TROVASTREAMING Tutti i film disponibili prodotti in Giappone
Tutti i film disponibili in streaming e download sulle maggiori piattaforme digitali al miglior prezzo: su Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, iTunes, Google Play, Rakuten TV, Rai Play, TIMVISION, Infinity e NOW TV. Hai selezionato 400 film pronti subito per il noleggio e acquisto.
Un film avventuroso che spiazza lo spettatore senza perdere coerenza. Il più canonico di Miyazaki. Animazione, Giappone1997. Durata 133 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una principessa guerriera lotta per difendere la sua foresta. Espandi ▽
Ashitaka, un giovane guerriero della dinastia Emishi, è costretto ad uccidere un cinghiale-demone diventato pazzo a causa di una ferita di arma da fuoco. Ferito dall'animale, il giovane deve lasciare il suo villaggio per evitare ai compaesani la maledizione del Demone e, a causa dell'avvelenamento ricevuto, è destinato ad una morte certa. Durante il suo viaggio si imbatte nella giovane San, allevata dai lupi e chiamata Principessa Mononoke,e nei suoi nemici umani, guidati da Lady Eboshi, volitiva leader di un villaggio che basa la sua esistenza sulla fabbricazioni di armi da fuoco, la quale ha come obiettivo la distruzione delle foreste abitate dai lupi e dagli altri animali cari a San. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Tra slapstick, melodramma, noir e favola, una toccante storia di Natale nella Tokyo contemporanea. Animazione, Giappone2004. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tokyo. A Natale, tre senzatetto accudiscono una neonata trovata nella spazzatura.Cambierà la loro vita. Espandi ▽
Nella notte di Natale tre senzatetto - Gin, alcolizzato rovinato dalle scommesse, Hana, drag queen caduta in disgrazia, e Miyuki, ragazzina fuggita dalla famiglia - trovano un bebè abbandonato nella spazzatura. La ricerca della madre si complica vieppiù, tra false piste e testimonianze mendaci, ma il destino sembra assistere la piccola Kiyoko e i tre improbabili "padrini".
Il ritrovamento di una neonata abbandonata la notte di Natale diventa il punto di partenza per un viaggio urbano tragicomico, dove la coincidenza assume l'aspetto della grazia e la solidarietà nasce negli interstizi della marginalità. Ispirandosi a un classico hollywoodiano degli anni '40, In nome di Dio di John Ford, a sua volta tratto dal romanzo "The Three Godfathers" di Peter B. Kyne, Satoshi Kon racconta una toccante storia di Natale nella Tokyo contemporanea. Un miracolo di solidarietà, che spezza la barriera del pregiudizio e dell'incomunicabilità metropolitana che affligge il presente. Un racconto natalizio anomalo e necessario, una parabola laica che non ha bisogno di angeli per parlare di redenzione, e che trova il sacro nella dignità di chi vive ai margini. Kon, che ha sempre saputo rendere poroso il confine tra realtà e sogno, firma qui il suo film più terreno - e forse proprio per questo il suo miracolo più grande. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'epica avventura carica d'azione che prosegue la popolarissima serie anime. Espandi ▽
Denji cela due segreti: il primo è la sua reale natura di demone, capace di trasformarsi in "uomo-motosega"; il secondo è il suo amore per Makima, anche lei demone e suo capo nell'organizzazione che si occupa di debellare i loro simili ostili all'umanità. Quando conosce la bellissima cameriera Reze, Denji è scisso tra l'amore per Makima e la nuova infatuazione, che presto rivela la sua natura autentica.
Chainsaw Man non è mai stato solo una questione di demoni e lame a motore. Nella sua forma migliore, è un racconto di formazione filtrato attraverso un'estetica punk, dove l'orrore è un'estensione delle fragilità emotive e l'adolescenza si manifesta come un campo di battaglia reale. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Uno struggente capolavoro, destinato ad accompagnare a lungo lo spettatore, come un monito tanto crudele quanto prezioso. Animazione, Giappone1988. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un tragico film su un ragazzo e la sua sorellina nella loro battaglia per la sopravvivenza nel Giappone della seconda guerra mondiale. Espandi ▽
Kobe, 1945. Seita e la piccola Setsuko vivono con la madre, mentre il Giappone sta perdendo la guerra e gli americani bombardano sempre più frequentemente l'isola. Durante un raid aereo il napalm devasta il loro quartiere e la madre dei ragazzi soccombe. I due trovano rifugio presso la zia paterna, ma ben presto le risorse limitate hanno la meglio sullo spirito di misericordia di quest'ultima. Seita sceglie di andarsene e porta con sé Setsuko in un rifugio abbandonato, che trasforma in una rudimentale nuova dimora. Ma nonostante la guerra stia per finire, la s carsità di cibo a disposizione si fa sempre più grave.
