Un trio da ridere
Prendete tre fomentatori della risata provenienti dal Saturday Night Live – Michael McCullers, già sceneggiatore di Austin Powers - Il controspione, Austin Powers - La spia che ci provava e Austin Powers in Goldmember, e le impenitenti Amy Poehler e Tina Fey – fateli sedere intorno a un tavolo a discutere sull'idea di una commedia da realizzare insieme e vedrete che ne verrà fuori un intreccio esplosivo. O meglio, un baby boom! È quello che hanno fatto i tre autori del SNL quando si è trattato di stendere la sceneggiatura di Baby Mama, commedia che vede una donna in carriera tentare disperatamente di rimanere incinta, salvo poi – all'ennesimo tentativo fallito – affidare il suo nascituro al grembo di una ragazzotta di provincia sboccata e cafona. Ma la domanda è: che ne può sapere un uomo di voglia di maternità e di madri surrogate? Essendo già papà di due bambini e in attesa del terzo (nato durante la lavorazione del film) McCullers aveva un cassetto pieni di aneddoti divertenti sulla gravidanza, e il brainstorming con le colleghe è servito a perfezionarle e cucirle addosso ai personaggi perché potessero realmente rispecchiare, non senza qualche stravaganza, una mamma-yuppie e una madre surrogata sempliciotta. A Tina Fey, già credibile nei panni canzonatori di Sarah Palin, è stata affidata la parte della donna in carriera che si rifà al modello in tailleur di Diane Keaton in Baby Boom, mentre la mama del titolo è interpretata dall'effervescente Amy Poehler alla quale sono affidate le battute più esilaranti. Il caso vuole, poi, che il giorno in cui Baby Mama debuttava in cima al box office americano, la Poehler annunciava che era in attesa del suo primo figlio.

Un'attrice generosa in battute
Tina Fey: Non ho avuto nessun problema a lasciare che fosse Amy a pronunciare le battute più divertenti. Mi piace il fatto che sia io a dover reagire a tutte le cose assurde che succedono al mio personaggio. Considerato che ho partecipato al processo creativo insieme a Michael e ad Amy ho provato grande soddisfazione nello scrivere parte dei dialoghi ed è stato divertente vedere Amy alle prese con quelle stesse battute che avevo scritto per lei, portarle su un altro livello fino a far esplodere la risata.

Un regista attento alle questioni delle donne
Michael McCullers: Ho trentotto anni e già da qualche tempo ho iniziato a scoprire parecchie cose sulle donne che non possono provare le gioie della maternità. Tutto d'un tratto l'infertilità – e chi può avere un bambino e chi no – è diventato un argomento di discussione che si ripresentava sovente alle cene con gli amici. Sebbene l'infertilità porti con sé anche parecchia rabbia e frustrazione ho scoperto, almeno per quanto riguarda le persone che conosco, che le emozioni negative si possono combattere con umorismo e ironia.