Il gruppo ha partecipato alla Fiera di Rho per l'Heineken Jammin Festival.
di Rossella Farinotti
I Red Hot Chili Peppers sono da poco passati da Milano, dove hanno cantato alla Fiera di Rho per l'Heineken Jammin Festival, uno degli appuntamenti annuali fondamentali per la musica rock. Se dici mito, legato a questo gruppo, certo non butti via la definizione. La loro popolarità "italiana" aveva giunto molti punti in un concerto tenuto, qualche anno fa, sempre a Milano, al Forum.
La serata è stata intensa: Anthony Kiedis (cantante), Josh Klinghoffer (chitarrista e sostituto da tre anni di John Frusciante), Michael Flea Balzari (basso), Chad Smith (batteria), hanno eseguito le performance classiche, ormai della memoria collettiva di molti, "By the way", "Scar tissue", "Can't stop", "Snow", "Give it away", "Tell me Baby", "Dani California" e l'immancabile "Under the bridge". La presenza sul palco di questi quattro personaggi che a modo loro hanno fatto la storia della musica rock, si connette, con fili anche robusti, al cinema, direttamente o indirettamente. Nella prima chiave basta un titolo, anzi "quel" titolo italiano, Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1996), romanzo di Enrico Brizzi diventato film di culto adolescenziale, con la regia di Enza Negroni e un giovane Stefano Accorsi, che dai Red Hot attingeva solo a un nome, quello di John Frusciante che nel 1992 abbandonò la band, per poi ritornarci nel 2008. Poi ci sono i film in cui i Red Hot Chili Peppers hanno fatto le comparse o gli attori. Emerge un altro titolo simbolo giovanile, Point Break (1991) di Kathryn Bigelow. Siamo in California, precisamente a Los Angeles (L.A., "the city of angels", come giustamente cita anche la canzone "Under the bridge"). Un gruppo di surfisti, padroni della spiaggia, e personaggi un po' borderline, con a capo Patrick Swayze, formano una banda di rapinatori indagati e scoperti da Keanu Reeves, giovane poliziotto, che da infiltrato partecipa alla vita del surfista, e poi, del rapinatore, in bilico tra il bene e il male, tra una sorta di fascinazione da parte del capo-surfista, e un senso del dovere che, alla fine, prevale. Ecco che tra i surfisti (biondo, muscoloso, californiano) sbuca Anthony Kiedis, il cantante dei Red Hot, uno dei compagni di Swayze.
Anche il personaggio del gruppo considerato più matto (perdonato e adorato per come suona il basso), Flea, è stato una comparsa nel cinema, scelto da due nomi come quelli dei fratelli Coen, Joel e Ethan, che lo presero tra i nichilisti de Il grande Lebowski (1997). Un caratterista riconoscibile, per fama e per stile, sempre sopra le righe, dai lineamenti appunto "da matto". Vale come partecipazione indiretta forse anche la nota e impressionante somiglianza del batterista Chad Smith con l'attore americano Will Ferrell, con il quale spesso viene scambiato. Ma in realtà anche lui è stato attore nei film, l'ultima volta nel documentario di John Scheinfeld, We believe (2009).
E chiudo questo breve excursus con una grande partecipazione di tutti e quattro per la prima volta insieme sul piccolo schermo: nel 1993 i Red Hot Chili Peppers appaiono in una puntata de I Simpson, e riscuotono tanto successo da indurre Matt Groening, il produttore della fortunata serie animata, a dedicar loro una mini serie: I Red Hot Chili Simpson.