L'idea del film poteva anche essere buona, ma non credo che abbia lasciato passare correttamente il suo messaggio. Cosa voleva rappresentare, realmente? L'eroico sforzo della classe sociale meno agiata di sollevarsi? L'antico clichè che anche in un mondo post-apocalittico le cose non cambieranno? Oppure rappresentava il viaggio dell'oppresso attraverso le peripezie per raggiungere la cima del letamaio?
Qualunque sia la risposta, a mio avviso il film ha fallito. Quello che è mancato davvero è il potersi immedesimare con il protagonista. Se davvero lui è il leader degli straccioni, allora rappresenta circa il 93% della popolazione mondiale di oggi. Nonostante questo, nemmeno per un istante mi sono trovato a tifare per lui. Ma partiamo per gradi.
Le ambientazioni: avrebbero dovuto essere claustrofobiche. Anche nel principio (quando ci si trovava nella parte povera e sovraffollata), l'effetto non è riuscito. Eppure sono vagoni! Avrei dovuto passare queste 3 ore quasi trattenedo il fiato. Mi dispiace, ma questa è solo la prima nota stonata.
Le contraddizioni: nei vagoni poveri ci mostrano la scena del rancio. Contando tutte le persone in fila, saranno state circa 100/150. A conti fatti e rispettando un senso delle proporzioni, quelli che si sarebbero dovuti trovare in 'prima classe' ed 'economy' sarebbero dovuti essere 30 al massimo. Invece solo nel vagone discoteca ed in quello parucchieria ci saranno state circa 100 persone, più una ventina di bambini ricchi nel vagone scuola ed una settantina di guardie armate nel vagone che li separa. Più tutti gli altri nei vagoni! Un treno con mille ricchi e 150 poveri? Avrebbero staccato il perno degli ultimi vagoni già da un sacco di tempo...
Il finale: cosa significa? Qual'è il punto di aver risalito la china del treno se poi una valanga lo spazza via? E l'immagine della ragazza con il bambino alla fine cosa vorrebbe suggerirci esattamente? Che tutto sommato si può sopravvivere all'esterno? La scena con l'orso polare è un mistero. Suppongo che il significato sia 'la vita è possibile nel pianeta'. Quello che so per certo è che una rondine non fa primavera, quindi l'orso polare non può essere preso come un messaggio positivo per la vita. Anche se così fosse, sono tutti morti. Di certo li attende un compito ingrato, visto che dovranno ripopolare la terra in due.
In sostanza, hanno sciupato una buona occasione. Avevano per le mani una buona idea, ma è stata poco approfondita e troppo lasciata al caso. Qualsiasi spettatore si fa le sue domande al termine del film; ci sta che non si conoscano le risposte, ma non è accettabile che non si trovi la risposta alla domanda 'cosa significa questo film?'
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