Dopo avere iniziato la carriera di commediografo, fece il suo ingresso nel mondo del cinema nel 1942, collaborando alla stesura del soggetto di Fari nella nebbia, un film ispirato al realismo francese e diretto da Gianni Franciolini. La sua attività si fece più intensa negli anni del dopoguerra, quando continuò a lavorare sia come soggettista che come sceneggiatore, collaborando a numerosi di film, alcuni dei quali degni di nota. Tra le sue opere di maggior interesse dobbiamo ricordare In nome della legge , girato nel 1949 da Pietro Germi, I fuorilegge, uscito nel 1950 con la regia di Aldo Vergano), Il cammino della speranza (1950,regia di Pietro Germi), Proibito (1955, regia di Mario Monicelli), La mina (1958, G. Bennati), Incompreso (1967, Luigi Comencini). In altri film, che fanno parte della sua numerosa produzione, Mangione ha invece dimostrato semplicemente buone capacità di mestiere, ma senza superare i limiti di un decoroso artigianato. Con Gli innamorati) ha vinto il Nastro d'Argento 1955-1956 per il miglior soggetto e la migliore sceneggiatura.