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Ultimo aggiornamento martedì 18 dicembre 2018
La storia eroica di una donna che, pur vivendo in un'epoca di paura e distruzione, ha combattuto per preservare quel che di buono c'è nell'animo umano. In Italia al Box Office La signora dello zoo di Varsavia ha incassato 936 mila euro .
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Jan Zabisnki diventa direttore dello zoo di Varsavia nel 1929. Insieme a sua moglie Antonina popola il giardino zoologico, nato da una mostra itinerante ottocentesca di animali, delle specie più belle e più esotiche. Nel '39, però, l'invasione della Polonia da parte della Germania nazista, e il bombardamento che la precede, distruggono lo zoo e uccidono molti animali. Un accordo con il capo zoologo del Reich, Lutz Heck, permette loro di restare e riprendere il lavoro, ma i coniugi Żabiński faranno molto di più: riempiranno la loro cantina e le gabbie rimaste vuote con tutte le persone che riusciranno a far fuoriuscire in segreto dal ghetto di Varsavia. Rischiando la propria vita e quella di loro figlio, Antonina e Jan metteranno in salvo più di duecento ebrei, amici e sconosciuti, distinguendosi per straordinario coraggio e umanità.
Niki Caro, specializzata in storie di forza e riscatto al femminile, porta sullo schermo il libro di Diane Ackerman che racconta una pagina poco nota della storia della resistenza polacca e non solo.
L'impianto del film è classico, narrativo, e poggia saldamente sugli elementi di pathos e di thrilling che sono interni al racconto storico: su tutti il fatto che il trasporto degli esseri umani dentro e fuori lo zoo avvenisse in un luogo presidiato quasi continuamente dai nazisti, sotto il loro naso, con un tasso di rischio da togliere il fiato.
La sceneggiatura romanza alcuni aspetti, per rendere più ricco e complesso il ruolo di Jessica Chastain. Antonina ci viene mostrata mentre "parla" con gli elefanti, mentre avvicina con pazienza una ragazzina violata come farebbe con un animale ferito e impaurito, e mentre tiene le redini di un "gioco" ad alta tensione con l'ufficiale tedesco, attratto da lei, per portarlo dalla propria parte senza cedere sul fronte della dignità personale. E la performance della Chastain, improntata a far trasparire un'eccezionale forza interiore sotto un abito modesto e quasi ingenuo, è effettivamente convincente, ma è anche la parte più convenzionale del tutto. È piuttosto nel racconto dell'istituzione del ghetto, delle condizioni di vita e morte al suo interno, o in quello degli "ospiti" degli Żabiński, che risalgono in superficie la notte per un respiro di normalità, che il film offre il suo contributo più particolare e straziante, senza bisogno di alcun intervento di riscrittura rispetto alla realtà dei fatti.
L'immagine, infine, degli animali spauriti che invadono la città dopo la distruzione dello zoo, vale mille discorsi su cosa vogliano dire i termini "umanità" e "bestialità" e quali terribili ribaltamenti di prospettiva alcuni periodi storici siano stati in grado di inscenare in questo senso.
LA SIGNORA DELLO ZOO DI VARSAVIA disponibile in DVD o BluRay |
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Finalmente inizia ad allungarsi il filone di film ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale e l'Olocausto ebraico con storie di speranza e a lieto fine, che piuttosto che indugiare sul dolore e la sofferenza rievocano quel lato umano e umanitario che ha permesso di compiere piccoli miracoli, salvando centinaia di vite innocenti. Nel caso del nuovo film di Niki Caro, abbiamo un tipico [...] Vai alla recensione »
Tratto da una storia vera, "La Signora dello Zoo di Varsavia" racconta uno dei tanti episodi avvenuti nel corso della Seconda Guerra Mondiale legati alla persecuzione del popolo ebreo. La vicenda si svolse nel 1939, nella città di Varsavia, e vede come protagonisti la coppia di coniugi alla direzione dello zoo della città.
RECENSIONE Il film (uscito nel 2017) è tratto da una storia vera raccontata dalla figlia dei protagonisti Teresa in allora infante /nata nel 1944). I coniugi Zabinski, Jan e Antonina, gestiscono lo zoo di Varsavia, fondato e diretto daJan nel 1929 e poi aiutato dalla moglie, si sviluppò sia per ampiezza (collocato in un ampio parco) che per la qualità e ricchezza della fauna, [...] Vai alla recensione »
Il film funziona, ha ritmo, girato indubbiamente bene, arricchito da una fotografia raffinata, ma è fin troppo classico e piatto. Gli attori sono tutti convincenti e la Chastain è molto brava, perfetta per la parte. Tuttavia, il risultato finale è debole, a tratti anche eccessivamente retorico, senza particolari accenti. Un soggetto molto potente che meritava di più. [...] Vai alla recensione »
Sempre più brava Jessica Chastain questa volta anche produttrice. In questa pellicola veste il ruolo di moglie del gestore dello zoo di Varsavia che aiuterà alcune centinaia di ebrei a salvarsi dal ghetto e dal conseguente massacro durante la seconda guerra mondiale. Una storia vera, sicuramente romanzata, che ci riporta all'olocausto attraverso gli animali ed i bambini, veri protagonisti [...] Vai alla recensione »
L'immagine, infine, degli animali spauriti che invadono la città dopo la distruzione dello zoo, vale mille discorsi su cosa vogliano dire i termini "umanità" e "bestialità" e quali terribili ribaltamenti di prospettiva alcuni periodi storici siano stati in grado di inscenare in questo senso.
