Meraviglioso caratterista americano dagli occhi intensi e il sorriso sornione, Fred Ward ha collezionato una gran quantità di ruoli, per lo più di supporto, dalla seconda metà degli anni Settanta a oggi. Il suo fisico imponente e prestante lo ha spesso legato a personaggi che rappresentano la legge e l'autorità, poliziotti e militari in primis. Ma Ward, nel corso della sua lunga carriera, ha dato prova di un talento versatile, che gli ha concesso memorabili interpretazioni in ruoli sia drammatici che comici, o ancor meglio satirici, come nei due capolavori di Robert Altman, I protagonisti e America oggi.

Gli esordi
Freddie Joe Ward nasce il 30 dicembre 1942 a San Diego, in California, con alle spalle un albero genealogico che reca tracce scozzesi, irlandesi e indio-americane. Dopo gli studi, si arruola per tre anni nella United States Air Force. Per un periodo lavora come boscaiolo in Alaska e pratica la boxe a livello professionistico, ma poi decide che la sua strada è nella recitazione e si iscrive all'Herbert Berghof Studio di New York. Durante un soggiorno di studio a Roma fa la comparsa in due film di Roberto Rossellini e doppia alcuni spaghetti western in inglese. Al rientro in America, nei primi anni Settanta, lavora nel teatro sperimentale e in alcune produzioni televisive. Il debutto al cinema avviene con due piccolissimi ruoli: quello di un autista di camion nella commedia Ginger in the Morning (1974) di Gordon Wiles e quello di un cowboy nel western Hearts of the West (1975) di Howard Zieff.

I successi degli anni Ottanta
Il primo ruolo importante arriva nel 1979, quando incarna il compagno di evasione di Clint Eastwood, John Anglin, in Fuga da Alcatraz di Don Siegel, film che ha fatto scuola del genere carcerario. Questo lungometraggio, che mostra per la prima volta al pubblico il suo volto intenso e la sua recitazione secca ed essenziale, fa spiccare il volo alla carriera hollywoodiana di Ward. Nel 1981 è uno dei violenti soldati della guardia nazionale della Louisiana protagonisti di I guerrieri della palude silenziosa di Walter Hill. Nel 1983 brilla nei panni dell'aviatore e astronauta statunitense Gus Grissom in Uomini veri di Philip Kaufman, che racconta l'epopea dell'evoluzione tecnologica della NASA. Nello stesso anno arriva il primo ruolo da protagonista: è il campione di motociclismo fuoristrada Lyle Swann in Timerider di William Dear, bizzarra mescolanza tra western e fantascienza, che non riscuote grande successo. Lo vediamo nel cast del drammatico Silkwood (1983) di Mike Nichols, storia vera di un'operaia (Meryl Streep) contaminata dal plutonio in una fabbrica dell'Oklahoma e diventata scomoda sindacalista. Affianca poi Gene Hackman in Fratelli nella notte (1983) di Ted Kotcheff, incentrato sulle ricerche di un colonnello in congedo che cerca di liberare il figlio, prigioniero da dieci anni nell'inferno del Laos. Nel 1985 torna protagonista nell'action umoristico Il mio nome è Remo Williams di Guy Hamilton, bizzarro incrocio tra spionaggio e arti marziali, che avrebbe dovuto essere il primo capitolo di una serie cinematografica, ma non ha avuto lo stesso grande successo di pubblico della saga letteraria, "The Destroyer", da cui è tratto. Fallito il progetto di diventare star del cinema d'azione, Ward recita in alcune produzioni a basso budget, prima del suo ritorno al cinema importante nel 1988, nei panni del sergente Dix, che coordina due agenti che indagano su un serial killer di prostitute vietnamite, in Saigon di Christopher Crowe. Nello stesso anno è il minatore Gary Marshetta, padre di Keanu Reeves, nel drammatico Il principe di Pennsylvania di Ron Nyswaner, storia di un uomo tradito dalla moglie e con un figlio un po' spostato, che non sa cosa fare nella vita e organizza il rapimento del padre per vivere agiatamente con una donna più grande.

