aigle des alpes
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lunedì 3 marzo 2014
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coerente
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A mio avviso lo spunto non è così geniale, l'idea del treno è un po' strampalata e il racconto della rivolta degli oppressi è trito e ritrito. Ciononostante Bong riesce a sviluppare il tutto in maniera intelligente e non banale, con una grande cura dei dettagli e mantenendo sempre un ottimo ritmo. Ottima la prestazione degli attori.
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voxneapolis
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lunedì 3 marzo 2014
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regia da orecchiante
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C'è l'atteggiamento solito dei cinema estremo orientale nei confronti della violenza, della morte e del dolore: assoluta indifferenza e rassegnazione. Tolto questa unica cifra stilistica coerente con l'estrazione culturale del regista il resto è paccottiglia di retorica d'accatto e rifacimento "ad orecchio" della visionarietà felliniana (e/o kubrickiana), ma lontanissima dalla sensibilità e rigore formale del vero cinema d'Autore. In una parola sola, un film insincero, come i tags che decorano la locandina (il nuovo Blade Runner!?) e altri segni che si sia raggiunto un buon 20-30% nel costo complessivo destinato alla promozione. Qualche ideuzza qua e là, forse anche queste mututate da preesistente filmografia per quanto in questo Snowpiercer appaiano sfilacciate e prive di neccessità.
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C'è l'atteggiamento solito dei cinema estremo orientale nei confronti della violenza, della morte e del dolore: assoluta indifferenza e rassegnazione. Tolto questa unica cifra stilistica coerente con l'estrazione culturale del regista il resto è paccottiglia di retorica d'accatto e rifacimento "ad orecchio" della visionarietà felliniana (e/o kubrickiana), ma lontanissima dalla sensibilità e rigore formale del vero cinema d'Autore. In una parola sola, un film insincero, come i tags che decorano la locandina (il nuovo Blade Runner!?) e altri segni che si sia raggiunto un buon 20-30% nel costo complessivo destinato alla promozione. Qualche ideuzza qua e là, forse anche queste mututate da preesistente filmografia per quanto in questo Snowpiercer appaiano sfilacciate e prive di neccessità.
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parieaa
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domenica 2 marzo 2014
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peccato per il finale
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Film che parte molto bene, la trama è buona (anche se in alcune scene i conti non tornano del tutto), alcune trovate visive ottime, cast quasi perfetto, colpi di scena apprezzabili...peccato per il finale che è troppo confusionario,frettoloso e poco risolutivo...gli avrei dato anche di più.
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bilo1983
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domenica 2 marzo 2014
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un film di intrattenimento
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non capisco questi commenti cosi esagerati e una recensione cosi di parte...il film non è nulla di che e ci sono scene che sfiorano anche il ridicolo.Mi dispiace dirlo ma sono molto deluso perche mi sono sempre fidato delle vostre recensioni e oggi è una delle poche volte che mi trovo in completo disaccordo con voi per un film che non vale davvero nulla.
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nuvola
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domenica 2 marzo 2014
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un'occasione mancata
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Considero questa un'occasione mancata.
L'idea di base è sicuramente interessante, l'umanità costretta a sopravvivere in uno spazio ristretto e costantemente in movimento convinta che questa sia l'unica alternativa possibile. L'individuo che non osserva il mondo che lo circonda ma che si rassegna a al suo destino e che anche quando lotta contro l'ingiustizia del più forte lo fa con una visione che non va più in là della lunghezza del treno.
Certo spunti interessanti ci sono : la manipolazione,l'indifferenza,la necessarietà del controllo della popolazione, la gestione delle risorse, ma alla fine il tutto si risolve in un film d'azione che a volte arriva al limite del grottesco e che troppo spesso ripropone banali clichè già visti.
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Considero questa un'occasione mancata.
L'idea di base è sicuramente interessante, l'umanità costretta a sopravvivere in uno spazio ristretto e costantemente in movimento convinta che questa sia l'unica alternativa possibile. L'individuo che non osserva il mondo che lo circonda ma che si rassegna a al suo destino e che anche quando lotta contro l'ingiustizia del più forte lo fa con una visione che non va più in là della lunghezza del treno.
Certo spunti interessanti ci sono : la manipolazione,l'indifferenza,la necessarietà del controllo della popolazione, la gestione delle risorse, ma alla fine il tutto si risolve in un film d'azione che a volte arriva al limite del grottesco e che troppo spesso ripropone banali clichè già visti.
Peccato.
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davidino.k.b.
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domenica 2 marzo 2014
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bel film
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inutile divulgalrsi nella descrizione della trama del film. positivo lo sforzo introspettivo di lotta di classe all'interno della comunità costituita per esigenze costrittive. <Ottimo l'esame sociologico che comunque pone riflessioni. Ottimi gli effetti speciali per gli amanti del genere , cosaltro dire, un film da vedere, non banale.-
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the moon
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domenica 2 marzo 2014
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macelleria da-bong-
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Una mattanza di persone e stupidità,una violenza fisica e psicologica senza esclusione di pentimento,un film inguardabile che per votarlo soltanto bisogna avere coraggio.
[+] vero: troppa violenza
(di andrea.bonino.97)
[ - ] vero: troppa violenza
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no_data
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domenica 2 marzo 2014
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spettacolare
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writer58
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domenica 2 marzo 2014
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ridateci "blade runner"
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Attenzione[spoiler]: nella recensione vi sono antipazioni sugli sviluppi e lo scioglimento della trama.
