Titolo originale | Happiest Season |
Anno | 2020 |
Genere | Commedia, Sentimentale |
Produzione | USA |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Clea DuVall |
Attori | Kristen Stewart, Mackenzie Davis, Mary Steenburgen, Victor Garber, Alison Brie Mary Holland, Dan Levy (II), Burl Moseley, Aubrey Plaza, Sarayu Blue, Jake McDorman, Ana Gasteyer, Caroline Harris (II), Jenny Gulley, Dominique Lawson, Michelle Buteau, Carla Gallo, Timothy Simons, Lauren Lapkus, Jinkx Monsoon, Benjamin Putnam, Anis N'Dobe, Asiyih N'Dobe, Sean Michael Weber, Sarab Kamoo, Chelsea Banglesdorf, Liron Blumenthal, Daryn Kahn, Matt Newell, Dave Maulbeck, Donald J. Hewitt, Christopher Jon Gombos, Daina Griffith, Daniel Krell, Dominique Briggs, Jonathan Berry. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 11 dicembre 2020
Una ragazza decide di chiedere in sposa la sua fidanzata durante una festa con tutti i parenti. Ma non tutti sono pronti ad accogliere la novità.
CONSIGLIATO N.D.
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Una giovane donna si prepara a chiedere in sposa la sua fidanzata durante una festa organizzata dalla sua famiglia ma scopre che la sua partner non ha ancora svelato la sua omosessualità ai suoi genitori conservatori.
Happiest Season è la prima rom-com di Natale a tema LGBT. Il film mette in scena una storia che poggia sulle difficoltà del coming out con la famiglia. Un momento cruciale, preceduto da un percorso altrettanto complesso, quello che prelude al coming out. Soprattutto se la famiglia in questione dà un peso esagerato alle apparenze.
recitazione un po fredda e poco spontabea, ma intrattiene bene
Nel consueto panorama delle commedie romantiche di Natale, genere che per tradizione si presenta tenacemente ancorato alle medesime dinamiche e situazioni, c'è quest'anno un film che a suo modo rappresenta una novità; si tratta di Non ti presento i miei (in originale Happiest season, la stagione più felice, ovvero il periodo del Natale) titolo che in italiano richiama esplicitamente la commedia con [...] Vai alla recensione »
Se la commedia è un genere intrinsecamente conservatore, la commedia romantica lo è il doppio: per una questione di sostanza - l'unico obiettivo possibile sembra un felice matrimonio - e di forma - qualsiasi frattura ribelle sarà inevitabilmente ricondotta nei ranghi del lieto fine. Il secondo film da regista dell'attrice DuVall s'infila così in un'impresa meno liscia di quanto la sua superficie patinata [...] Vai alla recensione »