Cos'è Quinto potere? A parte ovviamente il riferimento all'omonimo film (Network in originale), è una rubrica che segnala gli errori, le stranezze, gli esempi di chiara incompetenza e magari anche gli spoiler commessi dai giornalisti italiani impegnati in campo cinematografico.

C'è chi pensa al sequel di Machete
Giorgio Carbone su Libero deve aver preso molto sul serio i titoli di coda alla fine di Machete e nella sua recensione ci dice che "a Hollywood è già in lavorazione il sequel, "Machete Kills". Ovviamente, non c'è nessun sequel in vista, considerando che il film negli Stati Uniti non ha esattamente sbancato il botteghino...

Habemus Papam provoca discussioni ed errori
Giacomo Ferrari firma su Libero l'ennesimo articolo su/contro Nanni Moretti (ma i lettori non si annoieranno?). Soliti discorsi di Ferrari, che chiude con "sempre l'odio (il lungo odio) nei confronti del cavaliere ha trasformato, in terra di Francia, un qualsiasi carneade (tale era Nanni prima del 1994) in un autore da amare venerare e acquistare a scatola chiusa". Peccato che Nanni a Cannes c'era già stato in concorso nel lontano 1978 con Ecce Bombo, senza considerare l'amore della critica francese per il nostro regista (gli articoli dei Cahiers du Cinema dedicati a lui si sprecano). Bastasse essere polemici contro Berlusconi, ci sarebbero centinaia di registi italiani adorati in Francia e invece...

Curioso (e non facilmente comprensibile) parere di Roberto Silvestri sul Manifesto che, parlando di Noi credevamo, dice "Un film mal distribuito, come il nuovo Moretti oggi e che, se non ci credevano i francesi, mai sarebbe stato realizzato". A parte la solita polemica sull'uscita in 30 copie di Noi credevamo (che poi si è rivelata giusta, vista che ha consentito di far parlare di sé un film assolutamente anticommerciale, partendo da ottime medie per sala), cosa ci sarebbe di sbagliato nella distribuzione di Habemus Papam, considerando che è arrivato in circa 450 sale? Difficile capirlo, così come suona strana la segnalazione sui francesi, che ormai da tempo (e con belle soddisfazioni) producono i film di Moretti. Peraltro, lo stato di salute di una cinematografia dovrebbe passare proprio dalle coproduzioni internazionali, quindi di che ci lamentiamo?

Pattinson e il sesso in Come l'acqua per gli elefanti
Natalia Aspesi su Repubblica continua a raccontarci i film in base alle esperienze sessuali dei suoi protagonisti. Per quanto riguarda Come l'acqua per gli elefanti e Robert Pattinson, ci dice "qui scopa, ma è una supposizione, perché tutto si svolge al buio". In realtà, c'è poco da supporre, chiaramente il rapporto sessuale c'è, ma non si poteva sperare in un film porno. Evidentemente, non sono solo le adolescenti a essere deluse...