leonardo magnani
|
lunedì 23 gennaio 2012
|
un capolavoro come pochi, raro di questi tempi
|
|
|
|
Shame di Steve McQueen è un film eccezionale, ti colpisce davvero al cuore, Michael Fassbender straordinario e una colonna sonora (di Harry Escott) da brividi, che mi è rimasta dentro e non credo che la dimenticherò facilmente...
Il film parla di Brandon, un uomo che apparentemente conduce una vita normale, ma che in realtà è distrutto dalla sua sessodipendenza, che gli impedisce di avere una relazione normale e duratura e che lo conduce in una spirale di autodistruzione.
La sua vita verrà ulteriormente sconvolta dall'arrivo in città della sorella Sissy, una ragazza che soffre di depressione, che, a causa di un passato travagliato, lui cerca costantemente di evitare nonostante lei lo perseguiti di telefonate.
[+]
Shame di Steve McQueen è un film eccezionale, ti colpisce davvero al cuore, Michael Fassbender straordinario e una colonna sonora (di Harry Escott) da brividi, che mi è rimasta dentro e non credo che la dimenticherò facilmente...
Il film parla di Brandon, un uomo che apparentemente conduce una vita normale, ma che in realtà è distrutto dalla sua sessodipendenza, che gli impedisce di avere una relazione normale e duratura e che lo conduce in una spirale di autodistruzione.
La sua vita verrà ulteriormente sconvolta dall'arrivo in città della sorella Sissy, una ragazza che soffre di depressione, che, a causa di un passato travagliato, lui cerca costantemente di evitare nonostante lei lo perseguiti di telefonate.
E' un film che potrebbe non piacere a tutti, a causa delle scene un po' troppo spinte di sesso... a mio avviso è veramente un film imperdibile, un capolavoro come pochi, che è una rarità di questi tempi da vedere al cinema.
Purtroppo è stato distribuito solo in poco più di 100 sale, quindi affrettatevi a vederlo!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a leonardo magnani »
[ - ] lascia un commento a leonardo magnani »
|
|
d'accordo? |
|
marking
|
domenica 22 gennaio 2012
|
una poesia tra le righe
|
|
|
|
Poche manfrine e siamo subito catapultati in quello che è e sarà, senza dubbio, uno dei migliori film di quest'anno.
Sebbene non si è abituati a pellicole del genere (non ultimamente purtroppo) l'occhio non fatica a godere di ogni inquadratura, ogni sottofondo e, ancor più, di ogni silenzio che aggiunge frastuono dove regna già sovrano il caos. Tra le crepe dell'animo umano Fessbender ha saputo trovare un pertugio dal quale farci spiare l'intima atmosfera di una sofferenza velata e frustrata da una realtà che offre più spunti dell'immaginazione ma che, inevitabilmente, ci riconduce lì dove la ferita aperta pulsa e fa più male.
[+]
Poche manfrine e siamo subito catapultati in quello che è e sarà, senza dubbio, uno dei migliori film di quest'anno.
Sebbene non si è abituati a pellicole del genere (non ultimamente purtroppo) l'occhio non fatica a godere di ogni inquadratura, ogni sottofondo e, ancor più, di ogni silenzio che aggiunge frastuono dove regna già sovrano il caos. Tra le crepe dell'animo umano Fessbender ha saputo trovare un pertugio dal quale farci spiare l'intima atmosfera di una sofferenza velata e frustrata da una realtà che offre più spunti dell'immaginazione ma che, inevitabilmente, ci riconduce lì dove la ferita aperta pulsa e fa più male.
Una fotografia eccellente fa da cornice ad un'interpretazione che, se non è da oscar, sarà sicuramente una delle migliori di sempre nel suo genere e non solo.
Crudo al punto giusto il film ci mette di fronte ad una realtà che spesso viene nascosta in malo modo e non senza imbarazzo e davanti alla quale ognuno è solo e deve scegliere, anche inconsciamente, se abbandonarsi all'ipocrisia buonista o chinare il capo in segno di tacito assenso.
