Correva l'anno 1983 e Adrian Lyne, in attesa di scandalizzare il mondo con 9 settimane e ½ lo faceva ballare sulle note di una canzone che sarebbe diventata una hit di tutti i tempi : "What A Feeling". Tanto da far dire a Nanni Moretti in Caro Diario che Flashdance gli ha cambiato la vita. La storia dell'operaia metalmeccanica e saldatrice Alex Owens che ha il ballo nelle vene e che riesce a sconvolgere in positivo le ferree regole di una commissione giudicatrice in una prestigiosa scuola di danza classica è nei ricordi di milioni di spettatori. Oggi quella memoria può essere rinvigorita grazie a un musical di grande qualità portato sulle scene dalla stessa produzione che ha realizzato "La bella e la bestia" e "Mamma mia!". La versione è italiana e conserva 5 brani musicali del film a cui si aggiungono 12 nuove canzoni originali. A 27 anni di distanza la favola dell'operaia che corona un sogno contrastato regge anche sulla scena grazie a una scenografia e a una struttura narrativa che ricorda da vicino il montaggio cinematografico. Ogni elemento del cast, a partire da Simona Samarelli nel ruolo della protagonista, aderisce alla parte assegnata con vigore ed energia comunicativa. Il testo mette maggiormente in evidenza, rispetto al film, i personaggi secondari anche se introduce una variante che risulta un po' troppo 'mediterranea'. In origine era un'anziana insegnante di ballo che spingeva Alex a non lasciar perdere il sogno di riuscire ad essere ammessa nella selettiva scuola di danza. Ora è... la mamma che ha un negozio di lavanderia e cuce amorevolmente gli abiti di scena per la figliola che è l'unico amore rimastole dopo che il marito se n'è andato. Il personaggio sarebbe a rischio patetismo se non ci fosse Barbara Corradini a fornirgli la giusta carica di intensità. Come si diceva una volta: "Si replica fino a maggio in una tournée che toccherà, dopo Milano, Trieste, Firenze, Padova, Torino, Napoli, Bologna, Bari e Roma". Con, ne siamo sicuri, un successo meritato.