Basato su una storia di fantascienza di Alexander Greene, scrittore sovietico morto
durante le epurazioni staliniane, Izbavitelj è una potente allegoria politica, che in
qualche modo prefigura il più conosciuto "Rhinocéros" di Ionesco. Ambientato negli
anni '30 a Zagabria, la trama è una variante di quella de L'invasione degli ultracorpi
(Invasion of the Body Snatchers, 1956). Vidovic è lo scrittore vagabondo che scopre
che una nuova specie di ratti con la capacità di cambiare forma sta conquistando la
città, uccidendo e poi impersonando le proprie vittime. Vidovic elimina i ratti con una
sostanza chimica fornitagli dallo scienziato di Sovagovic, ma non prima di aver ucciso
la donna che ama convinto che sia una donna-ratto.
Il carattere allegorico del film è piuttosto confuso - i ratti sembrano rappresentare
una forma di fascismo troppo generalizzato - ma la regia di Papic (che ha permesso
al film di vincere l'Asteroide d'Oro all'edizione del 1977 del Festival della Fantascienza
di Trieste) è notevole e molte delle sequenze sono piuttosto grafiche e viscerali, con
uno stile insolito per la realizzazione di un film dell'Est Europa.