Una serie crime incentrata su una donna che deve dimostrare la sua innocenza. Ce la farà? Espandi ▽
Il magnate degli affari Lawrence Colliere festeggia il suo pensionamento organizzando una festa su un transatlantico del Mediterraneo. Quando uno degli ospiti viene trovato ucciso nella sua stanza, Imogene Scott diventa la prima sospettata. Per dimostrare la sua innocenza, deve collaborare con Rufus Cotesworth, il più grande detective del mondo.
Il genere murder mystery non passa mai di moda quando c'è un nuovo assassino a piede libero e una serie di sospetti legati al caso. Tuttavia, alcuni titoli fanno dubitare che la formula risolutiva sia davvero così infallibile. L'ultima serie di Hulu sul genere è uno di quei rari casi in cui si ha la sensazione che le trame sullo schermo siano versioni meno accattivanti di altri gialli. Nonostante la presenza di dieci sceneggiatori, tra cui i creatori della serie Heidi Cole McAdams e Mike Weiss, spesso si ha l'impressione che non siano riusciti a capire come gestire tutti questi personaggi. Tutta l'esposizione può spesso sembrare una lentezza, mentre molti personaggi secondari non sembrano avere uno scopo preciso se non quello di essere pedine o di forzare qualche storia d'amore. Ci sono anche molte trame secondarie il cui scopo è spesso discutibile nel grande schema delle cose. Tuttavia, la sceneggiatura mantiene i personaggi interessanti, soprattutto perché tutti nascondono qualcosa e il gioco di attesa per scoprire tutti i loro segreti prende spesso pieghe inaspettate. Recensione ❯
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La storia di quattro nazioni che un tempo vivevano in armonia, ognuna governata da un diverso elemento. Espandi ▽
Il signore del fuoco Sozin, grazie all'arrivo di una cometa che magnifica i poteri dei "firebender" capaci di manipolare le fiamme, scatena una terribile guerra per debellare i monaci "airbender", tra i quali è nato il nuovo Avatar, l'unico essere con il potere di fermare la sua conquista. 100 anni dopo, due fratelli delle tribù dell'acqua di nome Katara e Sokka, lei capace di manipolare l'acqua e lui addestrato come guerriero, trovano un iceberg, nel quale Aang, ossia l'Avatar, è rimasto ibernato per un secolo, insieme al suo bisonte dell'aria Appa.
Trovare Avatar è però anche l'obiettivo di Zuko, il principe esiliato dei dominatori del fuoco, che spera di riconquistare il proprio onore consegnando questa mistica figura al padre Ozai. Lo accompagna nell'impresa lo zio Iroh, un corpulento e saggio dominatore del fuoco, mentre a ostacolarli arriverà presto Zhao, un ambizioso e arrogante ufficiale. Alla corte del regno del fuoco si trova infine Azula, la micidiale e astuta sorella minore di Zuko, pronta a tutto pur di diventare l'erede designata...
Adattamento dell'omonima serie animata, amatissima negli Stati Uniti, Avatar - La leggenda di Aang è una trasposizione piuttosto fedele alla prima stagione, ma il passaggio al live action rende più drastici gli scompensi di tono che il cartone animato invece conteneva. Recensione ❯
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Una serie tratta dal bestseller del New York Times del compianto Tom Wolfe. Espandi ▽
Quando il magnate immobiliare di Atlanta Charlie Croker si trova ad affrontare un'improvvisa bancarotta, interessi politici e commerciali si scontrano mentre Charlie difende il proprio impero da chi cerca di trarre vantaggio dalla sua caduta in disgrazia. Recensione ❯
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Le star di The O.C. (Adam Brody) e Veronica Mars (Kristen Bell) si uniscono in una serie romantica che parla di un amore complicato. Espandi ▽
Joanne, insieme alla sorella Morgan, conduce un podcast dal titolo "Nobody Wants This", che parla di "sesso e relazioni sentimentali nell'era moderna". Non ha mai avuto una relazione duratura. Noah è un rabbino il cui sogno più grande è quello di diventare capo della sua comunità losangelina. È serio, affidabile, devoto, ma anche molto spiritoso: come Joanne, ed è anche per questo, oltre che per un'irresistibile attrazione, che i due "cliccano" incontrandosi ad un party.
Nobody Wants This ha parecchie frecce al proprio arco. La prima è una scrittura brillante che è un fuoco di fila di battute intelligenti e veramente spiritose, e che attinge a piene mani alla cultura pop.
