Anno | 1963 |
Genere | Comico |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Sergio Corbucci |
Attori | Totò, Adriano Celentano, Lisa Gastoni, Giacomo Furia, Nino Taranto, Erminio Macario Mario Castellani, Moira Orfei, Fiorenzo Fiorentini, Mimmo Poli, Olga Solbelli, Tina Gloriani, Clara Bindi, Franco Giacobini, Franco Ressel, Don Backy, Marco Morandi. |
MYmonetro | 2,87 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Totò, padre di dodici figli, si finge monaco per trovare più agevolmente cibo e alloggio per sé e i suoi. Solo che lo trova presso un truce castellano...
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venerdì 27 settembre 2024 ore 7,00 su RAIMOVIE
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CONSIGLIATO SÌ
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Senza alcuna attinenza di rilievo con la vicenda della Gertrude di manzoniana eco, come il titolo potrebbe a torto far supporre, (a eccezione della cornice seicentesca in cui il film si ambienta), Il monaco di Monza racconta la storia di un ciabattino alle prese con la miseria e la fame, tanto falso frate quanto autentico padre di famiglia con dodici bambini a carico. Rimasto vedovo dopo la morte della moglie Provvidenza, Pasquale (Totò) versa infatti in condizioni d'estrema povertà. Bandito da Monza per volontà di un signorotto locale, indossa per finta l'abito monacale adottando il nome di fra Pasquale da Casoria e va in cerca di fortuna con il seguito dei figlioli da lui ribattezzati (di nome e di fatto) "i figli della Provvidenza". Quest'ultima non tarda a manifestarsi mettendolo sulla strada del castello di un malvagio marchese che tiene prigioniera la cognata per sposarla contro la sua volontà. A Pasquale non sembra vero poter accogliere la richiesta d'aiuto della nobildonna che promette mille fiorini in cambio della sua liberazione. Inizia così una rocambolesca commedia degli equivoci che si svolge interamente fra le mura del castello e che vedrà Pasquale e fra Mamozio (il pastore fintosi frate interpretato da Macario) alle prese con la ricerca di continui sotterfugi e furbizie per uscire incolumi da una situazione che comincia a scappar loro di mano, tanto che alla fine si salveranno la pelle solo grazie all'intervento delle suore in armi che entreranno in scena sullo squillo di tromba dell'"arrivano i nostri". Il monaco di Monza costruisce su un'esile trama e personaggi privi di approfondimento psicologico (spesso simili a vere e proprie marionette) all'infuori del protagonista, una comicità verbale fatta di ambiguità, giochi di parole, gag e vivaci scambi di battute in tipico "stile Totò". Apprezzabile in particolare il divertissement creato dalla sceneggiatura attorno all'ambito semantico della fame, che si ripropone - è il caso di dirlo - in tutte le salse e in ogni occasione possibile: effetti esilaranti si raggiungono nella scena della cripta in cui Pasquale e Mamozio si trovano al cospetto del marchese che si finge morto (una salma che, a sentir loro, sembra un salmone...). Si tratta forse della scena più divertente dell'intera pellicola, grazie al ritmo e all'humour nero che la animano. Molti altri elementi restano invece dissonanti, adatti solo a una comicità da consumare in fretta: basti pensare al gratuito inserimento del duetto rock'n'roll di Adriano Celentano e Don Backy, alle eccessive musiche spagnoleggianti, alla colonna sonora buffa e scanzonata che correda tutto il film e che è completamente estranea allo sfondo seicentesco. Se poi l'intento del film era quello di dare vita a una parodia, si è decisamente calcata troppo la mano rivestendo la vicenda di una patina anni '60 che, se in qualche dettaglio può farci sorridere, a lungo andare non fa altro che appesantire. Pasquale «ciabattino professionista che lavora tutto espresso», Fra Pasquale «monaco in piena regola, iscritto ai sindacati», la litania dei santi che diventa un elenco di attrici e attori contemporanei, la marchesa desiderosa di bere cappuccini, e tanti altri termini antistorici vanno tutti in questa direzione. Nel complesso Il monaco di Monza resta un film leggero che divide buoni e cattivi con occhi fanciulleschi e che ha quasi l'atmosfera di una fiaba.
IL MONACO DI MONZA disponibile in DVD o BluRay |
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Un povero ciabattino chiamato Pasquale ciccia calda,rimasto vedovo si ritrova a dover sfamare 12 figli.Disperato il pover'uomo si traveste da frate cercatore e assume un pastore come terziario.Si ritroverà dentro un castello dove un marchese vuol costringere sua cognata a sposarlo.Fortuna che esiste fra pasquale da Casoria. Falsa parodia dei promessi sposi (a parte il titolo è i bravi [...] Vai alla recensione »
Non è certo un capolavoro, ma se lo scopo è quello di far ridere, ci riesce sicuramente. Ottimi anche Nino Taranto e Macario
I SIGNORI CHE FANNO LE SCHEDE METTENDO IN RILIEVO L'INUTILE CELENTANO A PARI DI TOTO' LASCIANDO SOTTO TARANTO E MACARIO . STUPIDI
Corbucci, che nel frattempo dirige anche Il monaco di Monza, mette addosso a Totò il saio di fra' Pasquale e gli mette in testa un cappello da bersagliere. L'apparizione è la più divertente e surreale della pellicola, giusto finale per un film basato sull'entrata a sorpresa. Sopravvissuti alla prima guerra mondiale e a un processo per tradimento, i soldatini Franco e Ciccio hanno appena deciso di andarsene [...] Vai alla recensione »