Tutto è già successo, tutto è trapassato, in un'opera esemplare tanto come manifesto contro la guerra - sullo stile di Ichikawa Kon - che come lezione morale sulla natura umana. Uno struggente capolavoro, destinato a lavorare internamen te e a lungo nello spettatore, accompagnandolo nella vita come un ricordo doloroso, come un monito tanto crudele quanto prezioso. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una leggendaria cantante francese incontra a Tokyo un uomo che le racconta di un mondo tra i vivi e i morti. Espandi ▽
Celebre cantante francese ormai ottantenne, Claire non si dà pace per la perdita della figlia. Sentendosi prossima alla fine, sceglie di esibirsi per l'ultima volta in un teatro di Tokyo. Yuzu, anziano ex musicista e da sempre estimatore di Claire, muore appena prima di poter andare al suo concerto. Al posto suo ci andrà il figlio Hayato. Qualche ora dopo il concerto anche Claire muore e il suo spirito, vagando tra i viventi, incontra quello di Yuzu.
Il lavoro di sottrazione nel percorso di regista di Eric Khoo lo ha portato gradualmente ad asciugare il proprio stile, sino alla radicalizzazione a cui assistiamo in Spirit World.
Ambientato in un Giappone che il regista singaporiano osserva e comprende sempre più dall'interno e sempre meno da forestiero, il film è un'esplorazione intima di elaborazioni del lutto e legami famigliari compromessi. L'empatia del regista (e sceneggiatore) verso la materia trattata è l'architrave su cui si regge l'intera operazione, che sacrifica ogni vezzo stilistico sull'altare dell'indagine emotiva. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un dramma romantico, una storia di amore perduto ambientata in un'epoca di crescente difficoltà verso i sentimenti e le relazioni. Espandi ▽
Shun Fujishiro è uno psichiatra in procinto di sposarsi con la veterinaria Yayoi. Quando riceve una lettera da una precedente fidanzata, Haru, la ignora, ma improvvisamente Yayoi sparisce. Il tentativo di ritrovare la sua promessa sposa lo conduce in un viaggio a ritroso intrecciato con la relazione di dieci anni prima con Haru, quando entrambi erano appassionati di fotografia e sognavano di girare il mondo.
Basato sull'omonimo romanzo di Genki Kawamura, autore di "Se i gatti scomparissero dal mondo", April Come She Will è una lieve variazione sul tema.
Il film si sviluppa attraverso quattro linee temporali: il presente solitario di Shun, il suo passato con Yayoi, la sua relazione universitaria con Haru e il viaggio attuale di Haru. Questa struttura narrativa complessa permette di esplorare le dinamiche delle relazioni umane e le difficoltà nella comunicazione emotiva. La regia di Yamada utilizza paesaggi mozzafiato e una fotografia evocativa per sottolineare l'isolamento e la ricerca interiore dei personaggi, indulgendo in ritmi lenti e musiche che tendono all'enfasi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Dietro il divertissement, un'opera che lascia emergere il lato più politico e libertario di Miyazaki. Animazione, Giappone1992. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Marco è un aviatore che, assunte le sembianze di un maiale a seguito di un incidente aereo, vive le sue giornate sulla costa Adriatica tra combattimenti aerei e l'amore di due donne. Espandi ▽
Italia, periodo tra le due guerre mondiali. Un misterioso pilota di aerei dalle sembianze di maiale, detto Porco Rosso, è il terrore dei pirati del Mare Adriatico, almeno finché questi non si affidano all'americano Curtis, avventuriero spavaldo che sfida Porco Rosso a duello. Quello che a prima vista potrebbe apparire come uno dei lavori più scanzonati del maestro dell'anime giapponese è al contrario la perfetta cartina di tornasole per cogliere alcuni temi portanti della poetica di Miyazaki. Sotto le vesti del divertissement, infatti, ecco spuntare il lato più politico e libertario del regista nipponico, incarnato nell'anarchico escapismo di Porco Rosso, eroe senza tetto né legge, solitario come un ronin errante, che rifiuta ogni forma di omologazione. Pur scegliendo un approccio visivamente quasi dimesso, quella che Miyazaki ci regala è una pagina tutt'altro che minore del grande libro delle sue visioni, in grado di stupire al pari di quanto sanno insegnare. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Kurosawa esaspera i propri personaggi drenandoli di ogni energia vitale. L'umanità privata di emozioni dell'era di internet. Thriller, Giappone2024. Durata 123 Minuti.
