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Marthe Keller

Marthe Keller. Data di nascita 28 gennaio 1945 a Basilea (Svizzera). Marthe Keller ha oggi 79 anni ed è del segno zodiacale Acquario.

La grazia svizzera

A cura di Nicoletta Dose

Dolce, determinata e molto aggraziata, Marthe Keller è un'attrice d'altri tempi. Dopo una carriera come attrice cinematografica, è passata alla regia teatrale di opere liriche ma sorprende ancora il suo pubblico con interpretazioni rilevanti.

La danza come filosofia di vita
Da piccola voleva diventare una ballerina. Tramite la danza comincia così il suo percorso artistico che non smetterà di avere come caratteristica predominante l'eleganza nei movimenti e la grazia della gestualità. A sedici anni è vittima di un incidente sulle piste da sci e si trova costretta ad abbandonare la carriera nel mondo della danza. Inizia nel frattempo a lavorare in Germania, dove conosce Philippe De Broca, regista teatrale che le apre le porte del palcoscenico. Con lui instaura un rapporto molto stretto che va al di là del sodalizio artistico; nel 1971 avranno anche un figlio insieme. Comincia a recitare soprattutto in film per la televisione (Mariana Pineda, Arsène Lupin, La demoiselle d'Avignon). Gli anni Sessanta rappresentano il suo trampolino di lancio: già nei primi ruoli marginali riesce a conquistare il pubblico e a farsi apprezzare come attrice professionista.

Il cinema italiano
Al fianco di Valentina Cortese e Philippe Noiret, sotto la direzione del compagno De Broca, recita nella commedia Portami quello che hai e prenditi quello che vuoi (1970), seguito a breve da La tardona (1973) di Jean-Pierre Blanc. Il successo arriva nel 1974 con il film Tutta una vita di Claude Lelouch, poco amato dalla critica, più apprezzato dal pubblico. L'anno successivo si sposta in Italia dove recita assieme a Marcello Mastroianni in Per le antiche scale di Mauro Bolognini. Dall'Italia parte per l'America dove ottiene la parte di Elsa nel cult Il maratoneta (1976) di John Schlesinger, con Dustin Hoffman.

L'America dei grandi autori
Inizia così un periodo di grandi soddisfazioni professionali: la vediamo infatti in Black Sunday (1977) di John Frankenheimer, Un attimo, una vita (1977) di Sidney Pollack, Fedora (1978) di Billy Wilder. Nel 1977 fa parte della giuria del Festival di Cannes. Dopodichè ritorna a girare con autori italiani: graziosa in Joan Lui - Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì (1985) di Adriano Celentano, sensuale in Sostiene Pereira (1995) di Roberto Faenza, nuovamente a fianco di Marcello Mastroianni.

L'opera lirica e l'incontro con Clint Eastwood
Dalla metà degli anni Novanta comincia a dedicarsi a performance nel mondo della musica classica, dove si cimenta nella regia di opere teatrali di prestigio come il "Don Giovanni" di Mozart, andato in scena al Metropolitan Opera di New York. Nel 2003 fallisce con il film tedesco Die Nacht singt ihre Lieder, per poi recuperare con il drammatico Hereafter (2010) di Clint Eastwood, unico film di spicco della sua carriera più recente. Nel 2012 partecipa al film di Bouli Lanners Un'estate da giganti e nel 2015 è in Amnesia di Barbet Schroeder. L'anno dopo interpreterà la madre di Marie (Bérénice Bejo) nel film di Joachim LaFosse Dopo l'amore.

Ultimi film

Drammatico, (USA - 2023), 110 min.
Commedia, (Francia - 2022), 95 min.
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