La sua missione è far ridere a crepapelle. Sia al cinema che in televisione, l'attore americano Tim Conway ha dato prova, in oltre cinquant'anni di attività, di una straordinaria verve comica, misurata in spettacoli di varietà e commedie di spensierato intrattenimento per tutta la famiglia, a suo agio nei panni di personaggi confusi e goffi, fortemente caratterizzati, sia sul piano fisico che su quello degli accenti espressivi.

In radio e in televisione
Thomas Daniel Conway nasce il 15 dicembre 1933 a Willoughby, un sobborgo di Cleveland, in Ohio, da padre di origini irlandesi e madre di origine rumena. Da piccolo vuole fare il fantino, ma, dopo il liceo, studia alla Bowling Green State University, in Ohio, dove rivela uno straordinario senso dell'umorismo lavorando come disc jockey alla radio del college e si rende conto che questa è la sua strada. Dopo la laurea in Televisione e Radio, si arruola per due anni nell'esercito e, al termine di questa esperienza, inizia a lavorare come autore in una radio di Cleveland. In seguito passa alla televisione, la locale KWY-TV, affiliata alla NBC, dove affianca l'annunciatore Ernie Anderson. Qui viene notato dall'attrice Rose Marie, veterana del vaudeville, che lo convince a trasferirsi a New York e a partecipare a un'audizione per il varietà della NBC "The Steve Allen Show", nel 1961. Superato il provino, entra a far parte del cast fisso dello show, cambiando il suo nome in Tim per evitare confusione con l'attore Tom Conway. Il successo internazionale arriva nel 1962, quando ottiene il ruolo dell'ingenua, ansiosa e maldestra guardiamarina Charles Parker nella sitcom della ABC Un equipaggio tutto matto (1962-1966), incentrata sulle esilaranti avventure di uno stravagante equipaggio di una nave da guerra americana durante la Seconda guerra mondiale. Ma Conway non si sente pienamente a proprio agio nei panni della star. Al termine della popolare sitcom, si cimenta in diverse esperienze televisive, tutte più o meno fallimentari, come la serie Rango (1967), che dura meno di una stagione, e "The Tim Conway Show" (1970), sitcom in cui torna a collaborare con l'ex stella di Un equipaggio tutto matto, Joe Flynn, nei panni di due dipendenti di una compagnia aerea low cost.
Il successo torna, invece, prorompente nel 1975, quando l'attore entra a far parte del cast fisso del popolare varietà della CBS "The Carol Burnett Show" (1967-1978), per cui lavora come autore e guest star già dal 1967. Una volta consacrato a membro del cast permanente, Conway si afferma rapidamente come protagonista di alcuni tra i più deliranti e divertenti momenti dello show, in particolare nei panni di un anziano perennemente confuso e dall'andatura lenta ed esasperante. L'attore forma una formidabile coppia di sketch con Harvey Korman, suscitando le risate più fragorose della serie. Il suo lavoro al "The Carol Burnett Show" gli frutta quattro Emmy Awards e un Golden Globe. Nel 1983 è il protagonista della sitcom di non grande successo L'asso dei detectives, parodia delle serie tv poliziesche, in cui incarna un investigatore privato tra i più maldestri e pasticcioni mai apparsi sullo schermo, ma sfacciatamente fortunato e irresistibile con le donne. Nel 1987 inaugura una serie di otto video comici di trenta minuti ciascuno, Dorf on Golf, in cui dà istruzioni satiriche su come giocare a golf, riprendendo il goffo accento del popolare personaggio del "The Carol Burnett Show", Mr. Tudball. Per tutti gli anni Novanta e Duemila, Conway appare come guest star in numerose serie tv, in particolare l'acclamata 30 Rock (2006), creata dall'attrice Tina Fey per svelare il dietro le quinte di un immaginario show comico dal vivo, per cui Conway viene candidato agli Emmy per la sua interpretazione di Bucky Bright, una vecchia star televisiva ormai dimenticata.

Al cinema
Il debutto sul grande schermo arriva nel 1964 in Marinai, topless e guai di Edward J. Montagne, in cui riprende il personaggio del marinaio Charles Parker, che gli ha regalato il successo nella sitcom Un equipaggio tutto matto. A partire dall'esordio, il cinema lo sceglie per commedie sgangherate ma non troppo, in cui Conway ha modo di dispiegare le mille sfaccettature della sua verve comica. Si tratta spesso di prodotti Disney, cinematograficamente non memorabili, pensati per un sano intrattenimento dedicato a tutta la famiglia, come Nanù, il figlio della giungla (1973) di Robert Scheerer, Papà sei il migliore (1974) di Bill Persky, La banda delle frittelle di mele (1975) di Norman Tokar e sequel, Quello strano cane... di papà (1976) di Robert Stevenson, Uno strano campione di football (1976) di Vincent McEveety. Nel 1980 è il protagonista della commedia investigativa The Private Eyes di Lang Elliott, parodia delle avventure di Sherlock Holmes e del suo fido dottor Watson. In seguito lo vediamo nella commedia Una scommessa impossibile (1986) di Paul Bartel, ambientata nel mondo delle corse di cavalli, e in Strani miracoli (1996) di Garry Marshall, storia di un ex truffatore che risponde alle lettere indirizzate a Dio. Nel 1997 ha un piccolissimo ruolo nella corsa contro il tempo di Speed 2 - Senza limiti di Jan De Bont. Lo vediamo poi in Air Bud 2 - Eroe a quattro zampe (1998) di Richard Martin e in Certifiably Jonathan (2007) di James David Pasternak. Nella seconda metà del Duemila, Conway torna a lavorare nella serie di film avviata nel 1997 con Air Bud - Campione a quattro zampe, che racconta l'amicizia tra il ragazzino Josh e il cane Buddy, che, grazie alle sue capacità atletiche, prova a far vincere il campionato alla squadra di pallacanestro dell'amico umano. Lo vediamo, infatti, nel cast di Supercuccioli a Natale (2009) e Supercuccioli - Un'avventura da paura (2011) di Robert Vince. Nel 2013 la sua attenzione al cinema per ragazzi lo porta a prestare la propria voce a Babbo Natale nel film di animazione Il segreto di Babbo Natale di Leon Joosen e in Dragons: Riders of Berk, serie prodotta dalla DreamWorks e tratta dal film di animazione Dragon Trainer.