Titolo originale | Black Bag |
Anno | 2025 |
Genere | Drammatico, Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 93 minuti |
Al cinema | 13 sale cinematografiche |
Regia di | Steven Soderbergh |
Attori | Cate Blanchett, Michael Fassbender, Marisa Abela, Tom Burke, Naomie Harris Regé-Jean Page, Pierce Brosnan, Orli Shuka, Ross Carter, Gustaf Skarsgård, Kae Alexander (I), Martin Bassindale, Bruce Mackinnon, Ambika Mod. |
Uscita | mercoledì 30 aprile 2025 |
Tag | Da vedere 2025 |
Distribuzione | Universal Pictures |
MYmonetro | 3,60 su 26 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 22 aprile 2025
Un avvincente spy drama che racconta la storia dei leggendari agenti segreti George Woodhouse e della sua amata moglie Kathryn. George si trova ad affrontare la prova definitiva: la fedeltà al suo matrimonio o al suo paese. Black Bag - Doppio Gioco è 27° in classifica al Box Office. venerdì 30 maggio ha incassato € 713,00 e registrato 133.360 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Londra. L'agente segreto George Woodhouse deve svolgere una delicata missione; il suo superiore Meacham gli ha dato infatti una settimana di tempo per indagare sulla fuga di notizie di un software top-secret dal nome in codice Severus. Tra i cinque agenti del SIS sospettati, c'è anche sua moglie Kathryn. Così, per smascherare il traditore, invita gli altri quattro a cena a casa sua: Clarissa, specialista in immagini satellitari, il suo compagno e superiore Freddie, la psichiatra dell'agenzia Joe e il suo fidanzato James, anche lui agente segreto. Droga poi il cibo per abbassare le loro inibizioni. Quella stessa sera Meacham muore per un attacco cardiaco e i sospetti di George su sua moglie aumentano quando trova un biglietto del cinema nella spazzatura. Ma Kathryn è colpevole o la posta in gioco è ancora più alta? L'uomo si trova così diviso tra l'amore per lei e il dovere nei confronti del proprio paese.
Intrigo a Londra. L'ambientazione si sposta rispetto al film che Steven Soderbergh ha diretto nel 2006 con George Clooney come protagonista. Dalla Berlino degli anni '40 si passa alla Londra contemporanea.
Ma lo sguardo è ancora rivolto verso il passato, alla spy-story classica, tra il filo sottile che lega la presunta innocenza o colpevolezza del cinema di Alfred Hitchcock (Il sospetto, Notorious - L'amante perduta, Caccia al ladro), fino a 007 dove l'omaggio appare direttamente dichiarato dalla presenza di Pierce Brosnan che ha portato sullo schermo il celebre agente segreto in quattro film, dal 1995 al 2002: Goldeneye, Il domani non muore mai, Il mondo non basta e La morte può attendere.
Nulla è come sembra. Soderbergh mette in atto quel 'gioco di maschere' che spesso attraversa il suo cinema e dove i protagonisti sembrano già pronti per la finzione dello schermo, per essere altri personaggi. Il dettaglio del biglietto del cinema nella borsa di Kathryn non solo è rivelatore ma il titolo, Dark Windows, potrebbe essere quello alternativo a Black Bag, proprio perché nasconde quelle tracce di oscurità proprie della spy-story a cui fa da contrasto quella luce persistente, sui primi piani di Michael Fassbender e Cate Blanchett che diventano figure luminose, forse la reincarnazione di quelle hitchcockiane di Cary Grant e Grace Kelly che illuminano lo schermo ogni volta che vengono inquadrati e fanno percepire sempre le tracce della loro presenza, anche nel fuori-campo; "Io osservo lei e lei osserva me".
È uno dei meccanismi classici del cinema di spionaggio, dove non ci sono mai risposte, ma aumentano invece i dubbi e le possibili, molteplici, piste narrative. In più il gioco psicologico che George propone durante la cena, con i propositi per la persona accanto, mette in atto un altro elemento sempre funzionale e seducente del suo cinema: quello di far mettere i personaggi nei panni dell'altro, di avvertirne i pensieri, anticiparne le azioni, leggerne la mente.
