Attrice americana nota principalmente per ruoli comici televisivi e per il doppiaggio di cartoni animati, Alison Brie si è affermata come una delle interpreti più poliedriche del piccolo schermo statunitense.
La sua carriera è un mosaico di scelte audaci e di ruoli sfaccettati, sparsi tra commedie, drammi, thriller e horror, all'interno dei quali riesce a rendere credibili personaggi profondamente diversi, da una timidissima studentessa di un community college a un'attrice in cerca di riscatto.
Anche sceneggiatrice e produttrice, ha affrontato successi e insuccessi, senza però rincorrere la fama. Si è così creata una reputazione di professionista seria, empatica e capace di sorprendere, andando incontro ad apprezzamenti (spesso in coppia con il marito Dave Franco) da parte di critici televisivi e cinematografici.
Studi
Alison Brie nasce nel 1982, in un quartiere hollywoodiano di Los Angeles, da padre musicista e giornalista e madre impiegata in un'associazione di assistenza all'infanzia.
Cresciuta con la sorella maggiore in una famiglia di religione ebraico-cattolica, subisce il difficile divorzio dei genitori in età infantile, venendo affidata alla madre.
Dopo aver frequentato la South Pasadena High School nel 2001, comincia a lavorare come clown per feste di compleanno di bambini. Poi, laureatasi in Arte drammatica al California Institute of the Arts nel 2005, trascorre un anno al Royal Conservatoire of Scotland di Glasgow per studiare recitazione .
La fortunata carriera televisiva
Sempre più convinta che il suo futuro sia nella recitazione, si presenta a un provino per un piccolo ruolo nel telefilm Hannah Montana nel 2006 e ottiene la parte, passando poi al film tv Not Another High School Show (2007).
Tra il 2007 e il 2012, ha già ottenuto un ruolo di riguardo nel piccolo schermo, imponendosi nei panni di Trudy Campbell, moglie del pubblicitario Pete Campbell, nella serie tv cult Mad Men. Con quell'aspetto delicato e pulito, Alison Brie è l'attrice ideale per interpretare con eleganza e intensità una donna degli Anni Cinquanta, combattuta tra le convenzioni sociali e i suoi desideri, diventando uno dei personaggi più amati del telefilm.
Passerà poi alla fiction Detention - Assedio al college (2008) e ai telefilm My Alibi (2008) e Hot Sluts (2009), salvo poi imporsi definitivamente nei panni di Annie Edison, studentessa modello e perfezionista del serial comico Community, andato in onda dal 2009 al 2015, con enorme successo. Il personaggio, adorabile e divertente, diventa rapidamente iconico, anche grazie a una comicità fisica e verbale impeccabile che la Brie sostiene con grande maestria.
A questa prova si aggiungono altre apparizioni televisive fino a GLOW, che le farà guadagnare due candidature ai Golden Globe come miglior attrice in una serie comica. La parte di Ruth Wilder, un'attrice disoccupata che si reinventa come wrestler negli Anni Ottanta, le offre l'opportunità di spingere il suo corpo verso una trasformazione fisica notevole, ma anche di lavorare con un personaggio di un'emotività impressionante, carico di ambizioni e ironie, che non tarderà a definire il ruolo della sua vita.
Nel 2024, è invece diretta da Chris Sweeney e Dawn Shadforth nella miniserie Apples Never Fall, dove è Amy Delaney, figlia ribelle di una famiglia borghese coinvolta in un mistero. Una donna instabile e impulsiva, che contribuisce a caricare il telefilm di una tensione sottile, ma potente.
Il cinema
Il debutto cinematografico è invece segnato nel 2007, con il film di Vick Smith Dickie Smalls - From Shame to Fame (del tutto inedito in Italia). Poi reciterà in altre pellicole mai arrivate sui nostri grandi schermi (Born, Parasomnia, The Coverup, Raspberry Magic, Montana Amazon) fino a un ruolo minore in Scream 4 (2011), diretta da Wes Craven.