Nel buio della sala una luce opaca, quasi una fiamma morente, illumina la maschera di cera umana che lentamente si scioglie davanti ai nostri occhi e ci spinge a riflettere, forse per la prima volta, davvero.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a marking »
[ - ] lascia un commento a marking »
|
|
d'accordo? |
|
giuliacanova
|
domenica 22 gennaio 2012
|
discesa nell'agiata anaffettività
|
|
|
|
Un film non banale ma che comunque a mio parere non dice nulla di così sconvolgente e memorabile come recita lo slogan di presentazione. Formalmente un freddo e asettico film, cosa funzionale al racconto, sulla necessità estrema di assecondare bisogni invece che abbandonarsi ai desideri. Qui è la sfera sessuale che si indaga ma è una visione che può essere proiettata anche in altri ambiti condizionati da altre dipendenze. Per il fascinoso e agiato protagonista questa prigione di anaffettività assume una drammatica forma patologica, invalidante nel suo confrontarsi con le donne al di là dell'uso e consumo.
[+]
Un film non banale ma che comunque a mio parere non dice nulla di così sconvolgente e memorabile come recita lo slogan di presentazione. Formalmente un freddo e asettico film, cosa funzionale al racconto, sulla necessità estrema di assecondare bisogni invece che abbandonarsi ai desideri. Qui è la sfera sessuale che si indaga ma è una visione che può essere proiettata anche in altri ambiti condizionati da altre dipendenze. Per il fascinoso e agiato protagonista questa prigione di anaffettività assume una drammatica forma patologica, invalidante nel suo confrontarsi con le donne al di là dell'uso e consumo. La sua è una quotidianità scandita dalla ricerca ossessiva del piacere sessuale attraverso ogni mezzo, videochat erotiche, film e riviste hard, incontri occasionali o con donne a pagamento. E' senza dubbio un film ben diretto e interpretato, visivamente molto bello, ma non esente da alcuni momenti noiosi, e alla fine della visione se devo essere sincera non mi è più ritornato in mente. Lo scandalo montato sulle scene di sesso del protagonista è mera operazione di marketing, io non ci ho trovato niente che non sia stato già abbondantemente mostrato in cinematografia e trovo anche ipocrita chi ravvisa brutalità nel mostrare l'autoerotismo o il sesso nella sua valenza esclusivamente carnale. La brutalità nel film è semmai nell'animo martoriato del protagonista incapace di liberarsi dalla dipendenza che lo consuma. Un bel film ma decisamente sopravvalutato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giuliacanova »
[ - ] lascia un commento a giuliacanova »
|
|
d'accordo? |
|
cioccolattina88
|
sabato 21 gennaio 2012
|
dramma sulla sessualita' o set di un film porno?
|
|
|
|
ho visto questo film ieri sera e sono rimasta a dir poco sconvolta perchè non solo il film non aveva nessun senso ma la cosa che mi ha lasciata senza parole è stato il fatto di vedere un film porno invece di uno drammatico....io stessa credevo di avere sbagliato cinema!proprio non lo consiglio a nessuno
|
|
[+] lascia un commento a cioccolattina88 »
[ - ] lascia un commento a cioccolattina88 »
|
|
d'accordo? |
|
giammarco quaglietta
|
sabato 21 gennaio 2012
|
shame : vergogna
|
|
|
|
Shame: vergogna. Un sostantivo inglese che racchiude in se molteplici significati: disonore, peccato, indecenza, obbrobrio. Steve Mcqueen nella sua seconda opera riesce a fotografare magistralmente tutto questo avvalendosi della straodinaria interpretazione di Michael Fassbender. Il regista immortala nella macchina da presa l'ossessione di un giovane manager americano di successo per il sesso in tutte le sue forme. Dall'inizio del film si ha subito l'impressione di trovarsi di fronte non a un "tombeur de femme", ma a un caso clinico: Brandon è malato e ne è consapevole, imprigionato in una gabbia dove il sesso non è più piacere, ma dipendenza e compulsione, un rituale da compiere necessariamente per lenire la sofferenza scaturita da traumi familiari subiti dal protagonista, il film non ci racconta quale siano, ma lo spettatore ne intuisce da subito l'esistenza quando nella vita di Brandon irrompe prepotentemente la sorella Sissy, interpretata dalla bravissima Carey Mulligan, afflitta dalla medesima sofferenza esistenziale del fratello.
