Anno | 2015 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Massimo Cappelli |
Attori | Fabio Troiano, Dino Abbrescia, Belen Rodriguez, Tosca D'Aquino, Samuel Troiano Cristina Serafini, Sandro Lazier, Massimiliano Leone, William Navone, Carmen Pace, Lorenzo Pirozzolo, Grazia Ragusa, Paolo Scagliola, Rosario Terranova, Paolo Tibaldi, Tiberio Timperi, Carlo Zingales, Giuseppe Antignati, Solomon Andra, Francesca Aragno (II), Maurizio Arpaia, Giovanni Astegiano, Alberto Audenino, Jonis Bascir, Giovanni Bissaca, Mario Bois, John Cesaroni, Nicola Conti, Paola Crova, Sophie D'Ambra, Esmeralda Da Ru (II), Ali Derici, Immacolata Donniacuo, Maurizio Esposito, Barbara Forlai, Tamara Gardin, Manuela Grippi, Raul Kercuku. |
Uscita | giovedì 5 febbraio 2015 |
Distribuzione | M2 Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,04 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 aprile 2018
In Italia al Box Office Non c'è 2 senza te ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 910 mila euro e 467 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Moreno è un arredatore narcisista e pieno di sé. Alfonso è il suo compagno, "la massaia di casa", con il sogno del matrimonio e della paternità. Nel loro collaudato rapporto entra prima Niccolò, figlio della sorella di Alfonso, che si installa in casa della coppia per tre mesi, e a cui Alfonso deve nascondere la propria omosessualità. Poi sopraggiunge Laura, una bella insegnante di spagnolo che incarica Moreno di arredarle l'appartamento e si infatua di lui, che la ricambia nonostante continui a professarsi gay. Completa il quadro la signora Capasso, vicina di casa di Alfonso e Moreno, acida e omofoba.
Sono infiniti i cliché che Non c'è due senza te riesce a inanellare, dall'omosessualità da tenere nascosta ai famigliari alla "checcaggine" costantemente esibita, dalla rigida divisione dei ruoli domestici alla necessità, per Moreno, di andare dallo psichiatra (nemmeno lo psicologo). Ma qui tutto è stereotipato, anche la napoletanità della Capasso, il carrierismo della sorella di Alfonso, lo psichiatra represso, gli amici trash della coppia gay, e via elencando.
È evidente che, essendo il terreno quello della farsa, qualche macchietta ci può stare, ma in Non c'è due senza te la recitazione è costantemente sopra le righe e le dinamiche, soprattutto quelle fra Moreno e Alfonso, sono già viste, anche cinematograficamente, e restano ferme agli anni Settanta (Il vizietto docet). La sceneggiatura è disseminata di dettagli improbabili, dalla scelta della madre di Niccolò di lasciare il figlio per tre mesi dallo zio, che convive con il compagno, senza rivelargliene l'omosessualità, alla totale cecità di Laura di fronte a Moreno che pare la caricatura della uberqueen.
In Non c'è due senza te donne e uomini vengono raccontati secondo il filtro del maschilismo italico che riduce le persone a stereotipi da vignetta della Settimana Enigmistica. Non aiuta il fatto che Moreno e Alfonso siano interpretati da Fabio Troiano (anche coautore del soggetto e della sceneggiatura) e Dino Abbrescia esattamente come in Cado dalle nubi di Checco Zalone, dove erano Alfredo e Manolo, con l'aggravante che qui sono i protagonisti della storia, e quindi un minimo di approfondimento sarebbe stato necessario. Si salva solo il bambino, Samuel Troiano (nipote di Fabio), che riesce miracolosamente a mantenere freschezza e credibilità (soprattutto nei siparietti con Abbrescia, un grande attore qui sprecato) a dispetto del copione.
