Da martedì 17 su Mtv
Che sia un cittadino del mondo, eclettico e poliedrico artista internazionale, è fuori dubbio. Fabio Volo, all'anagrafe Bonetti, classe 1972, destreggiandosi con abilità tra la radio e il cinema e sfornando libri di grandissimo successo, non dimentica la televisione che continua a corteggiarlo e a proporgli la conduzione di programmi destinati a quel pubblico che da anni lo segue con smisurato affetto. Sono i lettori dei suoi libri, quelli che iniziano la giornata con caffè e "Volo del mattino", che si ritrovano a filosofeggiare sulle idee di Osho, che imparano a conoscere e ad amare Silvano Agosti, che si perdono nei versi di Salinas, Hikmet e Neruda, pieni d'amore ma incapaci d'amare una persona sola. E non perché egoisti, bensì esattamente il contrario: sono in grado di cogliere di ogni individuo le qualità migliori e di innamorarsi quotidianamente delle situazioni. Si contano a centinaia di migliaia e fanno parte di quella grande fetta di over trenta che, rinnegando di fatto la sindrome di Peter Pan, mettono il naso fuori di casa per respirare il mondo, alla ricerca di storie ed emozioni, pieni di sogni e progetti da realizzare. Fabio Volo è uno di loro ed è loro che va a cercare in un viaggio on the road ripreso dalle telecamere di Mtv Italia (in onda da martedì 17 giugno alle 23) e che, partendo dalla roccaforte di Chicago del vincitore delle elezioni primarie, il democratico Barack Obama (di cui Volo è ufficialmente un sostenitore) e passando per New York, Washington, New Orleans, Las Vegas e San Francisco, arriva fino a Los Angeles. A differenza delle precedenti edizioni, quelle europee di Italo francese ed Italo spagnolo che lo vedevano in pianta stabile in un loft parigino prima e nell'attico della Rambla a Barcellona poi, questa volta Volo - reduce peraltro da un'importante esperienza di doppiaggio che lo ha visto prestare la voce al protagonista del film d'animazione Kung Fu Panda e a breve sul set dell'apprezzata regista napoletana Nina di Majo - torna sul piccolo schermo con Italo americano homeless edition.

On the road tra i "cervelli in fuga"
Un viaggio tra la gente lungo tredici puntate (il martedì, mercoledì e giovedì alle 23 e il sabato alle 21) a caccia di storie da raccontare in pieno periodo pre-elettorale nel corso del quale festeggerà il suo trentaseiesimo compleanno e avrà occasione di intervistare illustri personaggi tra cui l'architetto genovese Renzo Piano dalla nuova sede del "New York Times" da lui stesso progettata e definita "il mio palazzo delle notizie", il giornalista ed esperto conoscitore del Paese a stelle e strisce Vittorio Zucconi, il celebre apicoltore David Graves, custode degli alveari sui tetti di New York, Sarah Jessica Parker, indiscussa protagonista della serie televisiva più amata e chiacchierata dell'universo femminile che Volo ha incontrato alla vigilia dell'anteprima londinese di Sex and the City e Sanita Jackson, figlia del reverendo democratico Jesse Jackson e, come già suo padre, punto saldo per la comunità afro-americana di Chicago. Ed ancora: l'italo americano Sal Palmieri che dal 1983 trasmette dalla sua Radio Icn/Italian Communication Network per la comunità italiana di New York, New Jersey e Connecticut, il professore di finanza Luigi Zingales della Chicago University, uno dei più brillanti economisti italiani. Questa volta insomma Volo è atterrato negli Stati Uniti per raccontare le storie degli italiani che si sono trasferiti in America: i cosiddetti "cervelli in fuga", quei connazionali che, in un modo o nell'altro, hanno fatto fortuna negli Usa. Il tutto condito da quell'inconfondibile spontaneità ed ironia che lo contraddistinguono e dalla tipica e naturale curiosità di un esploratore di idee e sentimenti, dietro cui si riconosce un ragazzo che nonostante tutto continua a vivere di cose semplici: alle macchine superaccessoriate preferisce la metropolitana, gira il mondo con uno zaino in spalla e la sua Brescia nel cuore ("Brescia è il mio rifugio, il covo dei miei migliori amici"), predilige, ad una serata mondana, la lettura di un libro o la visione di un film di Pasolini in solitaria. Un ragazzo come tanti che però, al contrario di quelli che è andato a cercare, l'America l'ha trovata nel suo Paese.