Titolo originale | Snowpiercer |
Anno | 2020 |
Genere | Azione, Drammatico, Fantascienza |
Produzione | USA |
Regia di | Scott Derrickson, James Hawes, Sam Miller, Helen Shaver, Frederick E.O. Toye, Everardo Gout |
Attori | Jennifer Connelly, Daveed Diggs, Annalise Basso, Sasha Frolova, Niki Garcia Benjamin Haigh, Lena Hall, Hiro Kanagawa, Katie McGuinness, Sam Otto, Mickey Sumner, Iddo Goldberg, Aaron Glenane, Happy Anderson, Jonathan Walker, Michel Issa Rubio, Alison Wright. |
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Ultimo aggiornamento martedì 12 gennaio 2021
Dalla graphic novel che ha ispirato il film Snowpiercer di Bong Joon-Ho, una serie tv che racconta la strana vita di un gruppo di sopravvissuti. La serie ha ottenuto 1 candidatura a CDG Awards, 5 candidature e vinto 2 Critics Choice Super,
CONSIGLIATO N.D.
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Una soluzione tecnologica al problema del riscaldamento climatico ha effetti devastanti e finisce per congelare l'intero pianeta. I pochi sopravvissuti sono a bordo di un treno super tecnologico, lo Snowpiercer, che, in perpetuo movimento da ormai quasi sette anni, compie un lungo percorso. Al suo interno la popolazione è guidata dal misterioso Mr. Wilford e divisa in classi, ancora più rigidamente di quanto non fosse prima della catastrofe. I passeggeri senza biglietto vivono in coda e, stanchi di essere trattati peggio delle bestie, danno vita a una rivolta. Mr. Wilford però ha bisogno di uno di loro, l'ultimo detective della Terra Andre Layton, per risolvere un caso di omicidio. Così lui avrà occasione di mediare perché la rivolta non sia soffocata in un bagno di sangue e portare il conflitto a un temporaneo stallo, dandogli occasione di vedere come vive il resto del treno e organizzare una nuova ribellione.
La seconda stagione della serie
Recensione di a cura della redazione
La serie televisiva è ambientata in un futuro distopico in cui un esperimento ha modificato per sempre il clima della Terra, costringendo le persone a fuggire alla ricerca di un nuovo mondo più ospitale.
Una magnetica Connelly spicca in una serie che si prende troppo sul serio
Recensione
di Andrea Fornasiero
Una soluzione tecnologica al problema del riscaldamento climatico ha effetti devastanti e finisce per congelare l'intero pianeta. I pochi sopravvissuti sono a bordo di un treno super tecnologico, lo Snowpiercer, che, in perpetuo movimento da ormai quasi sette anni, compie un lungo percorso. Al suo interno la popolazione è guidata dal misterioso Mr. Wilford e divisa in classi, ancora più rigidamente di quanto non fosse prima della catastrofe. I passeggeri senza biglietto vivono in coda e, stanchi di essere trattati peggio delle bestie, danno vita a una rivolta. Mr. Wilford però ha bisogno di uno di loro, l'ultimo detective della Terra Andre Layton, per risolvere un caso di omicidio. Così lui avrà occasione di mediare perché la rivolta non sia soffocata in un bagno di sangue e portare il conflitto a un temporaneo stallo, dandogli occasione di vedere come vive il resto del treno e organizzare una nuova ribellione.
Tratta dall'omonimo fumetto e soprattutto dal film del 2013 di Bong Joon-ho, Snowpiercer porta la storia in direzioni diverse, prima con una trama orizzontale crime e poi con una effettiva rivoluzione.
Nessuna delle due cose è però molto riuscita, anche se l'idea che una società migliori liberandosi dei ricchi improduttivi e dell'esercito al loro servizio è probabilmente condivisibile ai più. La messa in scena del treno è molto debitrice di quella di Bong Joon-ho, ma gli mancano lo slancio di un commento musicale forte e il tono grottesco. Snowpiercer infatti si prende dannatamente sul serio, anche se poi la scrittura ricorre a coincidenze e scorciatoie per risolvere le proprie trame o piazzare colpi di scena.
Quel che è peggio è che, tolti i due protagonisti interpretati da Daveed Diggs e Jennifer Connelly, gli altri personaggi sono più o meno stereotipi. Ci sono la cattiva ragazza, la fanatica religiosa, il rivoluzionario invasato e altri che sono invece così poco definiti da poter essere impiegati come più si conviene di puntata in puntata, come l'ex compagna di Andre.
