Alison Brie e Betty Gilpin, star di GLOW, nella serie interpretano rispettivamente Ruth e Debbie e sul ring hanno i nomi di battaglia di Zoya e Liberty Bell. Intervistate sulla seconda stagione, ci hanno parlato degli anni 80, in cui è ambientata la serie: «Mi piacciono i period drama perché è più facile immergersi nei personaggi, i capelli e i costumi sono così diversi ed è divertente esplorare altri periodi. E in questa seconda stagione siamo così tanto vestite da wrestler che non ci accorgiamo nemmeno più di quanto sia bizzarro». Ha detto Alison Brie e Betty Gilpin ha aggiunto: «Gli anni 80 si prestano molto al wrestling non solo perché è esploso in quel periodo, ma perché sembra di essere già in un folle costume anche con i vestiti normali. Questo rende anche più facile la transizione da Betty a Liberty Bell».

"Nella prima stagione ero più spesso nei panni di Betty e mi bastava poca preparazione, ora che invece sono di frequente in quelli di Zoya e mi sono dovuta svegliare molto prima, è stato un cambiamento brutale".

E poi ci sono il trucco e le acconciature
Alison Brie: Il rossetto nero di Zoya può essere scioccante, in particolare mangiando lascia spaventosi segni neri. Sono sicura che mangiamo un sacco di rossetto... Quanto ai capelli amo quelli di Ruth, quando nella prima stagione mi hanno fatto la prima permanente e il trucco mi sono sentita davvero nel personaggio. Ci divertiamo molto sul set ma in questa nuova stagione ci vogliono circa due ore per ognuna di noi, per fare il trucco e i costumi.
Betty Gilpin: Io ero già abituata perché ho lunghe sessioni di trucco anche per interpretare Debbie. Da una parte è un peso, ma dall'altra è una responsabilità: ti siedi per due ore e lasci che un'artista, che ha vinto anche premi, lavori su di te. A quel punto devi cercare di preservare il loro lavoro per il resto del giorno. Se cammini nel vento, o mangi uno snack o vai al bagno devi stare ben attenta.

Una novità della seconda stagione è il nuovo personaggio, Yolanda, interpretata da Shakira Barrera, che porta con sé la break dance.
Alison Brie: Io ho una scena di danza con lei, che ho fatto senza controfigura. Credo di aver imparato le mosse in circa una settimana, ma lei è una vera ballerina quindi mi ha assolutamente aiutato a fare bella figura. Comunque sospetto si veda nell'episodio come la macchina da presa si giri lentamente verso di lei... È stato molto divertente imparare la break dance, inoltre è una cosa del tutto anni 80 e quindi sono contenta sia stata inserita nella serie. Proprio quando pensavo che avessimo già visto ogni tipo di donna hanno aggiunto questo personaggio, che rappresenta qualcosa di completamente diverso e nuovo nel gruppo.

Anche il wrestling viene considerato non molto diverso da una danza, visto che è più una coreografia che un vero combattimento.
Alison Brie: Il wrestling ha una cattiva reputazione perché si dice che è tutto finto, ma in realtà è pericoloso, ci vuole molta abilità a fare quelle mosse, è dura e sappiamo che ci potremmo davvero fare male. Siamo orgogliose di fare i nostri stunt nella serie. Cercano di rendere il nostro ring più imbottito di quello regolare, ma non possono farlo più di tanto perché cambierebbe l'equilibrio. In allenamento abbiamo versioni più imbottite ma le usiamo raramente, perché è meglio prepararsi subito al tappeto che si userà durante le riprese, in modo da sapere cosa ci aspetta.
Betty Gilpin: Facendo le scene di wrestling capita che con una mossa ci si faccia magari più male del previsto, perché per quanto puoi imparare le coreografie poi devi buttarti.

Quale direste che sia il tema della nuova annata di GLOW?
Betty Gilpin: Direi che il dramma della nuova stagione ruota intorno alla creazione e alla produzione dello show nello serie e come Ruth e Debbie navigano lo strano oceano della loro amicizia. Vogliono davvero essere di nuovo amiche e devono fare molti passi e superare diversi ostacoli per riuscirci, ma le circostanze le obbligheranno ad affrontare queste situazioni.
Alison Brie: Inoltre il relativamente piccolo successo delle donne di GLOW porta con sé i fan e anche una nuova competitività. Realizzeranno anche qualcosa a cui non avevano per nulla pensato e che riflette quello che è successo anche a noi dopo che la prima stagione è andata online: quando abbiamo lavorato alle riprese eravamo in una sorta di oasi di emancipazione femminile, ma poi abbiamo scoperto che la serie ha un pubblico soprattutto maschile, interessato ai costumi attillati e al wrestling forse più che alla sorellanza tra donne. E lo stesso capita alle star di G.L.O.W., che si renderanno conto di essere sessualizzate e oggettificate in modo che non si aspettavano.

GLOW infatti tocca temi che sono divenuti molto attuali.
Alison Brie: Sono fiera di essere in una serie che affronta direttamente questioni sociali e femminili. Il mondo del wrestling degli anni 80 era razzista, pieno di stereotipi, di bianco e nero, ma proprio per questo è interessante come lente per affrontare certe questioni. Credo che nemmeno gli autori avessero idea di quanto fosse attuale.