Oggi in concorso Stéphane Brizé e Joaquim Trier.
Al Festival di Cannes il fine settimana appena trascorso è stato ricco di grandi film. Dopo la straordinaria accoglienza riservata all'ultimo lavoro di Nanni Moretti Mia madre (salutato con dieci minuti di applausi), è stata la volta dell'atteso ritorno del regista indipendente Todd Haynes. Il suo melodramma Carol, con Cate Blanchett sofisticata protagonista nei panni di una donna separata che vive una relazione omosessuale con un ragazza più giovane (Rooney Mara), ha entusiasmato pubblico e critica. Oggi in concorso è di scena uno dei pilastri del cinema francese, Vincent Lindon, che in A Simple Man di Stéphane Brizé veste i panni di un disoccupato che, una volta trovato un lavoro come guardia giurata in un supermercato, andrà in crisi perché costretto a spiare i movimenti dei colleghi. Ad accompagnare il film in gara oggi c'è anche l'esordio in lingua inglese del regista danese Joaquim Trier, che in Louder than Bombs dirige Gabriel Byrne, David Strathairn e Jesse Eisenberg. Il film è la ricostruzione del ricordo di una donna, famosa fotografa di guerra morta tre anni prima, da parte del marito e dei suoi due figli.
Nella Quinzaine des Réalisateurs oggi è di scena ancora una volta Catherine Deneuve nella commedia surreale del belga Jaco Van Dormael Le Tout Nouveau Testament, mentre Garrel figlio presenta il suo folle amore in Les deux amis (Settimana della Critica).
Fuori concorso arriva l'atteso film Pixar Inside Out, diretto da Pete Docter, che racconta cosa succede nella mente umana, dando forma a emozioni come Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza; di tutt'altro genere invece Office di Hong Won-Chan, avvincente thriller coreano che viene presentato tra le Midnight Screenings.