Il film
Uno shuttle in fiamme, di ritorno (anticipato) dallo spazio, si schianta sul pianeta Terra. I pezzi contaminati vengono localizzati e portati in laboratorio per essere analizzati, ma qualcuno finisce in vendita su eBay. L'epidemia si propaga così alla velocità della luce e la gente che viene infettata inizia ad assumere strani atteggiamenti. Una volta che entra in contatto con la sostanza aliena, il corpo si tramuta - durante il sonno - in un involucro perfettamente identico a prima ma privo di qualunque tipo di emozione. L'alto ufficiale del Centro di Controllo Malattie Infettive ed ex marito di Carol Bennell (Nicole Kidman) è tra i primi "portatori sani" del virus e tenta di contagiare anche il figlio Oliver. Quando la Bennell scopre cosa sta accadendo, si mette sulle tracce del bambino per portarlo in salvo. Aiutata dall'amico e collega medico Ben Driscoll (Daniel Craig), Carol dovrà andare incontro a innumerevoli ostacoli rimanendo sveglia per non tramutarsi a sua volta in un essere alieno. Per nascondersi tra "loro" dovrà restare calma, non tradire alcuna emozione e soprattutto non addormentarsi mai.

L'adattamento
Il tedesco Oliver Hirschbiegel offre il suo personale contributo al cinema sci-fi con l'aiuto dello sceneggiatore David Kajganich che riadatta per il grande schermo il romanzo di Jack Finney "L'invasione degli ultracorpi". Come nel caso dei suoi predecessori, la trama di Invasion prende spunto dalla contemporaneità. Mentre il primo film tratto dal libro usciva negli anni immediatamente successivi alla persecuzione scatenata di Joseph McCarthy delle (presunte) spie sovietiche o dei simpatizzanti comunisti, Terrore dallo spazio profondo arrivava in sala in piena guerra fredda, sulla scia della guerra del Vietnam e dello scandalo del Watergate. Allo stesso modo Ultracorpi - L'invasione continua si concentrava sulla famiglia sfiorando temi antimilitaristici ed ecologici. L'ambientazione di Invasion invece, è quella di una nazione (e di una società) confusa e segnata, ancora una volta, dalla guerra - Iraq, Darfur, Afghanistan, Kosovo - e dai fatti di cronaca. "Nel romanzo di Finney la presenza aliena desidera semplicemente sopravvivere" suggerisce Kajganich. "Ma la sopravvivenza può avere diverse forme. Basta guardarsi attorno nel mondo di oggi per rendersi conto che il potere non ispira altro che il desiderio di conservarlo e di eliminare qualunque cosa lo minacci. Non è un caso che il veicolo per questa invasione atterri nella sede del potere della nazione, a Washington".

La regia
Nel tentativo di dare un taglio contemporaneo e realistico alla storia, il produttore Joel Silver ha voluto Oliver Hirschbiegel dopo aver visto La caduta. "Mi ha colpito moltissimo. Hirschbiegel è riuscito a descrivere con incredibile intensità, claustrofobia e intimità quel particolare momento storico (gli ultimi giorni di Hitler, NdR) senza perdere lo straordinario realismo del suo punto di vista. Ha un bisogno creativo di mantenere le cose più autentiche possibile, ed è esattamente quello che volevamo cogliere con questo thriller fantascientifico: la sensazione che stia succedendo davanti ai tuoi occhi in un mondo che ti è familiare". Anche Nicole Kidman era rimasta talmente colpita da La caduta da volere a tutti i costi lavorare con Hirschbiegel. "Amo il modo spontaneo con il quale gira" spiega l'attrice. "È molto attento all'interpretazione. Inoltre apprezza le donne. Significa lavorare con un uomo che vuole comprendere la psicologia di una donna, le cose che prova, le cose che la arricchiscono e la fanno crescere. Ecco cosa lo affascina".

Nicole Kidman e Daniel Craig
Durante la sua lunga e fortunata carriera la Kidman ha saputo regalarci personaggi appassionati e ritratti algidi, due componenti assolutamente necessarie per interpretare Carol Bennell. "Nicole ha messo molto di se stessa in questo ruolo, sia per quanto riguarda la sua forza che per quanto riguarda il suo bisogno assolutamente primario di proteggere suo figlio" osserva Hirschbiegel. "È stato affascinante osservare e catturare nel film la sua capacità di immergersi nella storia. Le sue reazioni erano molto naturali, il che ha veramente acuito la tensione della situazione del suo personaggio". Quanto a Daniel Craig, continua il regista, "è riuscito a mostrare con naturalezza i diversi aspetti del suo personaggio: tutta la forza, l'intelligenza e la tenerezza che ci fanno capire perché Carol si fida così tanto di Ben". È attraverso la prospettiva di Carol che la trama fa il suo corso, ma Ben le offre la sua spalla nel momento di maggiore bisogno. I due protagonisti di Invasion formano una coppia perfetta al punto che viene da chiedersi come mai nessun regista abbia pensato prima di farli lavorare insieme.