La seconda freccia all'arco sono i suoi interpreti, a cominciare da Adam Brody e Kristen Bell nei panni di Noah e Joanne, per proseguire con Justine Lupe nel ruolo di Morgan e con Timothy Simons in quello di Sasha. Nota di merito per Jackie Tohn, la cantante e attrice che interpreta Esther con le mille sfumature che rendono giustizia ad un ruolo davvero ben scritto e per la leggendaria attrice ebrea americana Tovah Feldshuh, regina del teatro yiddish e di Broadway che interpreta Bina. Recensione ❯
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La serie drammatica di Guy Ritchie ispirata al film originale. Espandi ▽
Il soldato delle Nazioni Unite Eddie Halstead, secondogenio di un'antica casata nobiliare inglese, eredita dal padre il titolo di Duca e l'immensa proprietà sulla quale sorge il suo maniero padronale. In breve Eddie scopre che sotto la tenuta degli Halstead c'è una piantagione di marijuana di 15mila acri, la cui gestione è affidata al boss Bobby Glass e a sua figlia Susie. Per ripianare i debiti del fratello, Eddie si lascia coinvolgere nel business della droga, entrando in una spirale di malaffare e di violenza dalla quale sarà difficilissimo uscire: perché, come insegna Il Padrino - Parte III, "più cerchi di uscirne, e più ti trascinano di nuovo dentro".
La serie Netflix (in collaborazione con Miramax Television) The Gentlemen è un proseguimento del film omonimo Amazon scritto (con il sodale Matthew Read) e diretto da Guy Ritchie, e si svolge nello stesso ambiente, ma introduce tutti personaggi inediti.
The Gentlemen è un giocattolone divertente e sopra le righe, un cartone animato per adulti che comprende bene le dinamiche della serialità, alzando la posta ad ogni puntata e aggiungendo via via nuove sottotrame per riallacciarle tutte alla fine, chiudendo efficacemente la narrazione. Recensione ❯
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La serie tratta dall'omonimo romanzo di Laura Lippman. Espandi ▽
Siamo negli anni '60, a Baltimora; qui Maddie Schwartz, una casalinga ebrea, lascia il marito per seguire la sua passione per il giornalismo investigativo. Parallelamente, Cleo Johnson, una madre afroamericana, lotta per migliorare le condizioni della sua famiglia mentre lavora in vari impieghi. Le loro vite si intrecciano quando Maddie inizia a indagare sulle scomparse di una bambina ebrea e di Cleo stessa. Durante le sue indagini, Maddie scoprirà le profonde ingiustizie razziali e di genere che affliggono la sua città, permettendo così alla storia di esplorare le ambizioni, le lotte e i cambiamenti interiori delle due donne.
Basata sull'omonimo romanzo di Laura Lippman, la miniserie di AppleTV+ è una straordinaria fusione di thriller, noir e dramma sociale ambientata nella Baltimora degli anni '60.
Le performance degli attori sono altrettanto notevoli. Natalie Portman offre una rappresentazione intensa e complessa di Maddie. Una serie audace e sensibile nel raccontare in maniera stratificata le dinamiche sociali degli anni '60, con un occhio attento alle sfumature culturali e un approccio visivo interessante che richiama la produzione video di Alma Har'el e conferisce a tutta la miniserie un'allure surreale, sofisticata e intrigante. Recensione ❯
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Il blockbuster originale in otto episodi è basato sull'iconico romanzo di Dame Jilly Cooper, che fa parte della sua serie Rutshire Chronicles, ricca di intrecci romantici, affari loschi, sesso e umorismo. Espandi ▽
Basata sul romanzo di Jilly Cooper, pubblicato nel 1988, la serie si concentra sulla ricca élite inglese
degli anni '80, esplorando temi di classe, razza, sesso, ricchezza e liberazione sessuale. Il racconto
si svolgerà in otto episodi nella contea immaginaria di Rutshire, focalizzandosi sulla rivalità tra
Rupert (Alex Hassell) e Tony (David Tennant). A far rizzare le antenne è l'anticipazione di Aidan
Turner: pare infatti che la serie presenti "così tanto sesso" da aver richiesto due intimacy coach.
