Anno | 2014 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 86 minuti |
Regia di | Manuela Tempesta |
Attori | Laura Chiatti, Sabrina Impacciatore, Michela Andreozzi, Fabrizio Buompastore Giovanna Rei, Caterina Guzzanti, Marco Bonini, Edoardo Leo, Domenico Fortunato, Raffaele Braia, Pietro Naglieri, Aurora Roca, Teodosio Barresi, Giulia Lapertosa, Anna Terio, Lodovica Mairè Rogati, Marco Pezzella, Kecco Recchia, William Volpicella. |
Uscita | giovedì 29 maggio 2014 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,48 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 13 novembre 2017
In Italia al Box Office Pane e Burlesque ha incassato 255 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Monopoli, nel bel mezzo della crisi economica attuale. La fattoria di ceramiche che dava lavoro a molti degli abitanti ha chiuso lasciando una scia di cassaintegrati e un coro di proteste da parte del sindacato locale. Anche la merceria di Vincenzo e Matilde, dove lavora Teresa il cui marito è un ex operaio specializzato ora disoccupato, accusa la crisi, e i coniugi si trovano in difficoltà, al punto da dover mandare a casa Teresa.
L'arrivo di Giuliana detta Mimì La Petite, sedicente "regina del burlesque", scuote l'impasse della cittadina e fornisce un'inattesa occasione di impiego a Matilde e Teresa, cui si unisce la sensuale cameriera Viola. Attraverso l'arte del burlesque, "che non è uno spogliarello, ma una suggestione", le quattro donne cercano un riscatto non solo economico. Ma Monopoli potrebbe non essere pronta ad accettare la loro trasformazione e a capire la sottile differenza "fra soubrette e mignotta".
Manuela Tempesta si cimenta con un genere che sta avendo un certo rilievo in Italia, ovvero la commedia della crisi, e lo fa imprimendo un taglio fortemente femminile alla storia, scritta insieme a Michela Andreozzi, che nel film ha il ruolo di Teresa. Ma rimane a metà del guado, e invece di suggerire un percorso di emancipazione, non solo professionale, crea per i suoi personaggi archi narrativi che oscillano fra l'autoaffermazione e l'impulso a ritornare sui propri passi.
Le caratterizzazioni sono al di sopra delle righe, soprattutto quella di Laura Chiatti nei panni di un'imbranata goffa e occhialuta, e il tono realistico dettato dal tema della crisi viene vanificato dall'artificiosità dell'insieme. Le scene più riuscite, infatti, sono le performance di burlesque, che azzeccano il tono a metà fra la seduzione e il ridicolo, essenza tragicomica del burlesque. Anche l'interessante linea narrativa secondo cui gli uomini perdono lavoro e speranza mentre le donne si rimboccano le maniche e fanno ciò che è necessario è appena accennata, invece che sviluppata fino in fondo.
Se da un lato la regista riesce a creare una storia meno patinata del Burlesque di Steven Antin, non spicca mai il salto artistico di qualità del delicatissimo Tournée di Mathieu Amalric, anche perché il burlesque è una scelta espressiva, e non può essere raccontato solo come un rimedio anticrisi. Tempesta corteggia una storia più incisiva, giacché Pane e burlesque poteva essere un Full Monty all'italiana, e l'epilogo, nella sua concisione ironica, ci fa intuire (con rimpianto) che la regista sarebbe stata all'altezza, se avesse avuto un maggiore incoraggiamento produttivo.
PANE E BURLESQUE disponibile in DVD o BluRay |
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Film in cui si racconta di una donna che ritorna dopo tanti anni a Monopoli, il suo paese natio, e che, a causa della forte crisi economica, è costretta a vendere la fabbrica di porcellane del proprio padre ormai defunto. Nel corso della vicenda si scopriranno i motivi per cui la donna ha abbandonato il luogo di nascita e come nel frattempo ha provveduto a mantenersi, e cioè diventando [...] Vai alla recensione »
Film assolutamente mediocre che palesa l'incapacità della regista in moltissimi sensi. Trama narrata male, temi proposti trattati MOLTO superficialmente e personagg malriusciti. In particolare mi sento in dovere di dire quando sia malriuscita la realizzazione della protagonista, insopportabile e seccante soto tutti i punti di vista, dal suo ORRENDO accento francese (che se doveva fare ridere [...] Vai alla recensione »
Sempre la Puglia, ultimamente cornice di innumerevoli film che ne decretano il successo a scapito della ben più cara Sardegna. Qui siamo a Monopoli, zona vecchia, dove alcune ragazze si inventano ballerine di Burlesque in un paese retrogrado e conservatore. Battute scontate, niente di veramente interessante, ma l'idea sta in piedi. Complessivamente però non ne consiglio la visione. [...] Vai alla recensione »
All'esordiente regista è stata data un'opportunità che capita raramente: una grande società di produzione e distribuzione, un gruppo di bravissimi attori, un montatore e un direttore della fotografia di altissimo livello e un budget tutt'altro che povero. Un po' come mettere una Ferrari in mano a un principiante che abbia appena ricevuto il foglio rosa.