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.....Essi compresero che la ragione scorge soltanto ciò che essa stessa produce (Immanuel Kant).....Spero che Kant mi perdoni per averlo, impropriamente e indegnamente, citato nel breve commento di questo, visto soprattutto il periodo, carnevalesco film. Mi sembrava comunque, seppur troppo “pregevole”, una citazione appropriata a spiegarmi il perché di tale mediocrità. [...] Vai alla recensione »
I temi trattati dal film richiederebbero conoscenze e sensibilità che purtroppo mancano del tutto. A mio parere si è solo voluta sfruttare l’attualità dell’argomento per cercare di “fare cassetta”. Non c’è alcun approfondimento né dei caratteri dei personaggi, che risultano non persone ma caricature, né delle situazioni, [...] Vai alla recensione »
Un film divertente dove l'argomento dell'omosessualità spiegato ad un bambino viene affrontato con leggerezza e normalità, la giusta alchimia tra spensieratezza e attualità. L'argometo del matrimonio tra gay e l'adozione gay sono argomenti di dibattito sia nei palazzi della politica che nei dibattiti sui media e questo film pone un modo di porgerla ad un bimbo. Vai alla recensione »
Il film scorre piacevolmente, finalmente una commedia che strizza l'occhio al nuovo cinema francese dove semplicità e intrattenimento sono le parole chiave corrette per interpretare l'opera. "Non c'è 2 senza te" è un concentrato di gag e situazioni farsesche che routano intorno alla vita di una coppia gay (i bravi Fabio Troiano e Dino Abbrescia), turbata [...] Vai alla recensione »
Il film di Massimo Cappelli è una commedia divertente che tocca temi d’attualità e sfrutta perfettamente le doti attoriali di Troiano e Abbrescia. Belen e la D'Aquino sono belle e perfettamente in parte e si ride dall'inizio alla fine. Inutile fare moralismi sui cliché adottati dal regista (anche sceneggiatore insieme a Troiano) che trovo invece alquanto realistici.
Non si capisce qual è l'intento. Se vuole far ridere, non ci riesce. Se vuole far riflettere, lasciate perdere.
Filmetto leggero che si lascia guardare....A chi lo critica cosi' ferocemente consiglio di andare a vedere ITALIANO MEDIO....vedrete che rivaluterete subito questa pelliccola di fronte ad un film , appunto ITALIANO MEDIO , che rappresenta veramente IL NULLA ....Almeno qesto ha una parvenza di rectiazione e fa sorridere....quell'altra "cosa" ( perche' definirlo film e' veramente [...] Vai alla recensione »
Chi lo consiglia non l'ha visto oppure è un parente o forse prova pietà per chi ci ha lavorato. Però il cinema è un'arte e, da sola, questa parola dovrebbe tenere lontani dal film. E' offensivo non per i gay ma per chiunque abbia una testa, un cuore, un'anima.
e come si fa ora che non c'è più nei cinema? volevo rivederlo per cercare di cambiare gusti e tendenza, seguendo l'elevato messaggio del filmetto. Vabbè aspetterò tra 9 anni il prox capolavoro.....
mediocreè già troppo, solo luoghi comuni e banalità.
Ma come si fa a consigliarlo? L'emblema del film sono le margheritine sullo scooter e le orecchiette sul casco per rappresentare la gaytudine.... Ma per favore!
offensivo per i gay e per chiunque abbia un po' di cervello.
Mi sembra un comportamento al quanto sospetto. Mi chiedo come sia possibile che newyorkmovie possa permettersi di definire inutili gli altri e, inoltre, affermare che sono sempre gli stessi a lasciare i soliti commenti negativi. Leggendo, con fatica, tutti i suoi pareri su questa pessima pellicola (mi risulta difficile definirlo film) mi sembra che sia proprio il millantatore ad aver lasciato [...] Vai alla recensione »
Di più triste del film c'è solo chi cerca di risollevarne le sorti.
Brutto quanto inutile. Banale la trama, scontate le battute, macchiette gli attori. Fatto apposta per attirare il pubblico non pensante.
Se vuoi passare una bella serata, scegli un altro film (Birdman, Il nome del figlio, The Imitation Game...). C'è l'imbarazzo della scelta mentre questo provoca imbarazzo e basta.
