canitos
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sabato 9 febbraio 2008
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la piega dei film italiani
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Ho appena finito di vedere questo film, il mio giudizio è di appassionato di film, e non di critico.
Devo dire che questo film mi ha piacevolmente sorpreso. Moretti ha dato ancora una volta di essere un bravo attore, e tutti i personaggi recitano il loro ruolo in maniera corretta, un plauso alla piccola che interpreta la figlia di Moretti nel film, veramente brava; inoltre devo dire che inserire Roman Polanski è stata una bella trovata. La storia scorre abbastanza piacevolmente, e il personaggio di Moretti sembra veramente evolversi durante il film. La scena "hot" alla fine si è rivetato un fuoco fatuo, come si era comunque anticipato e che comunque l'ho trovata non dico eccessiva ma legermente fuori luogo anche se essa è fondamentale all'economia del film.
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Ho appena finito di vedere questo film, il mio giudizio è di appassionato di film, e non di critico.
Devo dire che questo film mi ha piacevolmente sorpreso. Moretti ha dato ancora una volta di essere un bravo attore, e tutti i personaggi recitano il loro ruolo in maniera corretta, un plauso alla piccola che interpreta la figlia di Moretti nel film, veramente brava; inoltre devo dire che inserire Roman Polanski è stata una bella trovata. La storia scorre abbastanza piacevolmente, e il personaggio di Moretti sembra veramente evolversi durante il film. La scena "hot" alla fine si è rivetato un fuoco fatuo, come si era comunque anticipato e che comunque l'ho trovata non dico eccessiva ma legermente fuori luogo anche se essa è fondamentale all'economia del film. La fotografia sembra essere ottima come anche le musiche, e la cosa che mi ha sorpreso di più è trovare un paio di tracce americane nel film.
Si dovrebbero fare più film di questo tipo in Italia, per dare un marchi distintivo al nostro cinema, senza ovviamente scadere nel banale. Moretti ci ha dato un esempio esplorando il lutto in vari casi (La stanza del Figlio. Magari si poteva puntare di più sull'introspezione psicologica dei personaggi, e su questo l'assenza di Moretti come regista si sente. Comunque "Caos Calmo" rimane un bel film, che vale comunque il biglietto.
Canitos.
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visione
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sabato 9 febbraio 2008
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elaborare il lutto secondo veronesi e moretti
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E non a caso il meno citato degli artisti intorno al quale è nato Caos calmo è prpprio Antonello Grimaldi; in televisione e sui giornali non si parla che del film di Moretti tratto da Veronesi. E infatti la regia è stanca, televisiva, senza guizzi, qualche panoramica efficace e poi gli sguardi degli attori, bravi. Per fortuna, loro lo rendono interessante, Moretti su tutti. Ma il consiglio resta leggere il libro, per la rinascita del cinema italiano continuare a sperare.
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saro' franco
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sabato 9 febbraio 2008
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nanni morenti
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Premetto che non nutro particolare simpatia ne per questo tipo di cinema, ne per Moretti che pur di far piangere farebbe la qualunque.
Andrò a vedere il film questa sera e solo perchè ho i biglietti gratis...ho una terribile sensazione...domani vi dirò.
Che Dio mi aiuti.
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s.c.
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sabato 9 febbraio 2008
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da un bellissimo romanzo, un ottimo film
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Risulta difficile parlare di Caos calmo film senza parlare anche dal romanzo da cui è tratto. Tra i due c'è un rapporto strettissimo, e la fedeltà del primo rispetto al secondo si traduce nella rappresentazione sul grande schermo di quelli che nel libro erano soprattutto pensieri, riflessioni, osservazioni, emozioni (o assenza di emozioni). E si tratta di una rappresentazione ben riuscita, con una regia intelligente che riassume molto attraverso pochi, ma significativi, tratti. La tematica principale è quella dell'elaborazione di un lutto improvviso e difficile (tematica alla quale Moretti non è nuovo, ma per favore non tiriamo fuori paragoni forzati con La stanza del figlio), ma accanto a questa se ne accennano molte altre, rappresentate dalla girandola di personaggi che vanno a trovare Pietro nel tentativo di consolarlo e di spingerlo a reagire, e che inevitabilmente finiscono per sostenere la sua scelta bizzarra e per sfogarsi con lui dei loro tormenti, che sono poi i tormenti attualissimi della nostra vita quotidiana.
