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Federico Moccia: ciak si gira!

Visita sul set di Scusa ma ti chiamo amore.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Il film

lunedì 6 agosto 2007 - Incontri

Il film
Il trentasettenne Alex (Raoul Bova) è in crisi da quando è stato lasciato da Elena (Veronika Logan), la fidanzata storica. Le sorelle e gli amici più cari (Enrico - Luca Angeletti, Flavio - Ignazio Oliva e Pietro - Francesco Apolloni) si sono tutti sistemati e lui è l'unico a essere tornato single. Proprio quando sembra aver perso qualunque speranza di trovare il suo ruolo nella società conosce Niki (Michela Quattrociocche), una giovane studentessa all'ultimo anno di scuola, e se ne innamora. Anche Niki si è lasciata da poco con Fabio (interpretato da Davide Rossi, figlio di Vasco Rossi), un amante della musica che vuole fare il rapper e si fa chiamare Fabio Fobia. Nonostante i loro mondi siano apparentemente così distanti (la vita di Niki si divide tra la scuola, la famiglia e le amiche del cuore le Onde, che si fanno chiamare così per via delle iniziali dei loro nomi, Olly, Niki, Diletta, Erica), con lei Alex riscoprirà il gusto della vita. Dopo aver dato vita ai successi letterari giovanilistici Tre metri sopra il cielo e Ho voglia di te Federico Moccia si cimenta alla regia del suo ultimo romanzo, Scusa ma ti chiamo amore. Siamo andati sul set a conoscere il cast.

L'esordio alla regia

Dopo aver lasciato che altri trasformassero le sue storie e le sue parole in scene e dialoghi, Federico Moccia esordisce in lungo, un po' per il gusto della sfida, un po' perché il successo, considerato il numero di copie vendute, è quasi telefonato. "Il successo di vendite (circa 710mila copie, NdR) mi fa stare tranquillo, oltretutto Raoul Bova è già stato accettato da tutto il pubblico femminile che aveva letto il libro". Non ha neanche paura delle eventuali critiche dei lettori, Federico Moccia, che dice: "se il film non corrisponde al libro, non è tanto per colpa del regista, ma dell'immaginazione del lettore. Cerco di raccontare in maniera lineare quello che succede nel libro. Micaela (Quattrociocche, la giovane che innamora Alex, NdR) l'ha letto subito dopo essere stata scritturata per il film e ha capito perché molti passaggi non sono rientrati nella sceneggiatura".

L'ispirazione
L'idea di scrivere il libro mi è venuta leggendo un articolo uscito su un quotidiano che parlava degli adulti che non vogliono crescere. In particolar modo parlava della storia tra Tom Cruise e Katie Holmes, di come l'attore abbia manifestato il suo amore per la giovane fidanzata saltando su un divanetto durante l'intervista con Oprah Winfrey. Ho capito come a volte ci piace essere ragazzini per poi tornare coi piedi per terra e prendersi le proprie responsabilità. Alex è in crisi perché è l'unico fra i suoi amici e familiari che non ha ancora trovato il suo ruolo nella società, è un Bridget Jones al maschile. Scusa ma ti chiamo amore è film di sogno, in cui si affronta la fragilità di un uomo alle prese con una storia d'amore che è finita.

Alex secondo Raoul Bova
È divertente interpretare Alex. La sua storia nel film inizia con un dramma, la sua ex fidanzata si è portata via tutto da casa, persino i quadri. Lui la credeva la donna della sua vita e cade nella disperazione. Inizia a leggere libri come "Come riprendersi in dodici passi", "Lei se n'è andata" per trovare il modo di sfogarsi. Il suo amico Pietro cerca di ravvivarlo portandogli a casa donne da conquistare, organizzando festini... ma Alex non è così e solo quando conosce Niki la sua vita cambierà. Capirà addirittura che non amava veramente la donna che voleva sposare e che con lei si annoiava. Scoprirà la freschezza di un nuovo amore.

L'autore si difende
Nei miei libri e nei film c'è l'analisi sociale di una generazione e la possibilità per i giovani di riempire il vuoto di una società che non ti permette di sognare. Dite che quella che faccio non sia letteratura? Credo di avere il piccolo merito di esser riuscito a far leggere tanti giovani in un momento di allontanamento dalla cultura. Che poi la mia possa essere o meno letteratura è un altro discorso. La realtà, come la dipingo io, non è molto diversa dalla realtà che ci circonda. Vogliamo parlare di quei ragazzi che sono stati filmati mentre entravano in classe con la moto? O della gara tra destra e sinistra sulla paternità "politica" dei lucchetti dell'amore di Ponte Milvio? La realtà che ci circonda è molto più complessa e in alcuni casi assai più preoccupante.

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