come si fa a dire che e' un bel film????
Tarantino è furbo, non c’è che dire; prima mostrava la violenza fine a sé stessa, da Bastardi senza gloria in poi: ideona, cavalchiamo il semplicismo e i bassi istinti! Passiamo alla violenza giustificata. In un certo senso nulla di diverso da quello che si è provato a fare con l’ultimo film su Hannibal, quello che raccontava le sue origini: dato il successo del personaggio, a qualcuno è venuto in mente di farlo diventare un eroe, giustificando con presunti traumi subiti da piccolo il fatto che mangia le persone! Così lo spettatore può ridere e applaudire delle budella che volano in aria sentendosi nel giusto, perché tarantino cavalca un crociata contro i cattivi.
Ma il film è pessimo anche dal lato artistico x tanti, tanti motivi. I primi che mi vengono in mente:
1- La connotazione dei personaggi è zero, semplicemente non è prevista; il tedesco in particolare non si capisce chi sia: un ibrido tra assassino a pagamento che uccide un rapinatore davanti al figlio fregandosene se magari nel frattempo ha deciso di tirare dritto ed è l’unico sostentamento del figlio, chi lo sa, e una specie di entusiasta della causa nera (!). in almeno 2 punti il suo comportamento risulta comico tanto è privo di motivazione: quando all’ovvia domanda di Django “ma a te cosa frega di me?”, il cacciatore di taglie risponde “mi sento responsabile x te” (sic!). peccato che non sentisse tale responsabilità x tutti gli altri schiavi, che lascia liberi solo per accollare loro la colpa dei morti che fa all’inizio del film. Poi l’altra chicca quando sacrifica prima i suoi soldi e poi la pelle x la causa nera. Un modo di rendere i personaggi credibili c’era, naturalmente, ma occorreva renderli più umani e meno paladini invincibili.
2- Il film è, a ricalco di Bastardi senza gloria, velleitario e patetico, in quanto oltre a essere irreale nei personaggi, narra anche di fatti irreali: hai mai sentito di uno schiavo negro che abbia sterminato una intera piantagione? La realtà è tutt’altro, certo, ma che importa.
3- Il film è del tutto inesistente anche nell’approfondimento del tema: siamo proprio ma proprio a pelo d’acqua. È istruttivo in merito il momento finale in cui il protagonista, prima d’ammazzare la proprietaria della piantagione, fa uscire 2 nere, una cameriera e una specie di dama di compagnia – quest’ultima particolarmente compiacente col proprietario ucciso, devo dire – le quali avevano avuto un comportamento del tutto simile a quello della proprietaria: voltare la testa dall’altra parte quando vedevano i fratelli neri ammazzati. Cosa si sarebbe chiesto uno scrittore decente? Se magari le nere in questione non fossero caratterialmente molto simili alla schiavista e cosa sarebbe accaduto se fossero nate al suo posto: magari anche loro avrebbero fatto uguale, eh già. La stessa riflessione che brilla x assenza in Bastardi senza gloria: non ci si chiede se il comportamento del popolo tedesco rifletta qualcosa nell’animo umano di animalesco e generico: l’importante è sparare in faccia al crucco! E così ecco il risultato: chi va al cinema non ha la minima idea di porsi una semplice domanda: “se fossi nato a quei tempi figlio di uno schiavista, sarei stato razzista?”. Quando mai: ci si limita ad applaudire i cadaveri dei cattivi. Siamo in prima elementare. ciao
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