Un ragazzo si ritrova coinvolto in una serie di eventi che mettono a rischio la sua vita. Espandi ▽
Ryusuke Yoshii accumula una piccola fortuna rivendendo in rete, a prezzo maggiorato, merci di varia natura. Dopo che Yoshii si licenzia dal lavoro regolare in fabbrica e si trasferisce fuori Tokyo per avere più spazio, cominciano a moltiplicarsi episodi minacciosi ai suoi danni.Quel che accade intorno a Yoshii simboleggia un fenomeno globale e dolorosamente contemporaneo: l’amplificazione del rancore e la frustrazione di assistere quotidianamente al successo altrui, il sovradimensionamento di drammi privati, trasformati in tragedie. Mali tipici dell’uso (e abuso) dei social network, che Kurosawa tratta allo stesso modo in cui un tempo girava storie di fantasmi o di pandemie da virus. Maestro del paradosso, Kurosawa esaspera le caratterizzazioni dei personaggi, rendendoli dei simulacri, drenati di ogni energia vitale o residuo di umanità. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il regista-culto giapponese Shinya Tsukamoto alle prese con una torbida storia di voyeurismo e gelo coniugale: a modo suo, ovviamente, in quel viola e nero che già lo aveva reso famoso con Tetsuo. Espandi ▽
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Ottime riprese e inquadrature per questa seconda opera di Tsukamoto. Però l'originalità e l'eversione del primo Tetsuo è andata persa. L'uomo ... Espandi ▽
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Tsukamoto, dopo le visioni oniriche della saga dedicata a Tetsuo, prende in esame la storia di una donna sull'orlo di una crisi di nervi. Espandi ▽
È la storia di una madre che soffre di visione doppia. Vede le persone divise in due... una negativa e una positiva. Questo disturbo le provoca un forte senso di disagio e prendersi cura del piccolo diventa un compito estenuante che la porterà all'esaurimento nervoso. Quando la situazione le sfugge di mano, è accusata di abusi sul bambino che di conseguenza le viene tolto. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una danza di proiettili scatenata da un uomo in stato di shock per il suicidio della fidanzata. Espandi ▽
La fidanzata di Goda si suicida con un colpo di pistola. Il trauma dell'evento conduce Goda verso un'ossessione per le armi da fuoco e quindi verso un limbo degradato di violenza. Trovandosi a contatto con una gang che in passato lo aveva rapinato, finisce per diventarne una delle figure centrali.
Ideale conclusione di una trilogia sulla crisi identitaria maschile, nata con Tetsuo e proseguita con Tokyo Fist, Bullet Ballet porta alle estreme conseguenze il rapporto tra trauma, alienazione e ossessione urbana. Nel suo linguaggio essenziale e rabbioso, Bullet Ballet è forse il film più cupo di Tsukamoto: meno apocalittico ma più dolorosamente vicino alla realtà. Il corpo non si trasforma più, non si ribella, non evolve: è fermo, pietrificato dalla sofferenza. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Dopo il torbido A snake of June, Tsukamoto è capace di reinventare ancora una volta il suo cinema e consegna alla storia un film complesso e affascinante, tutto ambientato in una morgue. Espandi ▽
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un uomo diviene un mutante: il suo corpo si trasforma in un ammasso di ferro e metallo e compie orrendi delitti. Espandi ▽
Il grigio impiegato Tomoo Taniguchi e la fidanzata investono un uomo e si disinteressano della sua sorte. La vendetta di quest'ultimo si traduce in una strana mutazione, destinata a contaminare Tomoo: radendosi, questi scopre qualcosa di metallico in procinto di uscire dalla sua guancia. È l'inizio di una graduale trasformazione da uomo a macchina, che finisce per togliergli il senno. A farne le spese è la fidanzata, perforata dal suo membro meccanico, finché Tomoo non si avvia all'inevitabile scontro finale con il suo misterioso aguzzino feticista.
È un film che non potrebbe prescindere da un substrato di immaginario pornografico e da quanto compiuto in questo senso dagli anime, che hanno in qualche modo legittimato perversioni fin lì sottaciute attraverso il tratto di fumetti dall'apparenza innocente.
Tsukamoto svela tutto quanto, toglie il pedale dal freno delle inibizioni e si lascia andare oltre quel che i limiti di budget e tecnologia sono in grado di mostrare, celando l'incubo futurista in un bianco e nero da cinema d'autore e in un 16mm che confonde i contorni e aumenta il mistero del non visibile. Il viaggio, senza ritorno, nell'universo di Tsukamoto non può che cominciare da qui, consapevoli che dopo aver visto Tetsuo nulla sarà più come prima. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.