[+]
Shame: vergogna. Un sostantivo inglese che racchiude in se molteplici significati: disonore, peccato, indecenza, obbrobrio. Steve Mcqueen nella sua seconda opera riesce a fotografare magistralmente tutto questo avvalendosi della straodinaria interpretazione di Michael Fassbender. Il regista immortala nella macchina da presa l'ossessione di un giovane manager americano di successo per il sesso in tutte le sue forme. Dall'inizio del film si ha subito l'impressione di trovarsi di fronte non a un "tombeur de femme", ma a un caso clinico: Brandon è malato e ne è consapevole, imprigionato in una gabbia dove il sesso non è più piacere, ma dipendenza e compulsione, un rituale da compiere necessariamente per lenire la sofferenza scaturita da traumi familiari subiti dal protagonista, il film non ci racconta quale siano, ma lo spettatore ne intuisce da subito l'esistenza quando nella vita di Brandon irrompe prepotentemente la sorella Sissy, interpretata dalla bravissima Carey Mulligan, afflitta dalla medesima sofferenza esistenziale del fratello. Sissy è fragile, ma crede nell'amore, quell'amore che protegge e ti fa sentire al sicuro, quell'amore che può essere manifestato semplicemte anche solo con un abbraccio di una persona cara, quell'abbraccio che cerca nel fratello Brandon. Una richiesta di aiuto non ascoltata che la porta più volte nella sua esistenza a tentare il suicidio. Brandon deve uscire da quella gabbia: è l'unico modo per salvare se stesso e la sorella. Cercare quella chiave si rivelarà un'impresa impossibile. Ma Brandon è veramente convinto di volersi redimere? Forse l'unica possibilità di sopravvivere al dolore è nutrirsi con il tormento, la disperazione, la vergogna di quella dipendenza che lo rendono libero nella sua prigione.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giammarco quaglietta »
[ - ] lascia un commento a giammarco quaglietta »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
sabato 21 gennaio 2012
|
fratello e sorella disperatamente soli
|
|
|
|
Brandon è un uomo affascinante e con una bella casa. Il suo problema è quello di avere una vera e propria dipendenza dal sesso per cui non solo non riesce a intrattenere relazioni con nessuna donna ma cerca di portarsi a letto chi gli capita, frequenta prostitute e siti pornografici. La sua routine verrà interrotta dall'arrivo della fragile sorella con il suo notevole carico di problemi.
Pellicola arrivata nelle sale carica di attese che bisogna dire soddisfa in pieno. Intanto per l'interpretazione magistrale del protagonista Michael Fassdember capace di prodursi in scene a dir poco difficili e dure tra rapporti prulimi, un nudo integrale e un paio di masturbazioni.
[+]
Brandon è un uomo affascinante e con una bella casa. Il suo problema è quello di avere una vera e propria dipendenza dal sesso per cui non solo non riesce a intrattenere relazioni con nessuna donna ma cerca di portarsi a letto chi gli capita, frequenta prostitute e siti pornografici. La sua routine verrà interrotta dall'arrivo della fragile sorella con il suo notevole carico di problemi.
