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Far East Film: il premio Oscar Departures arriva a Udine

Presenti oggi The Way You Are di Ann Hui e Rough Cut, scritto e prodotto da Kim Ki-duk.
di Nicoletta Dose

Le imprevedibili conseguenze dell'amore

martedì 28 aprile 2009 - News

Le imprevedibili conseguenze dell'amore
Sesso sfrenato, erotismo lussurioso e il sentimento romantico e platonico tra due ingenui innamorati. Nella giornata di ieri abbiamo visto tutte le sfaccettature dell'amore, a cominciare con quelle particolarmente originali del filippino My Only ü, dove gli equivoci provocati dal protagonista maschile per conquistare la sua bella sono le espressioni impacciate di un amore strozzato dalle convenzioni sociali. Alla fine i due però si avvicineranno per poi riallontanarsi in un'altalena di sentimenti che affronta con una buona dose di cinismo anche il lato egoistico e possessivo dell'amore. Il sesso legato alla droga e al rock'n'roll è stato invece il successo di Radit & Jani dove la cultura punk fa da padrona all'impossibile e distruttiva storia tra i due giovanissimi protagonisti, parenti stretti degli occidentali Sid e Nancy di Alex Cox. Succede di tutto nel film della giovanissima Upi (regista coraggiosa e indipendente, se consideriamo che proviene dall'Indonesia, un paese musulmano che difficilmente lascia spazio alla creatività femminile), si ruba al supermercato, gli impieghi lavorativi durano al massimo una settimana, si rasenta la criminalità ma la passione tra i due rimane intatta. Poco ruvido, forse un po' troppo patinato, il film è comunque un'operazione sfrontata che toglie barriere e prova ad indagare nel torbido. Per finire, il divertimento del pink movie Love Master 3 ha allietato gli spettatori del teatro, con incontri sessuali talmente insoliti da far scappare spesso una risata. D'altra parte invece la programmazione ha scelto la strada dell'action movie, così Nakamura Yoshihiro ci ha portato per mano nelle corsie d'ospedale di The Triumphant General Rouge, ma la vera emozione è arrivata con il mantello da eroe del divo di Taiwan Takeshi Kaneshiro, conosciuto anche in occidente per le interpretazioni di film importanti come Hong Kong Express o La foresta dei pugnali volanti. Infine Connected, remake di Cellular si è rivelato un buon film in pieno stile Hong Kong anni Ottanta, una rarità per le nuove generazioni che hanno accolto con favore un film singolare, estraneo alle tradizioni.

L'amicizia insolita di Departures in anteprima italiana
Cosa vedremo oggi? La giornata si profila una delle più interessanti del festival. In mattinata si conclude la carrellata dei lavori televisivi dell'anticonformista Ann Hui che ci ha allietato nei giorni scorsi con i suoi ritratti umani, presi dalla quotidianità popolare di Hong Kong. Ma la retrospettiva a lei dedicata termina solo nel pomeriggio con la proiezione dell'intenso docu-drama The Way we Are, spaccato sociale di una piccola comunità familiare di Tin Shui Wai, satellite di Hong Kong, definita 'città della tristezza' per l'architettura fredda e industriale. Lo sguardo attento sul genere femminile continua con Desires of the Heart di Ma Liwen, ma le aspettative più grandi ruotano attorno alla proiezione di Departures di Takita Yojiro, vincitore del premio Oscar come miglior film straniero. L'occasione è unica, i biglietti stanno già andando a ruba e il teatro si prepara ad accogliere centinaia di persone. Ma gli appuntamenti non finiscono qui. Dopo la storia intensa di amicizia tra un violoncellista e un becchino, l'attenzione si focalizza sul gangster movie Rough Cut, scritto dall'autore Kim Ki-duk, interessante mix di azione e riflessione metacinematografica, dove il confine tra realtà e finzione si fa sempre più labile. Il film di mezzanotte, investito da un'aria di clandestinità, manda a letto i bambini per concentrarsi ancora una volta sul Sex and Zen, genere da tempo scomparso a Hong Kong e ora ritornato in auge grazie a The Forbidden Legend - Sex & Chopsticks, dove l'iniziazione ai piaceri della carne si mescola a una grande dose di ironia. Parallelamente alla rassegna cinematografica, a Udine arriva anche il direttore della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia Marco Müller per partecipare al workshop "Ties That Bind", dove grandi nomi della produzione mondiale si uniscono per riflettere sull'influenza reciproca del cinema europeo e asiatico.

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