Anno | 2009 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Anand Tucker |
Attori | David Morrissey, Lisa Howard (II), Chris Walker (V), Shaun Dooley, Jim Carter Warren Clarke, Sean Bean, Sean Harris, Steven Robertson, Tony Mooney, Tony Pitts, Michelle Dockery, Andrew Cryer, Mark Addy, Beatrice Kelley. |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 19 febbraio 2010
A dieci anni dalla prima ondata di sparizioni e omicidi torna a colpire il serial killer delle bambine. Stavolta è un membro estreno alla polizia non proprio immacolato a indagare
CONSIGLIATO SÌ
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1983. Nello Yorkshire tornano a scomparire bambine per essere poi ritrovate morte o violentate, questa volta però il principale accusato dell'ondata di omicidi degli scorsi anni è in galera. Per questo la famiglia della scomparsa si rivolge a un detective privato che però non è privo di legami con il mondo della polizia né di macchie nella sua vita ("Ma ho un cuore puro" ama dire in risposta).
Arriva a conclusione il grande racconto sull'ondata di omicidi seriali che tra gli anni '70 e '80 imperversarono nello Yorkshire. In questo terzo capitolo non solo si scoprirà il colpevole ma anche il senso ultimo della serie. Se nel primo film a condurre le indagini era un giovane giornalista e nel secondo un poliziotto disilluso, in quest'ultima parte è una persona esterna alle forze dell'ordine ma che in un certo senso gli è parente a portare avanti la trama e a collocarsi come incarnazione della curiosità dello spettatore e inconsapevole esploratore degli abissi umani.
Forse proprio l'esigenza di giungere a una conclusione nel senso più classico (per una saga che ha molto poco di classico) ha indotto Anand Tucker, regista di questo terzo film, a adottare un approccio più canonico. La storia questa svolta segue la scansione tipica del giallo fatta di assunzione del detective, raccolta delle prove, confutazione del lavoro della polizia, agnizione e confronto finale con l'antagonista.
Non mancano però di certo i caratteri distintivi della serie Red riding ovvero il dipinto brullo e sporco (specialmente di sangue) di una provincia inglese nella quale più si sale nella scala della gerarchia morale più si arriva alle radici del male e in questo senso la scoperta dell'assassino non farà eccezione.
The powerfully disturbing "Red Riding" trilogy will haunt you waking and sleeping, night and day. If you survive the watching of it, that is, which is no easy thing. It's not the five-hours-plus length of this trio of devastatingly bleak modern British noir films that's daunting. Far from it. Strongly made by three different directors with three different crews but using scripts from the same writer [...] Vai alla recensione »