il film è basato sulla storia realmente accaduta nel 1939, all’inizio della seconda guerra mondiale, durante l’invasione nazista della Polonia, dove anche lo zoo di Varsavia venne bombardato e molti animali morirono mentre le specie più pregiate vennero portate in Germania. I coniugi Antonina e Jan, direttori dello zoo, trasformeranno il giardino zoologico in un allevamento [...] Vai alla recensione »
Uno dei più bei film sulla cattiveria tedesca nei confronti degli ebrei...e poi c è Antonina e il marito pronti grazie al loro zoo ad aiutare a quasi 300 ebrei...hanno fatto di tutto rischiando anche la loro vita, ma il destino alla fine ha concesso loro un bel lieto fine...bravissimi gli attori e tutto il contest...complimenti
Non un capolavoro indimenticabile, ma la nostra memoria non è fatta solo di indimenticabili capolavori. Per non dimenticare. (In tema di memoria cinematografica però, come non ricordare le scene del bombardamento dello zoo dell'"Underground" di Kusturica).
Durante l’invasione nazista nella capitale polacca, il giardino zoologico diviene un improvvisato rifugio per i cittadini di origine ebrea destinati prima al ghetto e successivamente ai campi di sterminio. La vera storia dei coniugi Zabinski che grazie al loro aiuto salvarono oltre duecento anime da morte sicura. Una storia di guerra ricolma di coraggio e speranza, le gesta di individui [...] Vai alla recensione »
Splendido film, di una forza interiore quasi poetica, commovente e drammatico, riesce a trafiggere il tuo cuore con immagini e dialoghi meravigliosi....Da non perdere!!
Bel film biografico, una versione diversa ma complementare di Schindler's list (ma con meno pathos). Le interpretazioni sono ottime: Jessica Chastain e Daniel Bruhl sono davvero degli ottimi attori.
Una giovane donna che si aggira in bicicletta nell'incantata cornice di uno zoo in stile liberty rivolgendo affettuosi sorrisi a ippopotami, scimmie e dromedari. È un inizio sereno che prelude alla tragedia: siamo nella Varsavia del 1939 in procinto di essere occupata dai nazisti e Antonina Zabinski e suo marito Jan, proprietari del bioparco, si troveranno presto impegnati nel compito a rischio della [...] Vai alla recensione »
Jan Zabinski, zoologo direttore dello zoo di Varsavia prima dell'invasione tedesca. E sua moglie Antonina che collaborò appassionatamente con lui. Il quale da combattente delle unità militari di resistenza eredi dell'esercito nazionale decimato da tedeschi e russi legate al governo in esilio a Londra, partecipò all'insurrezione antinazista dell'estate '44.
Nel 1939, prima della guerra, c'era il giardino dell'Eden, affollato di animali e letizia. Uno zoo. Lei, Antonina Zabinska (Jessica Chastain), ne è la Eva, come la chiama suo marito Jan (Daniel Brohl). Dopo, ogni cosa si reclina e si ribalta. Colà e in tutta la Polonia piombano i nazisti, la morte, il terrore. Ma spuntano pure il coraggio e l'eroismo solidale.
Passabile dramma, l'ennesimo sull'Olocausto, tratto, è precisato, da una storia vera, come se il dato fosse garanzia di qualità. Nel settembre '39 i nazisti occupano Varsavia. I coraggiosi coniugi Zabinski, Antonina e Jan, gestori dello zoo, nascondono intere famiglie di ebrei, sottratte al ghetto. Che rischio, specie all'arrivo del crudele capitano Lutz Hech, stracotto della signora.
L'invasione tedesca della Polonia costringe gli Zabinski, marito e moglie, curatori di uno zoo enorme e prezioso, a scendere a patti (vessazioni, ricatti) con il capo zoologo di Hitler. Intanto il parco diventa un luogo di rifugio e smistamento degli ebrei del ghetto destinati ai forni. Storia vera. Un altro sguardo, e non bastano mai, sulla pratica nazista di deportazione e annientamento.