Anno | 1999 |
Genere | Documentario, |
Produzione | USA |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Michael Wadleigh |
Uscita | martedì 27 novembre 2012 |
Distribuzione | Nexo Digital |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 14 novembre 2012
Il 23 ottobre 1966, nei De Lane Lea Studios di Londra Hendrix entrava per la prima volta in sala di registrazione per realizzare il suo 45 giri d'esordio.
CONSIGLIATO N.D.
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Il documentario mostra uno dei concerti più celebrati di Hendrix, quello avvenuto all'alba del 19 agosto 1969 al Festival di Woodstock. Un documento di straordinaria importanza raccolto durante il concerto che più di ogni altro ha segnato l'immaginario di un'intera generazione.
La versione cinematografica del concerto di Jimi Hendrix a Woodstock è stata ricostruita con cura attingendo al vasto archivio di materiali filmati in 16mm dal premio Oscar Michael Wadleigh e dal suo team di assistenti e selezionatissimi operatori, con il pieno supporto della Experience Hendrix LLC, la società di proprietà della stessa famiglia Hendrix che cura il patrimonio artistico del chitarrista scomparso. Quella che Wadleigh e il suo team catturarono fu una performance unica, nel corso della quale Hendrix introdusse per la prima volta la sua nuova band e approntò una scaletta che conteneva versioni straordinarie di alcuni suoi grandi classici, come "Voodoo child", "Fire", "Purple Haze" e "Foxy Lady", così come una drammatica e spettacolare reinterpretazione per sola chitarra dell'inno nazionale statunitense, "Star Spangled Banner". Questa esibizione di chiusura è diventata il simbolo della forza visionaria di Hendrix che aveva insistito per essere l'ultimo ad esibirsi al festival. Non salì sul palco fino alle nove di lunedì mattina, quando la maggior parte degli spettatori aveva dovuto lasciare Woodstock. Per questo solo 200.000 dei 500.000 partecipanti ascoltarono Hendrix in una performance che fu una rarità per la durata (due ore, la più lunga nella carriera di Hendrix).
L'affascinante strada che porta Hendrix a Woodstock è ripercorsa poco alla volta attraverso l'uso di materiale inedito e interviste a diversi componenti della band come Billy Cox e Mitch Mitchell, all'ingegnere del suono Eddie Kramer e all'organizzatore del Festival di Woodstock Michael Lang. Il documentario che precede le immagini del concerto, diretto dal vincitore del Grammy Award Bob Smeaton (già regista della "Anthology" dei Beatles), mette in mostra lo sforzo fatto per organizzare il festival e garantirne la partecipazione di Hendrix come headliner conclusivo.