Interessante è anche il contesto: lo spietato mondo della televisione indipendente negli anni '80,
che offre un nuovo spaccato sul decennio che più amiamo. Recensione ❯
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Il Vietnam liminale di Park Chan-wook, le identità di Hoa Xuande e la versatilità di Robert Downey Jr. in una delle migliori serie del 2024. Drammatico, Storico, Thriller - USA2024. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Diretto da Park Chan-wook e prodotto da Robert Downey Jr., una serie thriller tratta dal romanzo di Viet Thanh Nguyen. Espandi ▽
Guerra del Vietnam: il Capitano, un giovane francovietnamita, lavora come spia comunista infiltrata tra gli alleati americani nel sud del Vietnam. Dopo la caduta di Saigon, il Capitano emigra a Los Angeles, dove continua la sua missione sotto copertura mentre esplora qui le complessità della sua identità scissa e le relazioni con vari uomini, appartenenti alle élites americane in campo militare, accademico e istituzionale, che metteranno in crisi la sua appartenenza e il suo tentativo di conciliare diverse parti della propria identità in un nuovo contesto culturale. Adattamento dell’omonimo romanzo premiato con il Pulitzer di Viet Thanh Nguyen, la serie è certamente uno dei migliori prodotti del 2024. Il simpatizzante esplora la complessa dualità dell’identità in un contesto di guerra e migrazione. Dualità o fluidità? Conflitto o scambio? Sono queste le scelte che il racconto e il protagonista si e ci pongono, e ci ritroviamo così, piacevolmente e in maniera straniante, indeboliti nella nostra conoscenza e concezione di una delle guerre maggiormente dipinte sullo schermo. E anche solo per questo, cioè per riuscire a ri-parlare di Vietnam e a farlo con originalità intellettuale, ce ne vuole. Nessun regista vivente poteva incarnare e proporre attraverso il medium audiovisivo questa complessità meglio di Park Chan-wook. In un’America che si promette terra di infinite opportunità e libertà, The Sympathizer svela, con maestria, il labirinto identitario di un uomo diviso tra due mondi. Recensione ❯
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Thriller psicologico incentrato su una cospirazione e interpretato da Noomi Rapace. Espandi ▽
Jo Ericsson è un'astronauta svedese, della European Space Agency, che partecipa a una missione sulla International Space Station, insieme a membri dell'americana NASA e della russa Roscosmos. Durante un esperimento con il CAL (Cold Atom Laboratory) avviene un incidente che Jo indaga esaminando la stazione spaziale dall'esterno. Qui fa una sconcertante scoperta: trova il corpo di una cosmonauta incagliato nello scafo, ma è la sola a vederlo. Gli altri astronauti dovranno rientrare e lei resterà indietro. Solo alcuni giorni dopo avrà a sua volta un'occasione di rientro.
Nel mentre, sulla stazione spaziale, ha visioni sempre più sconcertanti, legate in particolare al collega Paul, morto durante l'incidente, ma pure a sua figlia Alice che l'aspetta a Terra insieme al padre Magnus, il marito di Jo. Quando la donna finalmente rientra a Terra le visioni continuano e realizza che ci sono cose della sua che non riconosce o non ricorda. Secondo lo scienziato americano Henry Caldera è tutto dovuto all'esperimento con il CAL, di cui però non riesce a dimostrare il risultato: i dati sembrano scomparsi e solo a lui appaiono misteriosi disturbi.
Una serie di hard science-fiction che, non diversamente da Il problema dei tre corpi, esplora le teorie quantistiche, ancorando il tutto a una vicenda famigliare tra horror e melodramma a volte intrigante, ma spesso macchinosa. I jump scare e le apparizioni nella stazione spaziale, risultano però già visti e ripetitivi, tanto che lo spettatore potrebbe facilmente decidere di abbandonare la serie. Recensione ❯
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Un horror misterioso creato dalla mente di Ryan Murphy. Espandi ▽
La detective Lois Tryon deve indagare su una serie di omicidi ritualistici estremamente violenti e macabri che sconvolgono una piccola comunità. Ogni scena del crimine è caratterizzata da simbolismi religiosi e messaggi criptici, portando Lois a collaborare con Suor Megan, una giornalista e suora affascinata dai culti e dal true crime. Nel corso delle indagini, Lois deve anche affrontare i propri demoni personali, trovandosi in bilico tra ciò che è giusto e ciò che è inevitabilmente corrotto e oscuro.
Ci risiamo. Torna, carico e apparentemente indifferente su come la serie verrà percepita dal pubblico (parole sue), il nostro amato e odiato Ryan Murphy. L'ambizione della serie è anche il suo fardello più grande: il tentativo di Murphy di intrecciare critiche al nazionalismo cristiano, al collasso sociale e all'ossessione americana per il true crime spesso porta a una narrazione che appare dispersiva e sovraccarica.
La serie porta lo spettatore a chiedersi se ciò che vede sia geniale, eccessivo, o forse entrambe le cose, e lo lascia sospeso, in bilico tra attrazione e repulsione, non tanto per le immagini mostrate, ma per un profondo rancore sociale che trasuda da ogni prodotto di Ryan Murphy. Recensione ❯
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La serie è basata sull'omonimo bestseller del New York Times di Scott Turow. Espandi ▽
Rusty Sabich è un procuratore distrettuale di grande successo, ma è anche il delfino di Raymond Horgan, la cui carriera politica è prossima al tramonto. Tra tutti loro si trova Carolyn Polhemus, una procuratrice di raggiante carriera che viene però trovata morta e legata nella sua abitazione. Rusty è incaricato di trovare il colpevole, un incarico che accetta nascondendo di aver avuto una relazione con la vittima. Quando questo fatto verrà a galla Rusty si ritroverà principale sospettato dell'indagine, che passa nella mani del suo rivale Tommy Molto, poco interessato a seguire altre piste. E ovviamente la relazione extraconiugale non potrà più essere nascosta alla famiglia di Rusty, minacciando di distruggerla per sempre.