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Risulta difficile parlare di Caos calmo film senza parlare anche dal romanzo da cui è tratto. Tra i due c'è un rapporto strettissimo, e la fedeltà del primo rispetto al secondo si traduce nella rappresentazione sul grande schermo di quelli che nel libro erano soprattutto pensieri, riflessioni, osservazioni, emozioni (o assenza di emozioni). E si tratta di una rappresentazione ben riuscita, con una regia intelligente che riassume molto attraverso pochi, ma significativi, tratti. La tematica principale è quella dell'elaborazione di un lutto improvviso e difficile (tematica alla quale Moretti non è nuovo, ma per favore non tiriamo fuori paragoni forzati con La stanza del figlio), ma accanto a questa se ne accennano molte altre, rappresentate dalla girandola di personaggi che vanno a trovare Pietro nel tentativo di consolarlo e di spingerlo a reagire, e che inevitabilmente finiscono per sostenere la sua scelta bizzarra e per sfogarsi con lui dei loro tormenti, che sono poi i tormenti attualissimi della nostra vita quotidiana.
Se inizialmente avevo qualche riserva sulla scelta del protagonista, devo ora dare atto che, seppure è vero che Moretti interpreta sempre se stesso (e qui non fa eccezione), paradossalmente qui è proprio questa caratteristica a renderlo credibile e, forse, l'unica scelta possibile.
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cucciolotta
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sabato 9 febbraio 2008
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i topi non avevano nipoti
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... dicono che il libro sia un mattone..il film scorre bene, piacevole da seguire, un pò irreale la storia..le scene di sesso non ben collegate sembrano un pò gratuite e fini a se stesse, probabilmente bisognerebbe aver letto il libro!!
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annaron
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sabato 9 febbraio 2008
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sorvolare i temi stando a guardare.
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Non ho letto il libro e mi dispiace dirlo: film decisamente inutile. Moretti invade la scena ma senza scuotere. Imbarazzante. Passiamo oltre.
Anna
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enzo
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sabato 9 febbraio 2008
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uno spot geniale
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wow...non credevo fosse possibile fare pubblicità ad una automobile nell'arco dell'intero film(ma cè sempre una prima volta..hmm...o quasi).cmq è incredibile pagare 6.90 euro per vedere uno spot pubblicitario per la bmw,oltretutto, cosa ancor peggiore,sentire quel bip dell'allarme all'americana.che strazio!!!!!!!!!!!!!!!!!
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michela
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venerdì 8 febbraio 2008
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tutto qua? che delusione
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L'ho appena visto. La prima metà del film sembra abbastanza promettente, poi comincia a franare. La famosa scena di sesso l'ho trovata mal riuscita, un po' perchè Moretti è l'uomo meno sexy dell'universo, un po' perchè la Ferrari ormai ha una faccia da vecchia, mi dispiace. Le scene di sesso in "Arrivederci amore ciao" le aveva girate con aria assai più convinta e con phisique du role, che ormai non c'è più. Poi, la storia finisce in una bolla di sapone. Carina la presenza di Khasia Smutniak, mi ha ricordato Valeria Ciangottini in "Dolce Vita" con la sua apparizione finale, sorridente, dolce, come una promessa di vita migliore.
[+] isabella ferrari è sempre bellissima
(di castagno)
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luigi
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venerdì 8 febbraio 2008
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moretti fratello mio!
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Lessi il libro, che ho amato molto, per una frase che mi colpì sul retro della copertina.....La gente pensa a noi infinitamente meno di quanto crediamo....
Il Film è una cosa diversa ma bisogna vederlo con attori bravi e poi di morettiamo c'è solo LUI.
Il regista risente delle sue esperienze televisive. Mentre la sceneggiatura volutamente cerca un taglio cinematografico.
Per Nanni avevo dei dubbi, subito fugati, perchè è bravo questa volta veramente Apicella non esiste, più!
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