Rispetto alla saga di 007, il cineasta statunitense depura ogni possibile traccia letteraria. In Black Bag - Doppio gioco, non c'è Ian Fleming e i fitti dialoghi della sceneggiatura di David Koepp (al terzo film con Soderbergh dopo Kimi. Qualcuno è in ascolto e l'ottimo thriller/horror Presence) diventano l'ulteriore sfida per il regista di mostrarli come doppi, depistanti, di coglierne la crescente tensione, di sottolinearne la natura di 'bugie vere', di renderli anche ironici. Possono esserci anche inquadrature molto lunghe ma sempre funzionali e che svelano altri possibili intrighi. Ma quello che riesce benissimo a Soderbergh, ancora una volta, è quello di trovare il perfetto equilibrio tra il cinema d'autore e quello d'intrattenimento.
C'è un'eleganza che non è mai forma. Il cineasta guarda anche variazioni del genere fine anni '90 (Gioco a due di McTiernan, sempre con Brosnan protagonista anche del suo Out of Sight) ma qui oltrepassa l'audace sperimentazione che ha anche attraversato il suo cinema. I colpi improvvisi (il coltello da bistecca sulla mano di Freddie), sembrano come dei gesti improvvisi in un meccanismo narrativo collaudatissimo, ma che mostra come il cinema di Soderbergh può aprirsi a improvvise sorprese. Anche Black Bag - Doppio gioco, è un film che insegue la luce (del cinema), proprio come Dietro i candelabri. Quella delle candele dei bicchieri a tavola sembrano arrivare da lì. Sotto questo aspetto oggi il regista è l'unico, nel panorama statunitense, che può riprendere la lezione di Roger Corman dove in un film c'è parte che resta di quello (o di quelli) precedenti con momenti di grande e puro cinema, come il piano-sequenza iniziale con l'entrata di George dentro il locale.
In gergo spionistico “Black Bag” indica un’operazione segreta, spesso non autorizzata, condotta da una spia o agente segreto normalmente sotto copertura, della quale non si può o non si deve rivelare il contenuto. Da un input del genere il regista Steven Soderbergh e lo sceneggiatore David Koepp imbastiscono un’ apparente e sofisticata ‘spy [...] Vai alla recensione »
BLACK BAG ? DOPPIO GIOCO.Steven Soderbergh ritorna dietro la macchina da presa alle prese con uno spy-drama.George Woodhouse, agente segreto londinese, viene incaricato dal suo superiore Meacham per scovare una talpa nel SIS che ha fatto trapelare delle informazioni molto delicate da un software top-secret, nome in codice Severus. ? in gioco la sicurezza nazionale e forse globale.
British Style in ogni fotogramma per onorare una tradizione che si identifica con i film di spionaggio bagnati nel Tamigi. Perciò, abiti impeccabili e protagonisti che perdono il controllo di sé soltanto se drogati (cosa di cui i malcapitati non si rendono conto neppure il giorno dopo, nonostante siano i migliori agenti del SIS).
Un film che pi? film non si pu? . Diretto magistralmente , interpretato da attori in ottima forma con un di pi? di due fuoriclasse come Cate Blanchet e Michael Fassbender . Il commento musicale ? coinvolgente . Sembra che la musica ti racconti la storia . Il tempo vola . Quando arrivano i titoli di coda , il primo pensiero ? : Ne avrei visto ancora un po' !Cosa si vuole di pi? di questa spy story che [...] Vai alla recensione »
Ho visto il film. Mi sono annoiato tantissimo. Molto banale e scontatoSuspense zero. Patinato e buono per una serie Sky.
Se non si è dotati di una capacità di concentrazione decisamente superiore alla norma. megòio astenersi. Noia mortale!