Sono andato a vedere "Snowpiercer" con aspettative abbastanza alte, dopo aver letto alcune recensioni entusiastiche che lo dipingevano come un nuovo capolavoro della fantascienza distopica, proponendo persino un confronto con opere maestre come "Blade Runner", "Brazil e "Matrix". In realtà, questo film del regista coreano Bong-Joon-ho, al di là della confezione sontuosa, si rivela un'opera mediocre che ripropone numerosi clichè del genere. Tutta la vicenda si svolge su un treno che percorre "ad anello" un itinerario lungo la superficie devastata del pianeta. Siamo nel 2031 e la terra è in preda a una glaciazione, indotta da una sostanza congelante dispersa nell'atmosfera per combattere il riscaldamento globale.
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Attenzione[spoiler]: nella recensione vi sono antipazioni sugli sviluppi e lo scioglimento della trama.
Sono andato a vedere "Snowpiercer" con aspettative abbastanza alte, dopo aver letto alcune recensioni entusiastiche che lo dipingevano come un nuovo capolavoro della fantascienza distopica, proponendo persino un confronto con opere maestre come "Blade Runner", "Brazil e "Matrix". In realtà, questo film del regista coreano Bong-Joon-ho, al di là della confezione sontuosa, si rivela un'opera mediocre che ripropone numerosi clichè del genere. Tutta la vicenda si svolge su un treno che percorre "ad anello" un itinerario lungo la superficie devastata del pianeta. Siamo nel 2031 e la terra è in preda a una glaciazione, indotta da una sostanza congelante dispersa nell'atmosfera per combattere il riscaldamento globale. Le poche migliaia di sopravvissuti sono "ospitati" sul treno. La grande maggioranza viaggia in coda, in condizioni di sporcizia e degrado subumane, mentre pochi privilegiati occupano le vatture di testa, lussuose e dotate di ogni confort. La metafora è trasparente (e, a dire il vero, piuttosto rozza e ingenua): il treno è una rappresentazione del pianeta e della sua divisione in caste caratterizzate da una feroce disuguaglianza. I "diseredati" hanno un leader, un novello Spartaco che guida una rivolta per rovesciare lo stato di cose esistenti. Per farlo si allea con un esperto di sistemi di sicurezza dipendente da una sostanza allucinogena e sostiene tutta una serie di combattimenti con il piccolo esercito che svolge funzioni di polizia sul treno. L'obiettivo è quello di arrivare fino alla locomotiva, rimuovere Wilford (il capo carismatico, nonché costruttore del treno, circonfuso quasi da un'aureola sacra)e sovvertire la brutale organizzazione vigente.
I personaggi sono bidimensionali e non approfonditi (il film costituisce l'adattamento di un fumetto), lo sviluppo della vicenda è narrato in modo lineare ed elementare, la sceneggiatura è schematica e, a tratti, imbarazzante. Il film è infarcito di luoghi comuni (le rivolte come elemento per mantenere l'equilibrio interno- in un riferimento caricaturale a Matrix-, l'assassino disposto a nutrirsi dei propri simili che diventa capo della rivolta, il capo carismatico che cede il proprio ruolo al capo degli insorti, la rivolta che si risolve in una questione "a due",come nella parodia di un western, i bambini e la maestra che ripetono una canzone apologetica delle virtù del leader, ecc, ecc).
Neanche la fotografia ispirata e alcune belle sequenze - il vagone "acquario", la locomotiva- riescono a riscattare un film che sembra riprodurre tutti gli stereotipi della fantascienza catastrofista. Valutare una simile accozaglia di luoghi comuni come un capolavoro mi pare sinceramente un'operazione incomprensibile.
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[+] non cosi pessimo
(di lucapalazzi)
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luckyluke7
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domenica 2 marzo 2014
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due ore gradevolissime
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Non do 5 stelle per qualche esagerazione scenografica. Il vagone aquario per esempio era impossibile realizzarlo, troppo poco spazio in un vagone di treno per quell'oceano in miniatura. Da amante del cinema orientale ero scettico per questa produzione mista asiatico-europea-americana, anche perche ho visto molti bei film asiatici rifatti e resi insulsi dagli americani. Bel film scorrevole, dove non c'è molto da capire tranne quel che si vede. Non ero molto incline al cinema ieri sera perchè stanco e avevo paura di addormentarmi ma questo film mi ha catturato dal primo all'ultimo minuto. Il finale, come capita spesso nelle produzioni asiatiche lascia spazio all'immaginazione e in un film del genere è davvero azzeccato.
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Non do 5 stelle per qualche esagerazione scenografica. Il vagone aquario per esempio era impossibile realizzarlo, troppo poco spazio in un vagone di treno per quell'oceano in miniatura. Da amante del cinema orientale ero scettico per questa produzione mista asiatico-europea-americana, anche perche ho visto molti bei film asiatici rifatti e resi insulsi dagli americani. Bel film scorrevole, dove non c'è molto da capire tranne quel che si vede. Non ero molto incline al cinema ieri sera perchè stanco e avevo paura di addormentarmi ma questo film mi ha catturato dal primo all'ultimo minuto. Il finale, come capita spesso nelle produzioni asiatiche lascia spazio all'immaginazione e in un film del genere è davvero azzeccato. Non sono un assiduo frequentatore di sale cinematografiche ma secondo me questo è il miglior film visto al cinema negli ultimi due o tre anni.
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