nel pieno delle esperienze più radicali attraversate da un essere umano: la morte e il sesso. X- A sexy horror story dichiara, fin dall'esplicito titolo, di contenere questi due aspetti nel suo orizzonte [...] Vai alla recensione »
La nostalgia può essere un rifugio o una trappola e l'audiovisivo americano ce lo dimostra continuamente. Per Ti West si tratta soprattutto di uno strumento con cui riplasmare e rinverdire un immaginario. È un teorico e un macellaio raffinatissimo, l'autore di X - A Sexy Horror Story, che rivendica la sua adesione al côte rétro già espressa nel film che lo fece conoscere agli appassionati, quel The [...] Vai alla recensione »
In un cinema horror in cui il filone citazionista e vintage è diventato ormai un sottogenere, un trend tanto redditizio quanto spesso infarcito di cliché, fa piacere vedere, ogni tanto, un film che di certo cinema prende non solo la patina esterna, ma anche e soprattutto la sostanza. Diretto da un regista tra i più interessanti del panorama indipendente degli ultimi decenni come Ti West, X - A Sexy [...] Vai alla recensione »
A prima vista X - A Sexy Horror Story (il sottotitolo italiano aggiunto è un altro inganno modello scatole cinesi) pare la classica operazione cinefila, omaggiante fin quasi alla paraculaggine l'horror tellurico degli anni settanta, quello che ha visto in Tobe Hooper ed il suo seminale Non aprite quella porta (1974) i suoi alfieri maggiormente conosciuti.
"X: A Sexy Horror Story" (2022) rappresenta la nascita di un nuovo modo di intendere il cinema horror. Scritto e diretto dal regista Ti West, il film apre una finestra su un incontro al quanto singolare, quello tra il genere horror e il film erotico, riuscendo a creare un'opera bilanciata nello sviluppo della trama e capace di proiettare lo spettatore in una vicenda all'apice del grottesco.
1979: una piccola troupe di cinema porno prende in affitto una casa di campagna per girare un film. I proprietari, due anziani contadini, sono un po' strani, soprattutto Pearl che, come avverte il marito Howard, non sta molto bene. Ed è vero... Ti West è un regista che al cinema di genere ha dedicato gran parte della sua carriera, anche con profitto, come l'ottimo The House of the Devil (2009).
Con il ritorno di Ti West al lungometraggio è stato realizzato un omaggio al periodo d'oro del genere horror, che abbraccia gli anni 70/80. Quello riuscito nel tempo a conquistare gli adepti ad uno stile riconoscibile per il suo supporto politico evidente ed un portato di violenza incontrollata. In fondo un grido di protesta contro il mondo, iniquo, distratto, vanitoso, ipocrita.