Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Giancarlo Bocchi |
Attori | Zan Morolt, Labina Mitevska, Vincent Riotta, Fabrizio Rongione . |
MYmonetro | 2,50 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Quanto di vero e quanto di falso c'è nell'informazione?
CONSIGLIATO NÌ
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Lorenzi, un famoso inviato di guerra, vuole scoprire a tutti i costi l'identità del misterioso "Comandante Jako", ritenuto autore di gesti eroici ma anche di orrendi crimini. Non riuscendoci, il giornalista comincia ad inventare storie manipolando la verità. Bocchi, dopo il documentario "Morte di un pacifista" fa il suo dignitoso esordio al cinema con un film che affronta un tema importante come quello dell'informazione dai luoghi di guerra.
A dimostrazione che la prima vittima di una guerra è la verità, Nema problema di Giancarlo Bocchi (dal 7 maggio nelle sale) arriva con la forza della prima linea. Niente fragore quindi, ma un fitto reticolo di interrogativi che attanagliano noi che siamo qui lontani dagli spazi degli interessi e del commercio delle armi. Giancarlo Bocchi negli ultimi quindici anni è stato presente in Bosnia, in Afghanistan [...] Vai alla recensione »
Lui si definisce il «regista più censurato negli ultimi 15 anni». Sicuramente Giancarlo Bocchi è uno di quei documentaristi cosiddetti «scomodi», perché difficilmente nel suo lavoro riesce ad accettare «compromessi» o scorciatoie. Prima occupandosi d'arte e musica (sua una «vertiginosa» inchiesta sui presunti legami tra Cia e Pop art), poi di temi più direttamente legati ai conflitti politici e sociali, [...] Vai alla recensione »
Un giornalista italiano (Vincent Riotta), con l’aiuto di un interprete slavo (Zen Marolt), si addentra nella polveriera balcanica alla ricerca del leggendario comandante Jako, eroe di guerra per il popolo, criminale sanguinario per l’esercito dei “regolari“. Lungo il viaggio i due si uniranno ad un giovane collega italo-belga (Fabrizio Rongione), anche lui a caccia del suo scoop, e ad una profuga (Labina [...] Vai alla recensione »
Qui al suo primo film narrativo Giancarlo Bocchi, che ha molto frequentato come documentarista gli scenari di guerra degli anni 90 in particolare della ex Jugoslavia, traccia un'interessante divagazione - purtroppo non abbastanza sostenuta dalla capacità di racconto - sulla dialettica tra cronaca e romanzo. Presente a ogni inviato di guerra come testimoniano alcune qualificate opinioni riferite al [...] Vai alla recensione »
La frase di lancio del film è: “La verità è la prima vittima della guerra“. Sacrosanto: verità -appunto - assoluta. Generalmente parlando. è anche il cinema la prima vittima delle cosiddette sovvenzioni statali, di cui anche Nema Problema è vittima (non si sa in quale quantità, e poco importa). E gli spettatori pure, insieme al cinema. Vittime ovunque.