Mia madre |
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Un film di Nanni Moretti.
Con Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini, Nanni Moretti.
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Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 106 min.
- Italia, Francia, Germania 2015.
- 01 Distribution
uscita giovedì 16 aprile 2015.
MYMONETRO
Mia madre
valutazione media:
3,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Film o esperienza di vita ?di lizard_king90Feedback: 95 | altri commenti e recensioni di lizard_king90 |
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domenica 17 maggio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Mia madre". Il titolo racchiude già in sè il vero significato di questo film, diverso, di Nanni Moretti. E' necessario fare una premessa : ciò che vediamo possiamo definirlo semplicemente "film" o, in maniera più ampia, "esperienza di vita" ?. Perchè ciò che Nanni Moretti ci mostra, per due ore, sono personaggi, ruoli, frasi, frammenti visivi e sentimentali in cui probabilmente molti di noi s'identificheranno. Trovando un compromesso, parleremo di un "film che ci unisce". Ci unisce nel dolore, nella felicità, nell'insicurezza, nel senso di smarrimento che si prova all'inzio di ogni bivio dove siamo chiamati a scegliere. Ci unisce nella volontà di combattere e nell'accettare rassegnati un qualcosa più forte di noi. Nel nascondere la verità ad una persona a noi cara, nell'essere messi di fronte a delle responsabilità e nel dimostrare a noi stessi che siamo cresciuti e che possiamo contare su di noi. Tornando alla premessa iniziale, Moretti ci fa vivere questa "esperienza di vita" attraverso gli occhi di Margherita Buy ed insieme scopriamo quanto sia difficile essere al tempo stesso una madre, una figlia, una sorella emotiva, impulsiva e meno calcolatrice. Interessante appare la codominanza di sogno, realtà e finzione. Il film diviene meno ripetitivo e ci permette di apprezzare le due facce, comica e drammatica, di una Buy diretta con estrema maestria. La figura di John Turturro, attore stanco della finzione quotidiana e desideroso di un ritorno alla spontaneità della realtà, dà quel pizzico di simpatia che solleva il morale e probabilmente permette a Moretti di elevare il suo film al di sopra di quelli che, ormai, appaiono sempre più votati alla visione in " prima serata". Moretti, a differenza di altre sue creazioni, ritaglia per sè una piccola "cornice" che, gli permette di concentrarsi sugli attori e di lavorare affinchè fuoriesca il loro animo drammatico-comico. Non a caso, sceglie Giulia Lazzarini (la madre), attrice di teatro e di grande esperienza. Un film per pochi e che per certi versi potremmo paragonare alla classica "goccia che fa traboccare il vaso" poichè capace di smuovere ricordi, toccare corde profonde del nostro animo, di far riaffiorare emozioni vissute, sofferte, temporaneamente sepolte. Un modo poetico e raffinato di sviscerare il tema del lutto in tutte le sue forme e conseguenze. Moretti ci ha viziati anche stavolta e noi, non possiamo far altro che ringraziarlo.
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