E' imbarazzante pensare che in questi giorni sia nelle sale insieme a "Non ci resta che piangere". Quella è veramente la Commedia da vedere e da consigliare. Questo non si può neanche definire e dovrebbe avere un punteggio negativo. Magari - 200.000, uno per ogni euro di soldi nostri che hanno buttato.
Uno dei film più inutili mai visti. Non fa ridere e non ha alcun senso.
Non ha lasciato segni se non nel portafoglio dei poveri 150.000 amici, parenti e colleghi costretti a vederlo. Per fortuna è passato!
Peccato per il cinema italiano ma se è rappresentato da film (?) come questo il flop è più che giustificato.
Non c'è la commedia e nemmeno il film. Ma perchè newyorkmovie lo consiglia varie volte? E' un parente? Allora veditelo a casa.....
Ma come fa ad avere più di due stelle? Ho visto ora tutti i commenti negativi e sono tutti veri. Putroppo mi hanno tracinato a vederlo e ho constatato quanto sia scontato, banale, pieno di luoghi comuni. Ti lascia la sensazione di aver visto qualcosa che non sa di nulla ed è anche brutto.
Brutto quanto inutile. Una serie di clichè e banalità inanellate solo per accattivare il pubblico più facilone. La trama è banale, le battute sono scontate, gli attori sembrano macchiette. Le situazioni sono così improbabili da risultare ridicole ma non divertenti. Non si capisce se abbiano voluto veramente rappresentare qualcosa o riempire un'ora e mezza per [...] Vai alla recensione »
E' vero. Chi lo consiglia o è un parente o ha sbagliato sala.....
Non merita una stella ma putroppo meno non si possono dare.
In questi giorni è nelle sale "Non ci resta che piangere" e ha 4 stelle. Andatelo a vedere, quello è da consigliare come la vera "Commedia". C'è la bravura, lo stile, la sceneggiatura originale , la prova da grandi attori. Dopo, ditemi quanto vale questo! A mio parere MENO 200.000 STELLE, uno per ogni euro di finanziamento con i nostri soldi.
Se vuoi passare 90 minuti di divertimento e risate, vai a vedere un altro film.
Non posso credere che abbia avuto un finanziamento pubblico come film di interesse culturale (???), soldi pubblici buttati.
Avevo apprezzato la coppia Abbrescia- Troiano in "Cado dalle Nubi"- li erano divertentissimi e avevano, sopratutto, un senso. Qui NO. Un film imbarazzante, stereotipato al massimo, che principalmente non fa ridere.
Divertentissima commedia, ho voluto vederla a dispetto di alcune recensioni della critica che mi sembravano prese di principio eccessivamente e immotivatamente prevenute. Ho fatto bene e lo consiglio a chiunque cerchi un film divertente e spassoso. La storia e' scorrevole e godibile, le battute divertenti, a tratti esilaranti. Il duo Troiano Abbrescia e' una garanzia.
Film decisamente pessimo nei contenuti con un'accentuata propensione al preconcetto e al pregiudizio. Non fa ridere. Abbandonata la sala alla fine del primo tempo.
Non avrei voluto perdere altro tempo a commentarlo ma spero serva a far riflettere chi ha dato 4 o 5 stelle (capolavoro?). Il film è brutto oltre ogni più pessimistica aspettativa. Si assiste sconfortati allo scimmiottare di gag e situazioni già viste (in meglio) altrove. E' banale, sciatto, scontato e superficiale. L'unica sensazione che mi ha lasciato è quella di aver buttato via il mio tempo, i [...] Vai alla recensione »
Film decisamente brutto. Un'accozzaglia di luoghi comuni messi insieme per accattivare il gusto del pubblico più becero.
.....Essi compresero che la ragione scorge soltanto ciò che essa stessa produce (Immanuel Kant).....Spero che Kant mi perdoni per averlo, impropriamente e indegnamente, citato nel breve commento di questo, visto soprattutto il periodo, carnevalesco film. Mi sembrava comunque, seppur troppo “pregevole”, una citazione appropriata a spiegarmi il perché di tale mediocrità. [...] Vai alla recensione »
Difficile da commentare un film cosi ............ 90 minuti di puro trash, battute scontate, gag trite e ritrite, totale assenza di una storia. Da dimenticare.