Il romanzo d'esordio di Scott Turow, già portato sullo schermo da Alan J. Pakula nel 1990, rinasce a nuova vita in forma di serie Tv di grande successo, già confermata da Apple TV+ per una seconda stagione.
I registi offrono un tono patinato e dai toni volutamente ingrigiti a sposare la foschia morale della vicenda, ma soprattutto lavorano sul montaggio, colpendo gli episodi con alcuni stacchi duri e con nette ellissi. Recensione ❯
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Una serie drammatica dai toni thriller che vede come protagonista Benedict Cumberbatch. Espandi ▽
New York, metà anni Ottanta. Vincent è l'autore del tv show di successo per bambini "Good Day Sunshine", ma sta attraversando una crisi professionale e soprattutto privata. Il rapporto con la moglie Cassie e con il figlio di nove anni Edgar è sempre più conflittuale, e la dipendenza crescente da alcol e droghe non fa che peggiorare le cose. Una mattina, Edgar viene lasciato andare da solo a scuola ma di lui si perdono le tracce.
Nonostante gli sforzi del detective Ledroit, le ricerche della polizia non portano alla risoluzione del caso, e allora Vincent decide di introdurre il pupazzo Eric disegnato dal figlio come nuovo personaggio del suo programma televisivo, sperando che Edgar possa vederlo e tornare a casa.
Cumberbatch incarna le asprezze e le fragilità di un padre di fronte alla sparizione del figlio. Ma tra dramma familiare, crime story e critica sociale, la miniserie riunisce troppi temi senza riuscire ad approfondirli. Recensione ❯
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Una rivisitazione contemporanea e unica di uno dei generi più popolari e significativi della storia della letteratura, del cinema e della televisione: il giallo con protagonista un detective privato. Espandi ▽
John Sugar è un investigatore privato di stile e spessore, con una passione per il cinema classico americano che colora la sua percezione della città (nonché l'approccio narrativo della serie stessa). Immerso nelle torbide acque di Los Angeles, Sugar è alla ricerca di una ragazza scomparsa, Olivia Siegel. La sua indagine si svolge in un mondo intriso di segreti, quelli di Hollywood, caratterizzato da personaggi dubbi e da verità celate, dove nulla è mai come sembra.
Molto attesa, Sugar risponde positivamente alle aspettative rivisitando il genere noir in chiave contemporanea e mescolando le atmosfere classiche, caratterizzate da mistero e da una moralità ambigua, con le sfide del Ventunesimo Secolo.
La serie sfida le convenzioni del noir tradizionale, introducendo colpi di scena che reinventano la trama, dimostrando come il genere sia ancora capace di evolversi, esplorando e sperimentando nuovi temi. La performance di Farrell conferisce a Sugar un misto di carisma e vulnerabilità, mescolando gli archetipi del genere al pari della serie stessa, che gioca sui confini tra realtà e finzione, e tra passato e presente, attraverso omaggi visivi e tematici ai classici del cinema noir. Recensione ❯
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Una serie che invita a partecipare alla festa del XIV secolo. Espandi ▽
Serie ambientata nel 1348 durante la Peste Nera, la pandemia più mortale della storia umana, esplora i temi attuali dei sistemi di classe, delle lotte di potere e della sopravvivenza in tempi di pandemia. Recensione ❯
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Prodotto e diretto da George Clooney (insieme a Grant Heslov), la serie racconta le azioni degli agenti di sicurezza Bureau of Legends. Espandi ▽
Beni Martian, un agente della CIA richiamato a Londra dopo sei anni sotto copertura in Etiopia, è costretto a interrompere bruscamente ogni legame con Sami. Sotto la supervisione di Naomi, Martian deve affrontare la sorveglianza costante e il sospetto crescente dei superiori, il direttore Bosko e il vice Henry, mentre indagano sulla scomparsa di un agente sotto copertura in Bielorussia, nome in codice Coyote. Intanto, Martian addestra la giovane recluta Danny per una missione in Iran. Tra segreti, tradimenti e scelte morali difficili, Martian si trova intrappolato in un gioco di lealtà dove nulla è come sembra.
L'adattamento americano di una delle serie francesi di maggior successo negli ultimi anni, The Bureau, è un ottimo esempio di spy story che si distingue per un approccio molto introspettivo.
La serie è un raffinato esempio di come il genere spy possa evolversi, abbandonando gli stereotipi dell'azione spettacolare per esplorare territori più intimi e complessi, dove la posta in gioco non è solo politica, ma anche profondamente personale. Recensione ❯
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