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Ultimo aggiornamento martedì 10 novembre 2015
Jerzy è uno scrittore e un alcolizzato. Il film comincia nel momento in cui crede di vincere la sua dipendenza e di riuscire a smettere di bere.
CONSIGLIATO NÌ
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Jerzy è uno scrittore di successo con il vizio dell'alcool, troppo compiaciuto del suo status bukowskiano per preoccuparsene realmente. L'incontro con una ragazza sembra la svolta, ma il richiamo della bottiglia si rivela troppo forte, al contrario della sua volontà. Tratto da un romanzo di Jerzy Pilch, un viaggio nel tunnel della dipendenza condotto aderendo allo stile più modaiolo e tendente al sensazionalismo.
Presumendo forse di interagire con occhi cinematograficamente vergini, come se Trainspotting, Requiem for a Dream o - per risalire a un passato glorioso - Giorni perduti e L'uomo dal braccio d'oro non fossero mai esistiti. Trattare in modo originale, dopo modelli simili, la mala pianta dell'alcolismo è compito tutt'altro che semplice e Wojciech Smarzowski opta per l'estetica da videoclip. Steadycam con effetti da fish eye, alternanze vorticose di bianco e nero e colori desaturati, un montaggio frenetico sono gli armamentari tecnici a disposizione del regista per stupire e dissuadere.
Intento moraleggiante a parte, è l'inconsistenza di linguaggio a gravare maggiormente su The Mighty Angel: i siparietti sugli eccessi da alcolismo, raccontati dagli ospiti di una clinica di riabilitazione, si accumulano fino alla reiterazione di temi e trovate, digradando sempre più dal registro comico-grottesco verso un crudo squallore. Con il malcelato compiacimento di chi non arretra con la macchina da presa di fronte ai rigurgiti e alle deiezioni di varia natura, inseguendo costantemente l'effetto teatrale (c'era bisogno del prete che vomita mentre celebra messa? Era funzionale allo svolgimento dell'opera?).
Nemmeno la buona prova di Robert Wickiewicz, già Lech Walesa per Wajda, aiuta a empatizzare con il protagonista, convinto di poter dominare i propri eccessi con ironico distacco, finendo per dimostrarsi più fragile anche dei casi più disperati. Non manca nemmeno il controcanto dell'amico del protagonista che si rivela ben presto (l'effetto sorpresa svanisce quasi subito) frutto del delirium tremens. Tra i produttori anche HBO Europe.