SE TI CAPITA DI VEDERE QUESTO "FILMETTO" IN UNA GIORNATA IN CUI SEI PROPENSO AD ACCONTENTARTI DI POCO, BHE',RIESCI PERSINO A NON RIMPIANGERE IL PREZZO DEL BIGLIETTO. PELLICOLA DALLA SCENEGGIATURA INCREDIBILE, AMBIENTAZIONE INCREDIBILE, ATTORI INCREDIBILI, REGISTA INCREDIBILE. SI SCRIVE INCREDIBILE MA SI LEGGE "NON CREDIBILE".
L'opera prima di Manuela Tempesta è un film tutto rivolto al femminile, cercando, al tempo stesso, di far riflettere tutti quegli uomini che alle volte si dimenticano di intendere la donna come una creatura meravigliosa, dotata di un intelletto e una versatilità ben superiore a loro stessi, qualità che le permettono molto spesso di riuscire a cavarsela anche in situazioni [...] Vai alla recensione »
Il film di per se stesso lascia un pò a desiderare, in quanto non si può trattare il problema del sud e la disoccupazione sottoforma di favola. Però io amo l'Impacciatore è stupenda brava bella e secondo me sottostimata, amo anche la burrosa Andreotti anche lei a mio parere poco sfruttata, la Chiatti oramai è una star affermata, non conoscevo la Rei popsso solo [...] Vai alla recensione »
Da qualche anno la Puglia è diventata regione d’elezione per la commedia italiana; e c’è poco dire da dire funziona. Pane e burlesque è la solita storia degli ultimi tempi, arriva la crisi, le fabbriche chiudono e la gente si trova ad arrangiarsi. Ma cosa accade quando torna la figlia dell’ex proprietario della fabbrica di ceramiche che per lavoro fa la spogliarellista [...] Vai alla recensione »
davvero un bel film brava la regista e interpreti godibilissimo ps la scena delle lucciole e' fantastica...
Sono andata a vedere "Pane e burlesque" ben sapendo che un piccolo cane era presente in molte scene e volevo vederlo recitare. Sono rimasta molto sorpresa dal film che è risultato garbato e molto piacevole. Ben recitato, bei personaggi e valori umani molto ben espressi. Naturalmente il canino mi è piaciuto veramente, si adattava bene ai personaggi ed all'ambiente, [...] Vai alla recensione »
molto ben recitato
Gracile ma godibile commedia, che con garbo e senza volgarità, riciccia Il ciclone e Full Monty. A Monopoli l'esuberante soubrette Giuliana, rimasta senza girls, recluta una merciaia, una sartina e una barista per il suo spettacolo di burlesque. Sabrina Impacciatore, dotata di una formidabite carica di autoironia e irresistibile nel la sua inflessione pugliese, batte anche in sensualità la smortina [...] Vai alla recensione »
La monotona vita di Monopoli viene rianimata dal ritorno in paese di Giuliana (Impacciatore, la migliore) in abiti da 'burlesque" e seguita dal trio Dyvettes: le servono costumi per la nuova tournée e nessuno meglio del cugino Vincenzo (Leo) può confezionarle. Questi è sposato con la sottomessa Matilde (Chiatti), divenuta sarta nel micro laboratorio del consorte ove lavora con l'ironica Teresa (Andreozzi). [...] Vai alla recensione »
«Il burlesque non è uno spogliarello ma una suggestione dove la donna non è oggetto ma soggetto». Un ex Presidente del Consiglio italiano sarebbe stato d'accordo. Sulla scia del successo della commedia femminista dello scorso anno Amiche da morire (dove c'era una grande Impacciatore), ecco Pane e burlesque, storia di un trio rosa inusuale (la precisina, la frustrata, la sciantosa) che irrita e poi [...] Vai alla recensione »