Anno | 2006 |
Genere | Horror |
Produzione | USA |
Durata | 89 minuti |
Regia di | John Stockwell |
Attori | Josh Duhamel, Melissa George, Olivia Wilde, Desmond Askew, Beau Garrett, Max Brown Agles Steib, Miguel Lunardi. |
Uscita | venerdì 1 giugno 2007 |
MYmonetro | 2,86 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 9 giugno 2020
Un gruppo di giovani in vacanza si trova a lottare contro un oscuro segreto. In Italia al Box Office Turistas ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 606 mila euro e 291 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Un gruppo di turisti provenienti dal mondo ricco (Australia, Stati Uniti e Inghilterra), messi insieme da un incidente con il bus che li porta attraverso il Brasile, finiscono su una spiaggia dove bevono e ballano fino al mattino, quando, risvegliati da un sonno innaturale, si accorgono di essere stati drogati e derubati. Da qui inizia il loro inferno personale nella giungla brasiliana dove capiranno ben presto che non c'è via d'uscita e nella quale rischiano di essere preda di un trafficante di organi che li espianta a turisti ricchi per donarli a bambini poveri.
Con poco gusto per il gore e lo splatter (presente solo a tratti) e una decisamente più spiccata propensione alla costruzione della tensione, John Stockwell confeziona novanta minuti tirati nei quali l'umido scenario dei paradisi brasiliani diventa da subito (fin dal problematico viaggio in bus) un inferno, facendo leva sapientemente su molte delle paure inconsce dei turisti.
Se l'idea del gruppo di persone impossibilitate a sfuggire ad aguzzini che operano nel loro territorio al di fuori della legge è uno spunto classico, Turistas lo declina in una dimensione inedita, il turismo di massa, e con molta intelligenza e sapiente uso dei propri mezzi. Anche le scene migliori (come il bellissimo inseguimento mozzafiato sott'acqua) non giungono mai gratuitamente e fini a se stessi, ma si inseriscono in un preciso meccanismo. In più la fotografia sgranata, la macchina da presa poco mobile e molto invisibile, l'uso del sonoro e infine la miscelazione dei colori che si adatta di scena in scena, fanno fare un deciso salto in avanti al film che da una struttura di serie B (asciutta, rapida e senza preamboli o lunghe code finali ma incentrata unicamente sugli avvenimenti fondamentali) tira fuori una bella divagazione sulle fobie umane al pari di altri film cult in materia come The Hitcher, Detour o Cuba Libre.
Il film è stato molto osteggiato dal governo brasiliano, per nulla contento dell'immagine che emerge del suo paese (anche se il finale riserva una concessione ai buoni brasiliani anche un po' fuori luogo), criticando uno degli aspetti invece più interessanti dell'opera cioè il voler mostrare (senza crearsi problemi o limitazioni) una realtà senza scampo e dove le motivazioni sociali (il medico espianta organi ai turisti come contrappasso per il commercio illegale che i loro paesi fanno di organi dei poveri brasiliani) sono marginali e non costituiscono nemmeno una parziale giustificazione.
TURISTAS disponibile in DVD o BluRay |
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Un po' un miscuglio eterogeneo, questa pellicola. Abbiamo dei ragazzi, adulti in teoria, che arrivati in Brasile in autobus e successivamente a un incidente stradale si ritrovano in una spiaggia isolata, con un bar che serve bevande alcoliche narcotizzate. I ragazzi all'inizio si risvegliano e scoprono di essere stati derubati, mentre già due di loro sono nelle grinfie dei cattivi.
Sarà anche vero che lo splatter in questo film è poco, ma c'è. Estremamente realistico, questo è vero, crudo, impressionante, ma se lo potevano proprio risparmiare, non serve a niente, è fine a se stesso. Buona parte del film è fatta per mostrare le belle ragazze e compiacere il pubblico maschile. A cosa serviva, a creare il contrasto con la tragedia? [...] Vai alla recensione »
"Turistas" é un film prezioso e non mi stupirei se tra una decina d'anni venisse considerato come un cult movie. La trama é un classico: gruppo di ragazzi in cerca d'avventure e divertimento si recano in un paese lontano e pseudo-sconosciuto. Sennonché stavolta siamo in Brasile (paese ben più pericoloso e temibile della Slovacchia di "Hostel" [...] Vai alla recensione »
La maledizione del turista colpisce ancora: dopo Wolf Creek e Hostel un'altra pellicola sui pericoli che corre il giovane viaggiatore yankee/europeo in terra straniera.Non il tipico slasher con le sue regole fisse (il body count),ma un horror-movie blando (se di horror si vuol parlare).Potremmo definirlo sociologico,in quanto amalgama intelligentemente truculenza col contagocce e [...] Vai alla recensione »
la trama del film apparirebbe scontata, un gruppo di turisti che sono braccati da feroci criminali ma a parte questo di scontato non c'è nulla, il ritmo è incalzante, suspance è buona e sufficiente da tenere con il fiato sospeso fino all' inaspettbile finale con un avvincente inseguimento subacqueo, altra pecca, oltre alla piu classica delle trame, le scene troppo forti d' accordo che è un film orror [...] Vai alla recensione »
Salvo solo la parte iniziale, festini in spiaggia, bere e belle ragazze in bikini. La parte horror ( ma quale horror, thriller e' gia' tanto per un normale commercio di organi ) e' sottotono. Io vi consiglio di guardare altro.
