Un lavoro di ricerca immenso e certosino per omaggiare un padre straordinario, un uomo cui sarebbe piaciuto che la matematica fosse un'opinione, invece che una sentenza irrefutabile. Presentato alla Berlinale e dal 18 aprile al cinema.
di Paola Casella
Nel gennaio 2022 la regista Costanza Quatriglio decide di donare l'immenso archivio paterno alla Biblioteca della Regione Sicilia, il che comporta un lungo lavoro di catalogazione di libri, articoli, fotografie, filmini, registrazioni e oggetti d'arte appartenuti a suo padre, lo scrittore e giornalista Giuseppe Quatriglio, che aveva viaggiato in tutto il mondo venendo in contatto con Marlene Dietrich e Winston Churchill, Cary Grant e Luchino Visconti, Leonardo Sciascia e Audrey Hepburn, Enrico Fermi e Ingrid Bergman, Charlton Heston e Carlo Levi, Renato Guttuso e Jean-Paul Sartre, nonché testimoniato eventi epocali come il terremoto del Belice o la divisione apparentemente insanabile sancita dal muro di Berlino.
Quatriglio padre conservava tutto ciò che riguardava la sua vita professionale e personale, riempendo fino all'orlo la casa-mondo di Palermo in cui la regista è cresciuta. E nel mettere ordine fra le sue cose sua figlia confermerà di avere molto in comune con lui, non ultimo l'amore per il cinema.
Il cassetto segreto del titolo è quello in cui solo Costanza Quatriglio ha potuto mettere mano "a tempo debito" per rendere omaggio ad un padre straordinario, ma anche per dare un senso al dolore di quel distacco. Il padre è un uomo cui sarebbe piaciuto che la matematica fosse un'opinione, invece che una sentenza irrefutabile ed è immenso e certosino il lavoro di ricerca e tessitura di questo arazzo infinito.