Retratos fantasmas

Un film sul potere degli spazi abitativi, in opposizione alla narrazione operata dal mercato: con questo spirito Kleber Mendonça Filho ha approcciato il suo ritorno al documentario. Ma non già per una mera questione militante, quanto per un'urgenza che arriva dal vissuto personale. La chiave d'accesso al racconto di una città che cambia - e non una qualsiasi, ma la "sua" Recife, nel Pernambuco, nella [...] Vai alla recensione »

Il luogo della memoria, la memoria dei luoghi: Recife, Brasile, come contenitore di un immaginario che racconta il tempo e informa luoghi, strade, edifici, persone, ricordi. Kleber Mendonça Filho a Recife è nato, ci vive e ci lavora: la filma da sempre per pulsione privata e per finzione filmica (Il suono intorno, Aquarius). Dalle vecchie VHS che ha girato negli ultimi decenni del secolo scorso lascia [...] Vai alla recensione »

"Chiuderò questo cinema con una chiave di lacrime". Celebra cosi la chiusura del monumentale cinema Trianon di Recife il signor Alexandre, storico proiezionista di una delle sale della città, monumenti di un Novecento destinato a soccombere alla gentrificazione, alla riscrittura della società e del sistema economico. E alla smaterializzazione delle immagini.

Il primo dei ritratti fantasma di Kleber Mendonça Filho è una vecchia foto in bianco e nero di Recife, una veduta dall'alto del quartiere di Setúbal, a pochi metri dall'Oceano. Come al solito, una straordinaria canzone gira intorno. È un incipit che replica le immagini di apertura di Aquarius, dove le note di Hoje di Taiguara si distendevano sulla lunga spiaggia di Boa Viagem.