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Alla scoperta di Charlie: storie di ordinaria follia

Michael Douglas torna a confrontarsi con la pazzia nel film di Mike Cahill.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Storie di ordinaria follia

giovedì 15 maggio 2008 - Incontri

Storie di ordinaria follia
Se c'è un ambito in cui Michael Douglas è preparatissimo è proprio quello delle malattie mentali e delle psicosi. Fu lui il primo a essere preso per pazzo quando lasciò la celebre serie televisiva Le strade di San Francisco, giunta alla quinta stagione, per andare a produrre un "piccolo" film indipendente, in cui neanche compariva come attore, intitolato Qualcuno volò sul nido del cuculo e ambientato, neanche a farlo apposta, in una clinica psichiatrica. Durante la sua trentennale carriera è stato sedotto da una donna psicotica (Attrazione fatale), ha rasentato la pazzia in un matrimonio disastroso (La guerra dei Roses) e perso il lume della ragione in Un giorno di ordinaria follia. Se nel thriller Don't Say a Word ha vestito i panni di uno psichiatra, in Alla scoperta di Charlie ritrova quella scintilla di follia negli occhi quando, uscito da un ospedale psichiatrico, decide di mettersi alla ricerca di un tesoro convinto che sia sepolto sotto le fondamenta di un enorme centro commerciale. Nell'avventura lo seguirà suo malgrado la figlia adolescente Evan Rachel Wood che, dismessi gli abiti da tredicenne (Thirteen), dimostra di aver maturato come giovane donna e come attrice.

Alla scoperta di Evan Rachel Wood
Michael Douglas: È un'attrice consumata. Nella recitazione riesce a combinare integrità emotiva, credibilità e onestà. In più ha quel "non so che" che buca lo schermo. In Alla scoperta di Charlie è lampante: quando la guardi vieni risucchiato dalle sue azioni. È una ragazza molto attraente senza strafare, non sfoggia la sua bellezza perché è pura nell'animo e nelle intenzioni. Il primo giorno sul set sorridevo di fronte alla sua freschezza. Pensavo che fosse veramente brava, perché non ha un metodo, è un'attrice naturale di fronte alla macchina da presa.

Alla scoperta di Miranda
Evan Rachel Wood: Miranda è sicuramente un tipo solitario, un'adolescente precoce che non ha nessuno accanto. Per un paio di anni vive senza i suoi genitori, ma é molto indipendente e riesce a prendersi cura di sé stessa. Cerca disperatamente e continuamente di mantenere il controllo. Sebbene voglia credere di riuscire a mantenere il controllo in ogni situazione, in realtà non è mai così. E credo che questa cosa la spaventi molto. Ma desidera veramente essere una persona normale con una vita normale.

Alla scoperta di Michael Douglas
Michael London: Non credo sapessimo cosa aspettarci da Michael, è stata una gran bella sorpresa. Wonder Boys è stato certamente un punto di riferimento per la sua interpretazione di Charlie. Ma Charlie, rispetto a Grady Tripp, è un po' più avanti negli anni e sicuramente più infelice di lui. Credo che Michael sia arrivato a un punto in cui voglia mostrare qualcosa di diverso da quello che ha fatto in passato. E ce l'ha messa davvero tutta, si è lasciato pervadere dalla natura infelice di Charlie. Michael Douglas è una persona e un attore molto divertente, originale e davvero sorprendente.

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