From beginning to end

Rio de Janeiro. Francisco e Thomas, fratelli per parte di madre, crescono serenamente in una famiglia unita. Il più grande sviluppa un forte senso di protezione per il minore. Il loro attaccamento è molto forte tanto da far pensare agli adulti che rischi diventare eccessivo. Una volta cresciuti, dopo la morte della madre i due non nascondono più l'attrazione che provano uno per l'altro. Il loro legame è forte anche se l'attività agonistica spingerà il più giovane a lasciare la città. Questo rischia di mettere in pericolo il rapporto.
Se si cercasse un film che dimostri come un tema scottante (in questo caso l'incesto tra fratelli maschi) possa essere sufficiente per far dimenticare la banalità di una struttura narrativa From Beginning to End si presterebbe in maniera eccellente allo scopo. Supponiamo che il film sia stato selezionato in alcuni Festival (tra cui Taormina nel 2010) perché poteva 'fare scandalo' con la vicenda di due fratellastri che si scoprono gay e vedono l'uno nell'altro il partner ideale. La formula dubitativa è d'obbligo ma potrebbe quasi essere omessa in favore di un'affermazione perché, al di là di quanto sopra, la formula narrativa è da telenovela patinata. L'infanzia dei due farebbe la gioia dei creativi del Mulino Bianco qualora volessero passare dagli spot pubblicitari al mediometraggio. La famiglia è ideale (anche quando si va a trovare l'ex compagno della madre a Buenos Aires), la situazione economica è florida e la governante amorevole. Quando poi i nostri eroi crescono non possono che essere belli e atletici. La musica che accompagna il loro amore è glassata oltre misura e non manca neppure il rischio (fortunatamente e più che prevedibilmente sventato) che uno dei due diventi etero. Il tutto fotografato senza guizzi che non siano quelli di una confezione traslucida. 