Non c'è bisogno. di sparatorie o inseguimenti improbabili per rendere appassionante una storia di spionaggio e quest'ultimo film di Steven Soderbergh ne è la prova. Elegante, tagliente, sexy, intelligente, il film si svolge in gran parte in interni senza per questo che la tensione o l'interesse si allentino mai. Cate Blanchett e Michael Fassbender illuminano [...] Vai alla recensione »
Film per intellettuali ad oltranza, io ho due lauree e non ho capito niente, fastidioso il viso al botox della Blanchett, Fassbender inespressivo come sempre, ottimo nelle sue poche battute Brosnan, forse ho dormito ma no perché ricordo che avevo orecchie sveglissime per una stupenda colonna musicale
Un film elegante e criptico nei dialoghi. Ottimo cast di attori da l'impressione, anche per il corto minutaggio che accumula troppo in poco tempo, di essere un esercizio di stile a se stante. Il mio preferito di Soderbergh rimane sempre l'indimenticabile Bubble.
Si può fare un film di spionaggio in cui l'intreccio é solo raccontato con i protagonisti sempre seduti ad un tavolo a quasi? Soderbergh ha vinto la sfida ma annoia il pubblico. E che fatica nel seguire l'intreccio e capire la tela del ragno. Esci dal cinema con il cervello frullato ma senza aver provato la minima emozione o tensione! Con un cast del genere può solo dire [...] Vai alla recensione »
Un Carnage polanskiano sul mondo delle spie sembra essere, almeno all'inizio, Black Bag, nuovo film del poliedrico e prolifico Steven Soderbergh, che firma una spy-story anti-convenzionale, con i protagonisti, spie e analisti al soldo dei servizi segreti britannici, sottoposti ad una sorta di Talking Cure, ovvero esaminati sul lettino dello psicanalista, oppure indagati, con sguardo quasi entomologico, [...] Vai alla recensione »
Dietro una spy story inglese che sembra uscita dalle pagine di John Le Carrè, Steven Soderbergh ci porta dentro un gioco al massacro della coppia che tanto piacerebbe a Roman Polanski ma che contiene tracce dei dubbi amletici che Paolo Genovese ha messo nei suoi «Perfetti sconosciuti» e nel recente «Follemente». Una storia senza fronzoli, che dura solo 93 minuti, e in quei minuti sono condensate tutte [...] Vai alla recensione »
Black Bag è uno spazio invalicabile, che deve restare nell'ombra. È il luogo in cui giace un fuori campo insolito, l'origine di un meccanismo di sottilissima astuzia narrativa, quindi perfettamente in linea con il cinema di Steven Soderbergh, capace come sempre di giocare con serietà, sperimentare con ironia e mescolare le carte dei generi. Si intitola così il film scritto con David Koepp (già autore [...] Vai alla recensione »
Il capo va dritto al punto. «Tra noi c'è uno che fa il doppio gioco. Scopri chi. Ho una lista di cinque sospetti. C'è anche tua moglie. È un problema?». Per Michael Fassbender, la spia che odia le bugie, non è un problema. Riunisce a cena i cinque, sperando il colpevole non sia l'amata moglie Cate Blanchett. E una delle scene chiave - con coltellata - del nuovo e magnifico Soderbergh, scritto da David [...] Vai alla recensione »
«Odio i bugiardi» è il mantra dell'agente segreto inglese George Woodhouse, un Michael Fassbender ormai a suo agio nei panni dell'esecutore glaciale (vedi «The Killer» di Fincher). Cosa succede però quando ad omettere qualcosa sembra essere proprio la moglie e collega Kathryn (una grandiosa Cate Blanchett)? Per rispondere a questo dilemma il regista Soderbergh tralascia la banale lezione di «Mr. Vai alla recensione »
Diceva Giorgio Manganelli: "Se a un coniuge succede qualcosa, il primo sospettato è l'altro coniuge; il che la dice lunga su quel che la gente pensa del matrimonio". Siamo già oltre, rispetto a quel che si può o non si può dire senza rischiare l'espulsione dalla buona società - ma è chiaro che, se andiamo avanti così, l'AI ci sopravanzerà anche in materia di umorismo.