Pellicola arrivata nelle sale carica di attese che bisogna dire soddisfa in pieno. Intanto per l'interpretazione magistrale del protagonista Michael Fassdember capace di prodursi in scene a dir poco difficili e dure tra rapporti prulimi, un nudo integrale e un paio di masturbazioni. Un personaggio quello del protagonista che è ormai dilaniato e lanciato irrimediabilmente verso l'autodistruzione. Ed è così che a causa di questi problemi, che lui cercherà tragicamente di scaricare sulla sorella, l'uomo non riuscirà ad installare un minimo di relazione con una collega di lavoro per cui pare provare qualche sentimento. E poi c'è la sorella (bravissima anche Carey Mullighan) che purtroppo rappresenta l'altra tragica metà della mela. Carina, sorridente e con una voce meravigliosa, la ragazza non riesce a uscire dalle sue insicurezze croniche. Cerca nel fratello una sorta di scialuppa di salvataggio che lui però non è assolutamente in grado di offrire. Giusta durata per la pellicola e dialoghi brevi ma serrati coadiuvati da una struggente colonna sonora. Il regista ci porta con grande chiarezza alla scoperta di quanto sesso a buon mercato si possa trovare, di quanto questo non può risolvere i nostri problemi se vissuto in maniera ossessiva-compulsiva. Un film che non può lasciare indifferente chi lo vede e che lascia nello spettatore tanti spunti di riflessione. Sicuramente una delle migliori pellicole degli ultimi mesi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
mr cinefilo
|
sabato 21 gennaio 2012
|
(s)vergogna
|
|
|
|
Film scandalo per le numerose scene di nudo integrale, ma dietro la rappresentazione c'è la forza di una trama che ha il coraggio di affrontare uno dei temi più discussi attualmente, senza la solita banalità, ma ambisce a diventare una pietra miliare.
Colonna sonora ottima, specialmente all'inizio. Eccellente Fassbender, quest'anno la lotta per il miglior attore protagonista è davvero serrata ( Gosling per Drive e Idi; Oldman, Clooney, Pitt...). Steve McQueen sembra voglia ritagliarsi un nome che non sfiguri davanti all'illustre omonimo.
|
|
[+] lascia un commento a mr cinefilo »
[ - ] lascia un commento a mr cinefilo »
|
|
d'accordo? |
|
matthewbrown
|
venerdì 20 gennaio 2012
|
la "vergogna" dello spettatore
|
|
|
|
Dopo aver visto Hunger, Shame riconferma la straordinaria bravura del regista inglese.
Non è sicuramente un film leggero e godibile (neanche per tutti) e non va seguito dal punto di vista narrativo aspettando il classico finale; è più che altro un'opera descrittiva, visiva, di incredibile spessore. Gli ormai noti piani sequenza dilatati del regista invadono lo schermo, le immagini fortemente studiate esprimono con forza le tematiche che si trattano nel film. Musiche sublimi e Fassbender sempre più bravo.
La forza del cinema di McQueen sta proprio nel rapire lo spettatore e proiettarlo nella situazione dei personaggi, descrive e analizza tutte le sfumature del protagonista, ti lascia entrare nel personaggio (se sei disposto) e ne senti gli stati d'animo in prima persona.
[+]
Dopo aver visto Hunger, Shame riconferma la straordinaria bravura del regista inglese.
Non è sicuramente un film leggero e godibile (neanche per tutti) e non va seguito dal punto di vista narrativo aspettando il classico finale; è più che altro un'opera descrittiva, visiva, di incredibile spessore. Gli ormai noti piani sequenza dilatati del regista invadono lo schermo, le immagini fortemente studiate esprimono con forza le tematiche che si trattano nel film. Musiche sublimi e Fassbender sempre più bravo.
La forza del cinema di McQueen sta proprio nel rapire lo spettatore e proiettarlo nella situazione dei personaggi, descrive e analizza tutte le sfumature del protagonista, ti lascia entrare nel personaggio (se sei disposto) e ne senti gli stati d'animo in prima persona.
Angosciante ed ossessivo per certi versi, un pò lento forse, ma di fatto Shame è un film che ti colpisce, ti invade i sensi e ti lascia a bocca aperta. Non vedo inoltre tutto lo scandalo delle scene di sesso, anche perche nel 2012 non può essere ancora un argomento "tabù" (anche perche tutti lo fanno) e l'ipocrisia e il perbenismo della gente che accusa questo film come osceno. Sono scene potenti ed esplicite si, ma necessarie per la comprensione del protagonista, per la potenza visiva che ci regala il regista.
Un grande film.
///
Alla fine della proiezione sentire commenti come: "Steve McQueen come attore è bravo ma come regista proprio no!" ti fanno capire con quale e quanta ignoranza la gente si ostini ad andare a vedere film che nanche si meriterebbe di vedere.
