Anno | 2006 |
Genere | Thriller |
Produzione | Italia |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Carlo A. Sigon |
Attori | Ernest Borgnine, Claudio Bisio, Stefania Rocca, Bebo Storti, Antonio Catania Gisella Sofio, Kledi Kadiu, Fabio Camilli. |
Uscita | venerdì 3 febbraio 2006 |
MYmonetro | 2,68 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 20 gennaio 2022
Dall'irriverente conduzione di Zelig, Claudio Bisio si trasferisce sul grande schermo in un film di tutt'altro taglio, dove veste i panni dello schizofrenico investigatore privato Sandrone, detto il Gorilla, alle prese con uno strano caso. In Italia al Box Office La cura del gorilla ha incassato 542 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Opera prima di Carlo A. Sigon tratta dal romanzo di Sandrone Dazieri. Sandrone, detto il Gorilla, soffre fin da piccolo di sdoppiamento della personalità. È Sandrone (buono, ironico, un po' arruffato) e al contempo è Socio (razionale, freddo violento). Investigatore senza licenza, Sandrone/Socio si ritrova ad investigare sulla misteriosa morte di un albanese.
La Colorado, dopo Quo Vadis Baby? sembra ormai lanciata sulla strada dei film con "brutti (non tutti), sporchi (spesso) e cattivi (solo un po')". Sigon, che ha una grossa esperienza sul piano della pubblicità e dei corti, sa destreggiarsi con abilità nella materia, ben coadiuvato da attori come Bisio, Rocca e Catania. Ha poi l'asso nella manica di un Borgnine divertente e divertito in trasferta italiana per la gioia dei cinefili che ancora ne ricordano le qualità. Resta però una perplessità che non sta tanto nel fatto che 'non c'è più religione' (capirete il perché e vedrete però anche che la sceneggiatura cerca subito di riequilibrare) ma nella mancanza di un vero tormento esistenziale che è connaturato al noir e che qui è troppo programmatico per risultare credibile. Le riprese (la notazione è importante per un film che è molto attento ai luoghi) sono state effettuate a Milano, nelle ex cartiere Binda, fabbrica dismessa alla periferia sud della città, e a Cremona dove Dazieri è nato nel 1964.
Film fortemente imperfetto, non passerà mai e poi mai alla storia e anzi forse in molti se lo sono già scordato. Eppure è uno di quei film che lo vedi e ti appassiona, ti prende, ti colpisce e ti diverte. Cominciamo col dire che Bisio è bravissimo, perfetto per la parte, nel ruole del protagonista che soffre di sdoppiamento della personalità.
Nel primo decennio degli anni Duemila c'è un film che si distingue dagli altri, almeno in ambito italiano, per piacevolezza(intendendo bellezza e intelligenza)e per capacità di coinvolgimento emotivo come razionale: "La cura del gorilla"di Carlo Antonio Sigon, da un romanzo dello scrittore -sceneggiatore Sandrone Dazieri, autore intelligente.
Il film sorprende per la bella confezione, fotografie e ambientazioni curatissime. Anche l'idea di partenza è piuttosto originale nel panorama piatto del cinema italiano. Alla fine però il risultato è fiacco, non del tutto riuscito.Quello che manca di più è il ritmo, spesso il film si siede e indugia su scene e dettagli poco significativi.
Prova suprema per un attore interpretare due gemelli. Ancora più estrema quella di uno schizofrenico dalla personalità divisa. Una personalità cioè come quella del Gorilla, personaggio creato dalla penna di Sandrone Dazieri, giallista nostrano di provenienza extraparlamentare (ha mosso i primi passi nei centri sociali, il mitico Leoncavallo milanese nella fattispecie), che al personaggio - tanto per [...] Vai alla recensione »
Scorrendo il dizionario DeMauro il termine schizofrenia viene definito «grave malattia mentale, acuta o cronica, caratterizzata da dissociazione psichica che, secondo i casi, può dar luogo ad autismo, allucinazioni, deliri, disturbi della personalità, dell'affettività e del linguaggio». Sandrone, il Gorilla, protagonista del film è affetto da questa malattia.
Un giallo italiano, realizzato da un esordiente, Carlo A. Sigon, già noto però nell’ambiente pubblicitario e per alcuni corti. Lo spunto gliel’ha offerto un romanzo di Sandrone Dazieri che aveva al centro un protagonista, detto Gorilla, affetto da una curiosa malattia psichica che non solo gli toglieva il sonno ma lo faceva sdoppiare in due personalità quasi opposte, una tranquilla, una aggressiva. [...] Vai alla recensione »
Tratto dal secondo dei quattro romanzi "noir alla milanese" che Sandrone Dazieri ha dedicato al personaggio - tra private eye, buttafuori e guardia del corpo - che come lui si chiama Sandrone ma gli amici chiamano Gorilla, a dargli una grattatina il film (come il libro, Einaudi) si rivela un'autobiografia personale, generazionale, cittadina. Tanto Sandrone personaggio che Sandrone autore (da Cremona [...] Vai alla recensione »
Sandrone, detto il Gorilla, soffre sin da bambino di una particolare forma di sdoppiamento della personalità. Gli basta appisolarsi un secondo che da Gorilla si trasforma in Socio: l’uno cialtrone, bonario, timidamente sofferente; l’altro sicuro, violento, cinico, brutale, razionale e freddo. Il primo si guadagna il pane come investigatore senza licenza, senza arte né parte, come bodyguard sfigato, [...] Vai alla recensione »
Sandrone, detto il Gorilla (Claudio Bisio) soffre di una particolare forma di sdoppiamento della personalità: nel suo corpo vivono due persone e, tanto quanto una è bonaria, l’altra è fredda, violenta. Ha paura di finire in manicomio, per questo vive nell’ombra, nascondendo la sua malattia. Si guadagna la vita come investigatore privato, peccato che non abbia la licenza.
Ernest Borgnine, duro per eccellenza del cinema hollywoodiano, basti ricordare il personaggio bastardo che interpretava nell'Imperatore del Nord di Robert Aldrich, è alle prese con un cane che non vuole saperne di abbaiare. Ernest però mantiene il suo aplomb, nonostante il caldo sole di questa tarda primavera. La scena si svolge alle ex cartiere Binda, luogo scelto per le riprese del film La cura del [...] Vai alla recensione »
All’origine di tutto c’è il personaggio di Sandrone Dazieri, giornalista e scrittore freelance che negli anni 90 fu tra i promotori degli autori cyberpunk curando una celebre antologia di racconti di SF. Poi iniziò la sua attività di “giallista”, con il personaggio del Gorilla, apparso per la prima volta in Attenti al gorilla del 1999, per poi proseguire con La cura del gorilla (2001), Gorilla Blues [...] Vai alla recensione »
Prosegue l’operazione della Colorado Film nel portare sullo schermo la letteratura italiana noir. Più convincente di Quo vadis, baby?, ma non ancora completamente a fuoco, La cura del gorilla è tratto dall’omonimo romanzo del 2001 di Sandrone Dazieri, qui anche in veste di sceneggiatore. È il terzo atto della quadrilogia incentrata su un guardiaspalla con velleità da investigatore, affetto da sdoppiamento [...] Vai alla recensione »
È bravo Claudio Bisio. Specialmente a scegliere i film sbagliati. Oddio, non è che La cura del gorilla sia brutto come Asini di sette anni prima, però poco ci manca. Per cominciare, è una commedia o un thriller? Boh. Magari un fritto misto, con sì e no un paio di battute spiritose e una trama gialla più inconsistente di un budino, che il debuttante Carlo A.