L'americano Steven Soderbergh fa (bene) l'inglese, ambientando a Londra un thriller da camera, con pochissimi esterni. Gioca continuamente con i rimandi, anche se poi individua una cifra originale, muovendosi agilmente tra le indimenticabili spy-story di Hitchcock (da «Notorius» a «Intrigo internazionale »), il Sidney J. Furie di «Ipcress», lo Zemeckis vintage di «Allied» e - sul versante letterario [...] Vai alla recensione »
Metti una sera a cena. Attorno a un tavolo stanno in sei. Sono spie o comunque persone ingaggiate nei settori chiave dell'agenzia. Ma tra di loro c'è un traditore. George Woodhouse (un Fassbender di glaciale eleganza, dalla emozionalità soffocata) non lo è. Al contrario è il personaggio incaricato da un suo superiore di scoprirlo. Però c'è un problema su tutto: uno dei cinque sospettati è sua moglie [...] Vai alla recensione »
Gli viene assegnato l'incarico di scoprire il responsabile di una fuga di notizie su un progetto top secret. George Woodhouse deve dunque indagare fra i suoi colleghi, spie come lui: restringe la lista dei sospettati a cinque, fra cui la propria moglie, la disinvolta e ambigua Katharine. Per risolvere il caso, George invita costoro a cena in casa propria.
Il thriller di Steven Soderbergh, scritto da David Koepp, ha una trama molto cruda: George Woodhouse (Michael Fassbender) e Kathryn St. Jean (Cate Blanchett) sono una coppia sposata di spie britanniche. Quando George viene a sapere che Kathryn potrebbe aver deciso di tradire il suo paese, si mette a indagare. La gran par te del dramma si snocciola attraverso una serie di confronti intimi, conditi con [...] Vai alla recensione »
Non abbiamo visto se sotto al tavolo è stata messa una bomba, ma in qualche modo sappiamo che a breve esploderà. Black bag non è certo un film di Alfred Hitchcock, ma Steven Soderbergh al maestro inglese potrebbe addirittura insegnare qualcosa. Lanciato il sasso non togliamo la mano, perché in tempi durissimi, dove il cinema sta diventando reiterato strazio, peraltro in disuso, Soderbergh firma una [...] Vai alla recensione »
Invece del gioco della verità, alle cene nella casa londinese degli innamorati coniugi spia, i Woodhouse, si cerca la verità sul serio. Fra tre coppie c'è qualcuno che ha rubato un software segreto di nome Severus, che fa saltare in aria anche sistemi nucleari. C'è un traditore e George, il padrone di casa, deve scoprirlo e riferirlo, anche se potrebbe essere sua moglie o qualcuno degli altri spioni [...] Vai alla recensione »
Più o meno a ogni spettatore di questo riuscito thriller matrimoniale verranno in mente i Brangelina, Pitt e Jolie agenti segreti con mitra e doppiette spianate nei corridoi di casa nel Mr. & Mrs. Smith di Doug Liman, 20 anni fa, quando Hollywood era energia di capitali a colpi di star. Qui la confezione è sobria, i coniugi dei Servizi sono eleganti, ma non in pelle nera, al posto di un arsenale c'è [...] Vai alla recensione »
Tre coppie di spie inglesi a cena: George & Kathryne (Michael Fassbender e Cate Blanchett) sono stagionati, fedeli (forse) e dirigenti; Freddie & Clarissa i litigiosi e adulteri; Zoe & James quelli neofidanzati e rampanti. Black Bag di Steven Soderbergh riesce nel miracolo, grazie a strepitosa sceneggiatura di David Koepp, di mescolare sapientemente spy movie classico (qualcuno vuole deporre Putin [...] Vai alla recensione »
Esce nelle sale italiane giovedì 30 aprile, Black Bag, il nuovo film di Steven Soderbergh. Un film che è un ingranaggio perfetto di misteri, tradimenti, bugie e non detti, che vede al centro anche il lungo rapporto d'amore di una coppia sposata da molto tempo. I due protagonisti di questa storia e di questo matrimonio, sono Michael Fassbender, che interpreta George, e Cate Blanchett che veste i panni [...] Vai alla recensione »
L'unione tra la qualità di scrittura di David Koepp e l'incessante esplorazione stilistica di Steven Soderbergh è un connubio che merita sempre un momento di riflessione, a prescindere dal risultato. Black Bag è la terza volta, dopo Kimi e Presence, e il risultato è un'intricata vicenda di tradimenti, dubbi, apparenze e rivelazioni, una sorta di Sesso, bugie e videotape visto 35 anni dopo con le sue [...] Vai alla recensione »