...tra i protagonisti. Francamente poco attendibile la dinamica degli recitazione nel contesto della trama. Lo spunto iniziale c'è, ma era abbastanza evidente una situazione che volgeva al peggio...Più thriller torpicale che horror. Mette in luce un'oscenità storica sul traffico d'organi. Ma anche lì è discutuibile l'approccio del regista.
è un film orrido, da tutti i punti di vista, tranne che per il fatto che fa una critica sociale al Brasile e che quei ragazzacci si fanno odiare...
Io invece ho notato sia la fotografia e scene al buio: possibile non dare più luce? Mi chiedo, che senso ha, se dopo 10 minuti di film “vedere” inseguimenti, cazzotti, pistolettate e non vedere una mazza? Io credo che vale la pena vederli bene. Io ci sono stato in Sud America e Brasile e l’operazione espianto era realtà nell’Amazonas, mentre a Rio de Janeiro fui scippato due volte e persino davanti [...] Vai alla recensione »
Sono d'accordo con la recensione di G.Niola. Il film parte da un canovaccio di serie B come alcuni horror classici (anche se questo non lo è) o da trame stile Hostel o Severance , per elevarsi di livello nel corso della narrazione. Alcune cose sono prevedibili, ma altre toccano seppur velocemente temi quali il confronto fra nord e sud del mondo non sufficientemente sviluppati cinematograficamen [...] Vai alla recensione »
Film del genere horror con scene adatte ai duri di stomaco.Il film nel complesso e'passabile ma le scene horror sono troppo forti e adatte agli amanti del genere.Voto 6+
Il film di genere è bello perché gioca su schemi universali. Non fa eccezione il thrillerone horror di Stuart Gordon, ottimo e virtuoso regista. Sfodera emozionanti sequenze subacquee, ma si arena in una trama di fantatraffico di organi. Con tanto di scienziato pazzo brasileiro che s'accanisce su giovani Usa in cerca di avventure per squartarli vivi.
Momento d'oro per Ruggero Deodato. Un tempo massacrato dalla critica, processato nel nostro paese per Cannibal Holocaust e ora tirato in ballo nelle polemiche (Tarantino nell'attacco ai cineasti italiani di oggi lo rimpiangeva tra le righe), venerato come un maestro (cammeo in Hostel 2) e stracitato dal nuovo filone di film con "giovani turisti occidentali in difficoltà".
Se fosse venuto prima di Hostel, e se avesse avuto il beneplacito di Tarantino, Turistas avrebbe avuto sicuramente più eco. Così com'è, fa la figura di un horror come un altro. Quello che alla fine della fiera è. Però se è vero che dal film di Roth prende praticamente tutto (tranne ovviamente il set e la trasformazione bestiale della vittima, e in questo caso è un bene perché evita ideologie giustizialiste) [...] Vai alla recensione »
Dopo un incidente d'autobus nel cuore del Brasile (caldo, insetti, avvoltoi che girano in cerchio sulle vittime), un gruppo di falsi giovani (in realtà quarantenni disidratati) depredati di tutto va a piedi nella giungla in cerca di salvezza. Fa brutti incontri, si rifugia spesso sottacqua, riaccosta i lembi di una ferita al capo di uno di loro con una cucitrice a punti metallici.
Dopo che l'autobus su cui viaggiavano ha avuto un incidente, sei giovani turisti in vacanza in Brasile accettano l'ospitalità di un ragazzo del luogo. Ma per raggiungere l'abitazione dovranno attraversare la giungla e in pochi avranno la possibilità di tornare indietro. Stockwell, attore passato alla regia, completa un'ideale trilogia d'ambientazione tropicale composta da Blue Crush e Trappola in fondo [...] Vai alla recensione »