I ruoli importanti degli anni Novanta
Gli anni Novanta si aprono all'insegna dell'horror scifi cult di Tremors (1990) di Ron Underwood, il primo capitolo della saga cinematografica basata sui giganteschi vermi killer che spuntano dal sottosuolo, in una zona desertica del Nevada abitata da devianti ed emarginati. Ward è uno di questi, il tuttofare Earl Bassett, e dovrà affrontare la temibile minaccia al fianco del collega Kevin Bacon. In Miami Blues (1990) di George Armitage interpreta il sergente Hoke Moseley, che si mette sulle tracce dell'ex carcerato, ladro e violento, Alec Baldwin, che ne combina di tutti i colori. In Henry & June (1990) di Philip Kaufman la sua fisicità gli consente di incarnare il virile Henry Miller, il più grande scrittore erotico del Novecento, in un film basato sui diari della scrittrice francese Anaïs Nin, che raccontano la storia della sua amicizia-triangolo con Miller e la moglie June (Uma Thurman). Nel 1992 incarna Walter Stuckel al fianco delle tante star che affollano il cast de I protagonisti, opera che segna il ritorno sulla scena cinematografica mondiale di Robert Altman, incassando i premi per la migliore regia e l'interpretazione maschile al Festival di Cannes, grazie alla satira iconoclasta sul mondo di Hollywood e sugli anni '80 avidi di denaro e successo. Notevole l'interpretazione di Ward nei panni del pescatore Stuart Kane in America oggi (1993) di Robert Altman, amaro, impietoso e disperato affresco dell'America contemporanea, Leone d'oro al Festival di Venezia e vincitore della Coppa Volpi e del Golden Globe assegnati all'intero cast. Nel 1994 è il vizioso ma incompetente gangster Rocco Dillon, che minaccia il poliziotto Leslie Nielsen, in Una pallottola spuntata 33 1/3 - L'insulto finale di Peter Segal, ultimo capitolo della fortunata serie comico-demenziale iniziata nel 1988, in cui Ward mette alla prova le sue abilità di gestione dei tempi comici e della performance satirica. Dopo avere ripreso il personaggio di Earl Bassett in Tremors 2. Aftershocks (1996) di S. S. Wilson, è il capitano nell'action horror Il corvo 3 - Salvation (2000) di Bharat Nalluri.

I progetti meno fortunati degli anni Duemila
Rispetto ai decenni precedenti, la stella di Ward nel firmamento di Hollywood brilla meno, coinvolta com'è in ruoli secondari in produzioni televisive e progetti cinematografici di non grande spessore, come la commedia nera Circus (2000) di Rob Walker, il teen movie Road Trip (2000) di Todd Phillips e la commedia di gangster Corky Romano - Agente di seconda mano (2001) di Rob Pritts. Nel 2002 è il padre della protagonista Melanie Carmichael (Reese Witherspoon) nella classica commedia romantica Tutta colpa dell'amore di Andy Tennant. Dopo un ruolo secondario nel thriller Via dall'incubo (2002) di Michael Apted e nel catastrofista Magnitudo 10.5 (2004) di John Lafia, è il padre dell'impacciato protagonista della commedia romantica Management - Un amore in fuga (2008) di Stephen Belber, con Jennifer Aniston. Ancora un ruolo di padre nel drammatico The Wild Stallion - Praterie Selvagge (2009) di Craig Clyde, prima di incarnare il presidente Ronald Reagan nello spionistico L'Affaire Farewell (2009) di Christian Carion. Interpreta Duncan Ashcroft nel thriller ad alto contenuto sociale Blindato (2009) di Nimród Antal e veste i panni del maggiore nella commedia 30 Minutes or Less (2011) di Ruben Fleischer, che si ispira al caso del rapinatore kamikaze Brian Douglas Wells, fattorino di una pizzeria della Pennsylvania costretto a rapinare una banca con un ordigno esplosivo appeso al collo. Nel 2013 incarna l'ammiraglio Tuwey nell'action Cani sciolti di Baltasar Kormákur, con Denzel Washington e Mark Wahlberg, ironica e adrenalinica storia di due agenti sotto copertura impegnati a impedire una rapina in banca, ma senza sapere della presenza dell'altro.
Ward è venuto a mancare nel maggio 2022 all'età di 79 anni.