Orrendo ! Poi quando Belen parla non si capisce niente .Dove sono finiti gli attori Italiani?Se gli dò una stella è anche troppo
Bellissimo film, molto divertente e non vedo all interno del film frasi o atti che possano portare ad un pensiero di omofobia , film divertentissimo con grandissimi attori. Andatelo a vedere ne vale la pena
Fa decisamente ridere. Belen dice i ispirarsi a Meryl Streep, le sentite le risate? Cappelli ti fa sganasciare affermando di aver toccato temi di attualità, forse sentendosi un emule di Rosi (“professore”, perdona anche il solo accostamento). Se Troiano poi si sentisse l’erede di Mastroianni, si arriverebbe a sbellicarsi. E tutto questo senza neanche buttare un euro per vedere [...] Vai alla recensione »
provate a vedere il film Weekend di Andrew Haigh e poi paragonateli. Peccato che non ci sia il giudizio "ZERO STELLE".
Si parte dal presupposto che tutti gli omosessuali o i travestiti facciano ridere,naturalmente e fortunatamente non è così.Forse qualche anno fa bastava fare qualche movenza o smorfia femminea e si suscitava ilarità,oggi credo che ci si sia evoluti e non bastano più quattro mossette a divertire un pubblico più maturo.
Un ottima commedia con un duo già collaudato. Abbrescia e Troiano.Una Bravissima Tosca D'Aquino unica nel suo genere fantastica nelle battute della rompiscatole vicina di casa ..prova superata per Belen ..Voto 8 al film super...consigliata Commedia da ridere ridere ridere......
Cosa c'è di più bello di Belen? Quanto è bella Belen? Risposta: Tanto da far innamorare persino un gay! In una coppia gay infatti, uno dei due, Moreno, arredatore di successo, autofocalizzato e un pò egoista s’innamora di Belen (e chi non lo farebbe? Viene da chiedersi?). il compagno Alfonso è un pò "desperate [...] Vai alla recensione »
una commedia di una banalità disarmante; una sequenza di clichè che riescono soltanto a farti guardare l'orologio per calcolare il tempo che rimane alla fine del film. soldi buttati!
bel film, leggero, non scontato, ridi e sorridi con gusto senza mai cadere nel volgare bravi gli attori, tutti da vedere
peggior film del anno .... non merita commenti ....
E' sconcertante che nel 2015 si possa avere una visione così rozza e approssimativa di coloro che si additano ancora come diversi e si cerca maldestramente di ridicolizzare. Ridicolo è il film e chi pensa che la normalità sia Belen. Viva i diversi e abbasso un film che definire mediocre è un eufemismo; solo l'idea che esca quasi in contemporanea con "Pride" e "The Imitation Game" dovrebbe far arrossire [...] Vai alla recensione »
.....Essi compresero che la ragione scorge soltanto ciò che essa stessa produce (Immanuel Kant).....Spero che Kant mi perdoni per averlo, indegnamente, citato nel breve commento di questo, visto soprattutto il periodo, carnevalesco film. Con mio grande sgomento sto leggendo commenti, senz’altro forzati, o autocommenti autoreferenziali (cappelli32?) pieni di entusiasmo.
Passabile commedia, che ironizza con un certo garbo e una buona dose di umorismo sugli eterni problemi delle coppie di fatto. Nel nostro caso l'arredatore Moreno, che convive a Torino con il gelosissimo Alfonso. Poi gli piomba in casa il nipote undicenne di Alfonso e Moreno si accorge di provare una strana attrazione per la bizzarra argentina Laura.
Tra le tante incarnazioni della commedia e della comicità, che dilagano nella produzione cinematografica (e, per la predominante bassa qualità, infestano quella italiana in particolare) c'è la variante della pochade, tipica per i suoi contenuti piccanti e sessualmente ammiccanti di cui Non c'è 2 senza te di Massimo Cappelli tenta di rinverdire l'antica tradizione, non senza fatica data la caduta di [...] Vai alla recensione »