Forse non tutti sanno che David Koepp (1963) è lo sceneggiatore americano più pagato. Stiamo parlando dello sceneggiatore, fra moltissimi altri, di film (li cito in ordine di apparizione) come La morte ti fa bella (Zemeckis, 1992), Jurassic Park (Spielberg, 1993), Carlito's Way (De Palma, 1993) Mission: Impossible (ancora De Palma, 1996), Il mondo perduto -Jurassic Park (ancora Spielberg, 1997), Panic [...] Vai alla recensione »
"Per un attimo ho pensato che fossi umano" dice Clarissa (Marisa Abela) a George Woodhouse, un Michael Fassbender rigorosamente monogamo, faccia scultorea e sguardo impassibile dietro occhiali eleganti e geometrici. Lo stesso Freddie Smalls (Tom Burke) nella magnifica sequenza a montaggio alternato dell'interrogatorio al poligrafo risponde a Fassbender, giustificando una sua debolezza con un "Sono [...] Vai alla recensione »
George Woodhouse lavora per il National cyber security centre, un'agenzia dei servizi segreti britannici (l'NCSC esiste davvero, George Woodhouse no). Nei primi minuti di film (niente spoiler) riceve da un superiore una lista di cinque nomi. Sono gli unici, nell'ufficio, che abbiano le competenze necessarie per rubare un programma informatico che in mano nemica potrebbe provocare inenarrabili disastri. [...] Vai alla recensione »
Steven Soderbergh, regista interessante e prolifico (a luglio esce il precedente Presence), mette in scena un'avvincente spy story che ruota attorno a una coppia di 007 (Cate Blanchett e Michael Fassbender) il cui solido legame sarà messo a dura prova da doppiogiochismi vari. Con un occhio a Hitchcock e l'altro al cinema classico hollywoodiano, Soderbergh ricorda cos'è davvero un dramma coniugale. Vai alla recensione »
Una spy story senza azione ma anche, e soprattutto, una storia d'amore non convenzionale che affonda le proprie radici nella più iconica letteratura di genere (da Ian Fleming a John le Carré), ma anche nel cinema classico (da Hitchcock a 007), per crescere, in modo più selvaggio e originale, sotto le cure attente, rapide e rigorose di un regista come Steven Soderbergh e di uno sceneggiatore come David [...] Vai alla recensione »
Lui (Michael Fassbender) è una spia. Sua moglie (Cate Blanchett) pure. Quando un software chiamato Severus rischia di finire nelle mani sbagliate, nel cast dei possibili doppiogiochisti c'è proprio lei, e lui ha una settimana di tempo per mettere le cose a posto. Il plot di Black Bag - Doppio gioco è tutto qui. Su sceneggiatura di David Koepp, Soderbergh ci offre - alla lettera - cosa significa oggi [...] Vai alla recensione »
Il gioco di parole viene spontaneo durante la visione di Black Bag: Doppio gioco, film in cui l'affiatato duo Steven Soderbergh (regista, direttore della fotografia e montatore) e David Koepp (sceneggiatore e produttore) si riunisce per un curioso misto di spy-story e commedia nera. Il film si presenta con un solido intreccio di spionaggio. George Woodhouse (Michael Fassbender), uno degi migliori [...] Vai alla recensione »
L'agente dell'MI6, George Woodhouse (Michael Fassbender) è chiamato dal suo superiore, Meacham (Gustaf Skarsgård) per indagare sulla fuga di notizie di un software di criptaggio dal nome in codice Severus. Tra i sospettati ci sono i colleghi Freddie Smalls (Tom Burke) e James Stokes (Regé-Jean Page), la specialista in immagini satellitari Clarissa Dubose (Marisa Abela), la psichiatra dell'agenzia, [...] Vai alla recensione »
Il cinema ama le love story al limite, che abbracciano l'impossibile (possono sposarsi due agenti segreti?) per poi avvicinarsi alle esperienze degli uomini comuni. Mettere una coppia di killer sotto lo stesso tetto può generare risultati inaspettati. Mr. & Mrs. Smith (di Doug Liman e non di Hitchcock) si soffermava sulla terapia di coppia di due assassini di professione.