Sviluppare l'immersione in un mondo distopico seguendo la traccia di un crimine da risolvere non è certo una novità, basti pensare a Blade Runner, ma qui non c'è meraviglia bensì un senso di dejà vu per chi abbia visto il film. Inoltre all'indagine stessa non sembrano credere nemmeno gli autori, tanto da chiuderla in malo modo, per lasciare spazio alla lotta di classe vera protagonista della serie. Era il tema anche del film di Bong, dove però era tutto piuttosto stilizzato, mentre qui gli viene dedicato molto più spazio e lo sviluppo è più articolato. Superata quindi la prima metà la serie prende davvero vita propria, sforzandosi di immaginare come possa davvero concretizzarsi una rivoluzione sul treno e quali effetti possa avere.
Snowpiercer assume così un senso proprio, ma la scrittura di Josh Friedman (Terminator - Destino oscuro) e Graeme Manson (Orphan Black) non riesce a far evolvere i personaggi secondari e quindi non brilla nel racconto corale. La colpa probabilmente non è tutta loro: è noto che Snowpiercer ha avuto una genesi molto difficile, testimoniata anche dai ben 13 produttori esecutivi coinvolti tra cui Bong Joon-ho e altri registi quali Scott Derrickson e Park Chan-wook. Tutti e tre però si sono ben guardati dal cimentarsi dietro la macchina da presa in prima persona.
Già rinnovata per la seconda stagione, Snowpiercer si chiude con cliffhanger che promette di rilanciare il racconto verso un nuovo conflitto, senza dargli il tempo di sviluppare lo status quo raggiunto alla fine della serie. Anche la prossima annata dunque punterà più sulla trama orizzontale che sull'approfondimento, e probabilmente non supererà la superficialità di questa prima stagione, dove la cosa migliore rimane la brava e magnetica Jennifer Connelly. È un piacere vederla alle prese con un ruolo di spessore, ricco di ambiguità e originale (il suo personaggio non si trova nel film e nemmeno nel fumetto). È un peccato però che il confronto con lei non arrivi mai alla filosofia politica secondo cui ha costruito il sistema sociale presente sul treno.
Perde dunque il confronto con il pragmatismo estremo che Ed Harris sfoggiava nelle ultime scene del film. Anche per il personaggio di Connelly, il finale promette poi un rilancio drammatico, giocato non su un confronto ideologico bensì sul dramma famigliare come nelle soap opera. Le premesse del proseguimento non sono delle migliori, ma se si azzerano le aspettative di una pesante eredità e si è innamorati di questa ambientazione e/o di Jennifer Connelly, ci si può anche accontentare.
Basata sull'omonimo film, acclamato pubblico e critica, Snowpiercer si svolge in un futuro in cui il mondo è diventato un deserto di ghiaccio. Sette anni dopo l'inizio di questa nuova era glaciale, gli unici uomini ad essere sopravvissuti viaggiano su un treno gigantesco, in perpetuo movimento intorno alla Terra. La lotta di classe, l'ingiustizia sociale e la politica di sopravvivenza sono i temi messi in discussione in questo avvincente adattamento televisivo.
Bravissimo Chris Evans..film inquietante..speriamo di non essere in una situazione del genere nel 2031. Il pensiero che quelle barrette "proteiche" sono fatte con scarafaggi vivi mi fa venire il vomito o che all'inizio si erano mangiati tra di loro. assurdo che i bambini di una certa altezza venivano usati come operai per la manutenzione continua della locomotiva sotto al pavimento. [...] Vai alla recensione »
devo dire che ti prende tantissimo, molto bello !! Chris Evans molto bravo.livello surreale ma veramente fatto bene
Nel 2004 Bong Joon-ho, il regista del film premio Oscar 2020 Parasite, entra in una fumetteria di Seul e comincia a sfogliare Le Transperceneige, una graphic novel post-apocalittica francese. Da quell' incontro casuale nascerà Snowpiercer, girato proprio da Bong, con Chris Evans e Tilda Swinton. E dal 25 maggio, su Netflix, sarà disponibile una serie tv che con il film del regista sudcoreano condivide [...] Vai alla recensione »
Questa pandemia dopo averci messo a confronto con la difficoltà di contenere il virus (che resta) ora ci mette davanti anche alla gestione di una crisi economica. Che come tutte le crisi colpisce con più forza chi già prima non navigava nell' oro. Sono i temi - molto estremizzati nella narrazione - che compaiono in una serie di fantascienza che arriva a breve su Netflix e che si intitola Snowpiercer [...] Vai alla recensione »