Anno | 1949 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Pietro Germi |
Attori | Massimo Girotti, Jone Salinas, Camillo Mastrocinque, Charles Vanel, Turi Pandolfini Peppino Spadaro, Saro Urzì, Ignazio Balsamo, Saro Arcidiacono. |
Tag | Da vedere 1949 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,89 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un giovane pretore si trova in un piccolo centro della Sicilia dominato dalla mafia; tutti lo avversano tranne Paolino, un giovane e onesto lavoratore. Ha vinto 3 Nastri d'Argento,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Un giovane pretore si trova in un piccolo centro della Sicilia dominato dalla mafia; tutti lo avversano tranne Paolino, un giovane e onesto lavoratore. Le ingiustizie e i soprusi sono all'ordine del giorno. Quando, deluso e amareggiato, il pretore decide di andarsene, è l'omicidio di Paolino che lo induce a restare per combattere la mafia con tutti i mezzi.
IN NOME DELLA LEGGE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€10,99 | – | |||
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Primo film di spessore di un giovane Pietro Germi, all'epoca 45enne, coadiuvato nella sceneggiatura da due futuri grandi registi: Mario Monicelli e Federcio Fellini. Il film risente sia di una certa influenza western, sia di una certà ingenuita del regista (e degli altri che hanno scritto la sceneggiatura), sia del fatto che il fenomeno Mafia era allora ancora a un primo stadio di consocenza [...] Vai alla recensione »
Giovane e integerrimo pretore palermitano viene inviato in un piccolo e desolato villaggio dell'entroterra per sostituire il dimissionario e pavido collega. Dovrà ristabilire la Legge e l'ordine contro lo strapotere della Mafia e del Signorotto locale. Finale a sorpresa. Curioso western di ambientazione sicula che ricalca fedelmente i classici del genere declinandone gli stereotipi [...] Vai alla recensione »
Giovane e integerrimo pretore palermitano viene inviato in un piccolo e desolato villaggio dell'entroterra per sostituire il dimissionario e pavido collega. Dovrà ristabilire la Legge e l'ordine contro lo strapotere della Mafia e del Signorotto locale. Finale a sorpresa. Curioso western di ambientazione sicula che ricalca fedelmente i classici del genere declinandone gli stereotipi [...] Vai alla recensione »
Un film che mi ha decisamente emozionato, e di cui consiglio la visione a tutti. Ci vuole coraggio per trattare un tema così delicato come può essere una maternità sospesa, senza mai scadere in pietismi di sorta e senza mai accentuare la drammaticità dell'azione: ma la vicenda che si sviluppa della nascita prematura apre uno spaccato di vita vera e vissuta, [...] Vai alla recensione »
La Sicilia continua ad essere uno dei temi preferiti del cinema italiano. Questa in cui si svolge il nuovo film di Pietro Germi, In nome della legge, nella assolata immobilità dei suoi paesaggi desertici, nell’abbagliante candore delle sue lande sassose, dei suoi muri tirati a calce, delle sue chiese accigliate e quasi messicane, si rifà a quell’aspra e nuda verità che la nostra maggiore letteratura [...] Vai alla recensione »
Pietro Germi si affermò con Il testimone (1945), asciutto e pungente. Poi, con Gioventù perduta (1947), spesso dimenticò quei toni che ora felicemente ritrova per quasi tutte le sequenze di In nome della legge dal romanzo «Piccola pretura» di G. Lo Schiavo. La vicenda è quella di un giovane pretore che giunge alla sua prima «sede», un paesetto della Sicilia.
Inviato in un paese siciliano oppresso dal signorotto locale e taglieggiato dalla mafia, un giovane pretore fa il suo mestiere, fra diffidenze e omertà. Noto come uno dei migliori film di Germi, e da molti considerato un esempio di ‘western all’italiana’, In nome della legge risultò abilmente costruito a mezza via fra il film di denuncia sociale e il racconto d’avventure.