Ovviamente Steve McQueen l'attore è morto piu di vent'anni fa e parecchi ancora non lo sanno...!! Comunque nessuno in sala ha apprezzato il film, solo tanta noia, imbarazzo per le scene di sesso e commenti di schifo. Proprio una vergogna.
[-]
[+] bravo!
(di irene)
[ - ] bravo!
|
|
[+] lascia un commento a matthewbrown »
[ - ] lascia un commento a matthewbrown »
|
|
d'accordo? |
|
franky108
|
venerdì 20 gennaio 2012
|
forte,bello,ma..
|
|
|
|
Brandon è un uomo con un buon lavoro ma con una vita un po' disastrata. È dipendente dal sesso e anche sua sorella,pur non avendo lo stesso problema,non se la passa meglio. È un film complesso che sicuramente tratta un tema che poche volte viene trattato nel cinema. I colori,i paesaggi e le storie si intrecciando sottolineando lo squallore di tutta quella situazione. Elemento principale della pellicola è la colonna sonora,importante,possente che a volte diventa persino protagonista lasciando le immagini che scorrono sullo schermo quasi come decorazione alla musica.
Il film,nonostante a volte risulti un po' lento, è fatto bene e riesce a coinvolgere abbastanza lo spettatore; il tutto é sicuramente reso più facile dalle (numerose) scene di nudo e dalla crudezza delle vicende rappresentate.
[+]
Brandon è un uomo con un buon lavoro ma con una vita un po' disastrata. È dipendente dal sesso e anche sua sorella,pur non avendo lo stesso problema,non se la passa meglio. È un film complesso che sicuramente tratta un tema che poche volte viene trattato nel cinema. I colori,i paesaggi e le storie si intrecciando sottolineando lo squallore di tutta quella situazione. Elemento principale della pellicola è la colonna sonora,importante,possente che a volte diventa persino protagonista lasciando le immagini che scorrono sullo schermo quasi come decorazione alla musica.
Il film,nonostante a volte risulti un po' lento, è fatto bene e riesce a coinvolgere abbastanza lo spettatore; il tutto é sicuramente reso più facile dalle (numerose) scene di nudo e dalla crudezza delle vicende rappresentate. Insomma gli ingredienti per fare un capolavoro c'erano tutti eppure una volta usciti dalla sala l'impressione è che manchi qualcosa. Manca la motivazione. Brandon ha un problema col sesso e questo è chiaro sin dai primi minuti ma cosa lo ha spinto ad essere così? Perchè non riesce ad avere un rapporto con la donna di cui si sta innamorando?perché decide di 'scopare' qualsiasi cosa che respiri purchè sia insolito o perlomeno poco etico? E perchè anche sua sorella è così incasinata da tentare addirittura il suicidio? Sono una serie di interrogativi che potevano essere quantomeno accennati,avrebbero reso la storia molto più solida e interessante e avrebbero dato lo spunto allo spettatore di riflettere e non lasciarlo così attonito e passivo voyerista delle loro vite.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a franky108 »
[ - ] lascia un commento a franky108 »
|
|
d'accordo? |
|
rossi raffaella
|
giovedì 19 gennaio 2012
|
forma e contenuto.
|
|
|
|
Penso che a dispetto di una forma cinematografica e di interpretazioni di grande livello, il film parli di un tema molto individuale, che poco ti lascia alla riflessione, il regista si esprim anche con troppo parossismo, il che invece di valorizzare il tema, mi pare che un pò lo banlizzi.
Inoltre, opinione chiaramente personale, ma trovo che nel mmondo,oggi, ci siano grandi tragiche tematiche che siano ampiamente più angosciasnti e che possano interessare il pubblico più di tanta angoscia per la propria incapacità di relazionarsi con il mondo esterno e con l'altro sesso.
Devo però ammetttere che il tema è stato trattato comunque con grande maestria.
|
|
[+] lascia un commento a rossi raffaella »
[ - ] lascia un commento a rossi raffaella »
|
|
d'accordo? |
|
|