Dopo altri titoli indipendenti (Save the Date, The Five-Year Engagement, Misadventures of the Dunderheads, The Kings of Summer, Search Party), recita nella commedia Duri si diventa e poi veste i panni di Lucy Sherrington, dolce e ironica insegnante d'arte coinvolta in una surreale storia romantica, in No Stranger Than Love (2015), che però è andata incontro a numerose recensioni negative, anche se la sua performance era ottima.
Sempre imponendosi nel genere della commedia partecipa a SWOP: I sesso dipendenti, Single ma non troppo, Quando un padre e The Disaster Artist (diretta dal cognato James Franco), apparendo anche nel videoclip di Beck "Colors".
Dopo un ruolo secondario in The Post (2017) di Steven Spielberg e nel cult Una donna promettente (2020) di Emerald Fennell, viene diretta dal marito in The Rental (2020, replicando l'esperienza con Mi ricorda qualcuno), poi sarà davanti all'obiettivo della cinepresa dell'amica Clea DuVall in Non ti presento i miei (2020) e davanti a quello di Michael Shanks in Together (2025).
Il sodalizio artistico con Jeff Baena
Importantissimo nella sua carriera il sodalizio artistico con il regista Jeff Baena che la diresse in Un weekend al limite (2016), The Little Hours (2017), Horse Girl (2020) e Spin Me Round - Fammi girare (2022), arricchendo di intesa creatività questi titoli originali ed eccentrici. Difatti, la stessa Brie partecipò alla stesura della sceneggiatura di Horse Girl, storia di una donna introversa e appassionata di cavalli che inizia a perdere il contatto con la realtà, tra sogni inquietanti e convinzioni paranoiche, ma ha anche firmato con lui Spin Me Round - Fammi girare, su una manager di una catena di ristoranti americani che vola un viaggio in Italia per un corso di formazione, ma si ritrova coinvolta in una situazione misteriosa e assurda. Lei stessa dichiarò che lavorare con il regista, sceneggiatore e attore le permetteva di esplorare lati di sé che raramente erano emersi in produzioni più mainstream. Purtroppo, questo sodalizio artistico si interrompe il 3 gennaio 2025, per il suicidio di Baena. Evento che la segnerà indelebilmente.
Il doppiaggio
Di grande impatto sulla sua carriera, il lavoro nel doppiaggio. Dopo aver prestato la sua voce a personaggi vari in Robot Chicken, American Dad!, High School Usa!, Axe Cop, presta la sua voce alla Principessa Unkitty, ottimista creatura ibrida tra un unicorno e un gatto, in The LEGO Movie (2014) di Phil Lord e Chris Miller e in The LEGO Movie 2 - Una nuova avventura (2019) di Mike Mitchell. Per questo lavoro, la Brie è stata lodata dalla critica, avendo dato vita a un personaggio esilarante e imprevedibile, diventato talmente popolare e amato da avere una sua serie spin-off.
Ma ancora più cult è il suo doppiaggio di Diane Nguyen, giornalista e scrittrice vietnamita-americana nella serie BoJack Horseman, andata in onda tra il 2014 e il 2020. Diane è uno dei personaggi più complessi della serie. Idealista, sarcastica, ma profondamente insicura, ha confermato quanto Alison Brie sia abile nel dare voce ad ambiguità umane con una sensibilità vocale fuori dal comune.
Vita privata
Alison Brie è sposata dal 2017 con l'attore e regista Dave Franco, con il quale ha diviso il set di numerose pellicole.
C'è la Alison Brie di Mad Men, la serie tv che l'ha resa popolare nei panni di una volitiva sciura della New York anni Sessanta. Poi c'è la Alison Brie che ci restituisce Google, nei classici scatti eleganti ma impersonali da red carpet, o in quelli più pettegoli dal suo recente matrimonio con Dave Franco, fratello del più celebre James. Infine c'è lei, la Alison Brie di GLOW, quasi irriconoscibile nei panni di Ruth, wrestler per caso, tra spalline anni Ottanta e permanenti killer, protagonista (finalmente!) di una delle serie Netflix più rischiose, e riuscite, della stagione